Alcuni asana dello yoga sollecitano particolarmente il polso, i suoi tendini e legamenti. Ecco i consigli del chirurgo per evitare il rischio di tendiniti o sofferenze delle ossa carpali
Dal?saluto al sole alle tante arm balances, passando per posizioni come Adho Mukha Svanasana, il cane a testa in gi¨´, a Kakasana, il corvo, solo per citarne alcune, sono molti gli asana dello yoga che sollecitano il polso. Una parte del corpo piccola, spesso trascurata, che si trova improvvisamente a reggere carichi importanti, in alcuni casi l'intero peso del corpo. E che quindi va trattata con cura per evitare infortuni. "Il polso ¨¨ un'area anatomica particolare: qui, infatti, si deve creare un equilibrio tra strutture estremamente fini e forze importanti per dare stabilit¨¤ e armonia al movimento", sottolinea a Gazzetta Active il dottor Loris Pegoli, chirurgo della mano e del polso, responsabile del Centro della mano sportiva presso gli Istituti Clinici Zucchi Monza-Wellness Clinic e responsabile di Chirurgia della Mano all'Istituto Clinico Villa Aprica di Como.
Il polso: legamenti, ossa e tendini
¡ª ?Nel polso, spiega il dottor Pegoli, sono presenti legamenti, tendini, nervi e ossa ma non muscoli importanti che possano dare stabilit¨¤: anche per questo si tratta di una articolazione tanto delicata. "Nel polso abbiamo 33 legamenti di pochi millimetri che devono collaborare tutti contemporaneamente, insieme a radio, ulna e ad otto piccole ossa carpali, per svolgere qualunque movimento di questa articolazione. Non solo: queste ossa e questi legamenti devono coordinarsi anche con tutti i tendini che, partendo dal gomito, si inseriscono nel polso e contribuiscono al suo movimento armonico".
Polso, tra tendini estensori e flessori
¡ª ?"Nel polso - prosegue il chirurgo - sono presenti i tendini estensori, che permettono di sollevare il polso (intendendo per polso anche la prima parte del palmo della mano, dove sono ancora presenti le ossa del carpo) e i tendini flessori, che lo fanno flettere". Come si pu¨° dunque capire, sono davvero molte le strutture anatomiche che contribuiscono a realizzare un movimento apparentemente molto semplice, in una articolazione cos¨¬ piccola.
Polso e yoga: i rischi di certi asana e arm balances
¡ª ?Lo yoga sicuramente fa molto bene al fisico e alla mente, ma il polso non ¨¨ nato per portare su di s¨¦ il carico di tutto il corpo, o anche solo di parte del corpo, come in certi asana o posizioni. "Il polso ¨¨ nato per compiere determinati movimenti. Quando portiamo le strutture anatomiche a importanti escursioni articolari, anche per ottenere determinati benefici, possiamo andare incontro ad un sovraccarico ed alle sue conseguenze", avverte il dottor Pegoli. Cos¨¬ anche nello yoga. "In particolare in alcune posizioni, come il cane a faccia in gi¨´ (Adho Mukha Svanasana, ndr), il polso sostiene un carico importante dato dal corpo e si crea una tensione che deve andare a stabilizzare tutti i piccoli legamenti presenti all'interno dell'articolazione. L'intera struttura con le sue componenti deve essere coordinata dai tendini estensori e flessori che dal braccio arrivano al polso".
Yoga e posizioni sulle braccia: oltre al polso usate anche le dita
¡ª ?Un consiglio utile in questo senso ¨¨ quello di cercare di scaricare il peso anche sulle dita della mano, in particolare i polpastrelli, rendendoli attivi. "? come quando usiamo le racchette sulla neve: maggiore ¨¨ la superficie di carico, minore ¨¨ il peso in un punto solo. Cos¨¬ si alleggerisce anche il carico sul polso", sottolinea il chirurgo.
Stretching per il polso
¡ª ?Un altro consiglio ¨¨ quello di riscaldare i polsi con uno stretching adeguato: "Nel polso non sono presenti muscoli importanti, quindi parlare di riscaldamento in senso stretto ¨¨ inappropriato. Ma sono presenti tendini e legamenti, che vanno allungati. Per questo fare degli esercizi di stretching dei polsi prima di praticare asana sulle braccia ¨¨ molto importante per aumentarne l'elasticit¨¤", suggerisce Pegoli.
Yoga, i rischi per il polso dalle posizioni sulle braccia
¡ª ?Se i polsi vengono sollecitati in modo esagerato e disarmonico, il rischio ¨¨ quello di infiammazioni: "In particolare parliamo delle infiammazioni dei tendini flessori ed estensori: condizioni non gravi ma fastidiose e debilitanti", spiega il chirurgo, che precisa: "Vengono trattate nelle fasi iniziali conservativamente, senza interventi chirurgici, con l'utilizzo di tutori notturni di scarico confezionati dai terapisti della mano, tutori funzionali di giorno (che permettono determinati movimenti ma ne scaricano altri per consentire alle persone di svolgere le loro attivit¨¤ quotidiane), terapie fisiche (come tecar e laser terapia), terapia del freddo (dall'applicazione di ghiaccio a criosauna e criocamera) e ovviamente riposo, che ¨¨ fondamentale". Naturalmente, poi, pi¨´ si carica il polso maggiori sono i rischi: "Se si praticano posizioni yoga particolarmente difficili, come le arm balances, si possono verificare, sebbene molto raramente, situazioni di sofferenza delle ossa carpali a livello vascolare, causate dal continuo appoggio sui polsi. Per questo se chi pratica queste posizioni accusa un qualcosa di diverso nel suo corpo rispetto al solito dovrebbe rivolgersi ad uno specialista che sapr¨¤ consigliargli gli accertamenti strumentali del caso, come radiografia e risonanza. Gli sportivi conoscono bene il proprio corpo: un piccolo dolore dopo un allenamento pu¨° essere normale, ma se ¨¨ qualcosa di differente ¨¨ bene rivolgersi ad uno specialista subito, per evitare complicazioni nel tempo. Fatte queste premesse, sicuramente utilizzare i polsi anche per movimenti inusuali e impegnativi migliora la propriocettivit¨¤ e lo stato delle articolazioni nei giovani ma anche nelle persone meno giovani: con le dovute cautele, sono sicuramente maggiori i benefici dei rischi".
? RIPRODUZIONE RISERVATA