Sport e mente
Flow: come la mente influenza la prestazione sportiva
Lo sport non ¨¨ solo una questione di corpo, ma anche di mente: se non si ¨¨ dentro alla propria performance, pienamente concentrati e assorbiti da questa, anche il miglior allenamento pu¨° sbriciolarsi di fronte agli scherzi della testa. Questo aspetto ¨¨ stato studiato anche dalla psicologia sociale, in particolare dallo psicologo statunitense di origine ungherese Mih¨¢ly Cs¨ªkszentmih¨¢lyi. A lui si deve il concetto di flow, quel flusso che ci vede completamente assorbiti nell¡¯attivit¨¤ che stiamo facendo, che si tratti di una discesa sugli sci, di una nuotata, di una maratona ma anche di un¡¯operazione chirurgica, di un concerto, di un¡¯esibizione.
Sport e mente: l¡¯importanza del flow e l¡¯orientamento al compito
¡ª ?¡°In psicologia, sulla base di una teoria formulata dallo psicologo sociale Robert A. Wicklund, distinguiamo due tipi di orientamento al compito, termine che dunque comprende anche la prestazione sportiva: un orientamento dinamico e un orientamento statico¡±, spiega a Gazzetta Active il professor Giuseppe Pantaleo, ordinario di Psicologia sociale e direttore di UniSR-Social.Lab, il laboratorio di psicologia sociale dell¡¯Universit¨¤ Vita-Salute San Raffaele di Milano. ¡°Avere un orientamento dinamico significa essere tutt¡¯uno con ci¨° che stiamo facendo, totalmente assorbiti dalla nostra attivit¨¤. Essere dunque nel flow experience, nell¡¯esperienza di flusso, come diceva Mih¨¢ly Cs¨ªkszentmih¨¢lyi. Si tratta di un¡¯esperienza di carattere autotelico: la ricompensa non ¨¨ nel raggiungere l¡¯obiettivo, ma in quello che si sta facendo. Metaforicamente parlando, non ¨¨ raggiungere la meta, ma vivere l¡¯esperienza del viaggio¡±. Un fluire, dunque, in un tutt¡¯uno assieme alla performance sportiva: e uno sportivo che ¨¨ completamente immerso nella propria prestazione d¨¤ anche il meglio di s¨¦. ¡°Questo si ha quando l¡¯orientamento al compito ¨¨ dinamico - sottolinea il professor Pantaleo - Se un atleta vive l¡¯esperienza di flusso, di flow, risponde in tutto e per tutto, con il corpo e con la mente, alle richieste del compito. Lo sciatore si proietta nel percorso e non pensa a nulla, la testa ¨¨ libera, si ¨¨ solo respiro, muscoli, movimento, si aderisce in maniera dinamica all¡¯attivit¨¤ che si sta praticando. Lo stesso vale per gli altri sportivi. E cos¨¬, se ben preparati, si vince¡±.
quando la mente ¨¨ distratta da se stessa
¡ª ?Il rischio ¨¨ di farsi distrarre da pensieri che riguardano comunque la performance, ma che ci allontanano dall¡¯essere dentro ci¨° che facciamo: ¡°Come suggerisce lo psicologo tedesco Guido Gendolla, si ha il passaggio dall¡¯azione al pensiero: la testa si riempie di pensieri riguardo alle caratteristiche che crede siano necessarie per fare bene. ¡®Cosa dovrei fare per affrontare meglio i chilometri rimanenti? Quali caratteristiche dovrei avere per arrivare al traguardo?¡¯¡±. In questo modo si accumulano preoccupazioni, nel senso etimologico del termine: ci si occupa prematuramente di qualcosa che ancora non esiste. ¡°Questo atteggiamento non ¨¨ funzionale alla performance, perch¨¦ il corpo affronta i pensieri insieme alla mente e viene distratto, dal momento che i pensieri interferiscono con la performance stessa: siamo dunque distratti da noi stessi¡±.
Evitare le distrazioni della mente e restare nel flow: il segreto di una buona performance
¡ª ?Ma come avviene questa distrazione della mente che incide anche sulla performance fisica? Come si ha il passaggio dall¡¯orientamento dinamico all¡¯orientamento statico al compito? Come si esce dal flow? ¡°Il segreto della buona performance, oltre ad essersi allenati bene, consiste nell¡¯arrivare rilassati e concentrati alla prestazione. Per questo ¨¨ bene essere riposati e nutriti adeguatamente - sottolinea lo psicologo sociale -. Gli psicologi cognitivisti ricordano come qualsiasi processo mentale, emotivo, richiede energia, dunque zuccheri. Se la testa ¨¨ libera da pensieri, il corpo gestisce l¡¯energia e la incanala nella prestazione. Ma se la mente inizia a pensare troppo sottrae zuccheri ed energie alla prestazione. Quando si scende in campo, non ¨¨ solo il corpo che entra in gioco, ma anche la mente. Per questo un allenamento adeguato ¨¨ una condizione necessaria ma non sufficiente¡±. Attenzione poi alle sfide non solo eccessive per noi, ma anche troppo semplici. ¡°Se la mia preparazione ¨¨ insufficiente rispetto alla sfida, va da s¨¦ che durante la prestazione verr¨° distratto da pensieri che mi evidenziano come io non sia all¡¯altezza del compito. Allo stesso modo, se la sfida ¨¨ troppo semplice, la mia mente si distrarr¨¤ pensando ad altro perch¨¦ annoiata: il flow, l¡¯assorbimento e la concentrazione totale nella prestazione, si ha quando la mente non ¨¨ n¨¦ annoiata n¨¦ agitata, ansiosa. Quando la sfida ¨¨ consona al mio allenamento (e viceversa) e io vi sono pienamente immerso, allora s¨¬ che la vittoria ¨C o qualsiasi buona performance ¨C sar¨¤ a portata di mano¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA