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Sport da combattimento e infortuni: quali sono i pi¨´ frequenti, come prevenirli e come curarli
Tra chi pratica queste discipline, fratture e lesioni ai legamenti sono comuni. Ecco come prevenire e ridurre i traumi, con un occhio ai trattamenti disponibili
Se non esiste alcuna attivit¨¤ fisica in cui sia assente il pericolo di essere vittima di un trauma, gli sport da combattimento sono fra quelli in cui tale rischio ¨¨ pi¨´ elevato. Dal judo al karate, dal Ju Jitsu alle Mma passando per la boxe, chi pratica queste discipline ¨¨ tutt¡¯altro che immune da infortuni. Spesso, i problemi arrivano per mani e polsi.
FRATTURE E LESIONI LEGAMENTOSE
¡ª ?Negli sport da combattimento non ¨¨ cos¨¬ raro che i traumi siano causa di fratture ossee, in particolare a carico dei metacarpi, e di lesioni legamentose, che si verificano soprattutto all¡¯altezza dell¡¯articolazione del polso. ¡°? interessante notare come di fratture alle ossa della mano siano vittima principalmente i fighter di alto livello, mentre le lesioni ai legamenti del polso interessino con maggior frequenza chi pratica tali discipline in maniera amatoriale. Con tutta probabilit¨¤, questa situazione ¨¨ dovuta al fatto che gli atleti meno allenati non riescono ad affinare a sufficienza la tecnica con cui portare i colpi. Cos¨¬, portando pugni, in particolare montanti e ganci, con movimenti scorretti le strutture legamentose del polso sono pi¨´ esposte al rischio di infortuni¡± osserva il dottor Loris Pegoli, responsabile del Centro della Mano Sportiva della Zucchi Wellness Clinic - Istituti Clinici Zucchi di Monza e dell¡¯Unit¨¤ Operativa di Chirurgia della Mano dell¡¯Istituto Clinico Villa Aprica (Co).
ridurre i traumi
¡ª ?Per questo motivo, ¨¨ bene apprendere le tecniche di base fin da quando si muovono i primi passi in tali discipline. Negli ultimi anni si ¨¨ abbassata l¡¯et¨¤ in cui ci si approccia agli sport da combattimento; alla luce di ci¨°, i bambini hanno pi¨´ tempo per imparare i movimenti per portare i colpi, abbassando cos¨¬ i rischi di lesioni ai legamenti del polso. Parallelamente, le lezioni sono organizzate in modo tale da ridurre al minimo le possibilit¨¤ di traumi seri.?
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prevenzione
¡ª ?Per prevenire sia le fratture sia problemi ai legamenti, anche prima degli allenamenti ¨¨ opportuno fasciare correttamente sia le mani sia i polsi. ¡°Pur non azzerando i rischi, questa abitudine ¨¨ di grande aiuto nel limitare le conseguenze dei traumi. Per la natura di questi sport, per quanto ci si protegga bisogna comunque mettere in conto la possibilit¨¤ di infortuni¡± sottolinea il dottor Pegoli. Oltre che ad alzare il proprio livello d¡¯abilit¨¤, migliorando la tecnica si riducono i rischi di lesioni ai legamenti del polso. Va anche tenuto presente che sessioni d¡¯allenamento troppo frequenti o a intensit¨¤ troppo alta possono dar luogo a infiammazioni all¡¯avambraccio dovute a sovraccarico.
trattamenti
¡ª ?In caso di fratture alle ossa della mano, va privilegiato un trattamento conservativo, ricorrendo al gesso per favorire la formazione del callo osseo, che in genere necessita di 4-6 settimane. La chirurgia ¨¨ indicata in caso di fratture scomposte o se a infortunarsi ¨¨ un fighter professionista, che ha il bisogno di tornare ad allenarsi il prima possibile. ¡°Intervenendo chirurgicamente con l¡¯inserimento di placche e viti o di fili metallici si pu¨° ricominciare a muovere l¡¯arto prima rispetto a quando si mette il gesso¡± spiega il dottor Pegoli. Nonostante le fratture possano sembrare infortuni pi¨´ seri rispetto alle lesioni ai legamenti, in realt¨¤ queste ultime necessitano di maggiori attenzioni e, spesso, anche di tempi di recupero pi¨´ lunghi. ¡°In caso di lesioni legamentose si interviene chirurgicamente, possibilmente con tecniche mininvasive, come l¡¯artroscopia. In genere, dopo 6 settimane di immobilizzazione si pu¨° iniziare il protocollo riabilitativo¡± prosegue l¡¯esperto. Sia dopo fratture sia dopo lesioni ai legamenti ¨¨ importante la riabilitazione, in cui ¨¨ opportuno farsi seguire da un fisioterapista della mano. In caso di infiammazioni da sovraccarico, per evitare che da acute diventino croniche ¨¨ bene in un primo momento usare tutori realizzati ad hoc da terapisti della mano, associandoli eventualmente a terapie fisiche, quali la laserterapia e la tecarterapia.
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