Il medico dello sport Antonino Lipari spiega quanto tempo occorre per guarire da questo problema al polpaccio e come curarlo
Anche se con tutta probabilit¨¤ non partir¨¤ titolare, per Simone Inzaghi Joaquin Correa potrebbe essere un¡¯arma importante da giocare a partita in corso nella finale di Champions League fra Inter e Manchester City. Il condizionale ¨¨ d¡¯obbligo perch¨¦ la presenza dell¡¯argentino nella partita pi¨´ importante dell¡¯anno ¨¨ in dubbio a causa di un infortunio rimediato nelle ultime battute della finale di Coppa Italia vinta contro la Fiorentina. L¡¯attaccante ha subito una distrazione del soleo.
DISTRAZIONE AL SOLEO: A RISCHIO NON SOLO I CALCIATORI
¡ª ?Il soleo ¨¨ un muscolo del polpaccio, situato pi¨´ in profondit¨¤ rispetto ai gemelli. Ha origine dalla faccia posteriore del perone e il suo tendine si inserisce, insieme a quelli di altri muscoli, nel tendine d¡¯Achille. Pur avendo un ruolo anche nella flessione del ginocchio, il soleo ¨¨ coinvolto principalmente nei movimenti che prevedono la flessione della caviglia. Sviluppa la sua massima potenza quando quest¡¯articolazione ¨¨ flessa e il ginocchio disteso ed ¨¨ proprio in questi frangenti che il pericolo di infortunarsi ¨¨ pi¨´ elevato. ¡°Il soleo ¨¨ un muscolo composto principalmente da fibre rosse (circa l¡¯80%), lente nell¡¯azione di contrazione ma caratterizzate da una maggiore resistenza, mentre le fibre bianche sono pi¨´ veloci nella contrazione ma meno resistenti¡± spiega il dottor Antonino Lipari, responsabile della Medicina dello Sport alla Zucchi Wellness Clinic ¨C Istituti Clinici Zucchi di Monza. Con il termine di distrazione si intende proprio una lesione che provoca la rottura di alcune fibre muscolari, che avviene a seguito di un¡¯eccessiva sollecitazione, come una brusca contrazione per fare uno scatto improvviso o un cambio di direzione. In genere, le distrazioni del soleo si verificano in caso di scarso allenamento o quando il muscolo non ha recuperato adeguatamente dagli sforzi precedenti. Gli sport che espongono di pi¨´ al rischio di questo infortunio sono le discipline veloci dell¡¯atletica, quelli che prevedono salti, il sollevamento pesi e il baseball.
DISTRAZIONE AL SOLEO: I TRE GRADI DELL¡¯INFORTUNIO
¡ª ?? in base alla quantit¨¤ di fibre lesionate che ¨¨ catalogata la distrazione muscolare. Se a essere danneggiate sono poche fibre ¨¨ di primo grado. In questi casi si avverte un leggero fastidio, che si accentua quando il muscolo si contrae e si allunga; inoltre, si verifica una perdita di forza e una limitazione nei movimenti. Questi effetti aumentano d¡¯intensit¨¤ nella distrazione di secondo grado, in cui il numero di fibre coinvolto ¨¨ maggiore e il dolore acuto, simile a una fitta. Fortunatamente, sono invece abbastanza rare le distrazioni di terzo grado, che coinvolgono moltissime fibre e possono anche causare una netta lacerazione del ventre muscolare, con la presenza di un ¡°avvallamento¡± nel muscolo che si pu¨° notare anche a occhio nudo, oltre che percepire alla palpazione. Chi ne ¨¨ vittima avverte un dolore molto intenso e non ¨¨ assolutamente in grado di eseguire alcuno dei movimenti in cui ¨¨ coinvolto il muscolo lesionato. In tali circostanze, pu¨° anche essere necessario l¡¯intervento chirurgico. ¡°Per valutare al meglio il grado della distrazione bisogna eseguire un¡¯ecografia muscolo-tendinea o una risonanza magnetica¡± afferma il dottor Lipari.
DISTRAZIONE AL SOLEO: VA RIDOTTO IL GONFIORE
¡ª ?I tempi di recupero da una distrazione al soleo variano da un caso all¡¯altro. In generale, per tornare a svolgere attivit¨¤ fisica dopo una distrazione di primo grado sono necessarie 1-2 settimane, mentre per una di secondo grado bisogna aspettare da 15 a 30 giorni. Se di terzo grado, soprattutto se si interviene chirurgicamente, l¡¯attesa pu¨° essere molto pi¨´ lunga. Per trattare la lesione di solito si segue il protocollo R.I.C.E., che prevede l¡¯uso del ghiaccio al momento dell¡¯infortunio e nelle fasi immediatamente successive, il riposo della gamba coinvolta, il bendaggio elastico del muscolo e la sua elevazione; infatti, tenendolo al di sopra del cuore si favorisce il ritorno venoso del sangue, utile a ridurre il gonfiore (edema) che accompagna l¡¯evoluzione della lesione. Tutte le cure e i trattamenti previsti hanno proprio l¡¯obiettivo di ridurre l¡¯edema. ¡°Per farlo ¨¨ utile la fisioterapia e alcune terapie fisiche. Le pi¨´ utilizzate sono la tecarterapia, che contribuisce anche al riallineamento delle fibre, la tens, un¡¯elettroterapia che attenua il dolore, e la laserterapia, efficace non solo sul dolore ma anche sull¡¯infiammazione¡± prosegue il dottor Lipari. Altre opzioni sono gli ultrasuoni, la magnetoterapia e la ionoforesi. Infine, non bisogna dimenticare che tutte queste metodiche vanno comunque sempre implementate da una terapia medica mirata, a base di farmaci miorilassanti e antinfiammatori.
? RIPRODUZIONE RISERVATA