In gergo medico si chiama?Pmo. ? una sindrome molto rara che fa apparire distorti i lineamenti del viso altrui
In alcune persone, il semplice atto di guardare un volto pu¨° trasformarsi in un'esperienza traumatica. In rari casi, infatti, i lineamenti altrui vengono percepiti come distorti e grotteschi, simili a quelli di una maschera demoniaca. Non si tratta tuttavia di un incubo, ma della realt¨¤ vissuta da chi soffre di prosopometamorfopsia?o Pmo, una sindrome neurologica che altera la percezione dei volti. E per la prima volta, la rivista scientifica The Lancet ha pubblicato immagini che permettono di guardare il mondo con gli occhi di chi ¨¨ affetto da questa patologia.
l'articolo di the lancet sulla?prosopometamorfopsia
¡ª ?Il pezzo si concentra sul caso clinico di un uomo di 58 anni che da 31 mesi soffre di una straordinaria distorsione nella percezione dei volti umani. Il paziente descrive le facce delle persone come deformate, addirittura "demoniache", caratterizzate da tratti estremamente allungati e profonde scanalature sulla fronte, sulle guance e sul mento. E l'aspetto pi¨´ interessante ¨¨ che tali distorsioni sono presenti solo nei volti umani, niente del genere avviene quando il paziente guarda oggetti inanimati, come case o automobili. E nonostante le distorsioni facciali, il paziente afferma di essere comunque in grado di riconoscere le persone che incontra. Ancora pi¨´ sorprendente ¨¨ il fatto che, quando osserva immagini di volti su uno schermo o su carta stampata, il fenomeno non si verifica.
la percezione umana
¡ª ?? importante sottolineare che queste distorsioni non sono mai accompagnate da convinzioni deliranti riguardo alle identit¨¤ delle persone incontrate, come familiari o amici; n¨¦ a deliri di tipo religioso. Talvolta durano giorni o settimane, ma in alcuni casi vanno avanti per anni. "Diverse persone affette da Pmo, visitate da psichiatri, hanno riferito di avere ricevuto una diagnosi di schizofrenia e di avere assunto antipsicotici. Quando il loro non ¨¨ un problema mentale, bens¨¬ del sistema visivo", ha precisato Brad Duchaine docente e ricercatore del Social Perception Lab di Dartmouth e autore senior dello studio. "E non ¨¨ raro che le persone con Pmo non parlino agli altri di come vedono i volti per paura che lo considerino il segnale di un disturbo psichiatrico".?Il caso offre dunque un'interessante finestra sulla complessit¨¤ della percezione visiva umana e solleva interrogativi significativi riguardo alla natura e alla causa di tali distorsioni selettive.
pmo, le teorie sulla malattia di chi vede il diavolo
¡ª ?Le cause della prosopometamorfopsia rimangono sconosciute. Sebbene non esista una spiegazione definitiva, gli scienziati ipotizzano che il malfunzionamento di alcune aree cerebrali possa giocare un ruolo chiave. Si sospetta che danni o anomalie nei lobi temporale, occipitale, parietale e frontale possano interferire con l'elaborazione degli stimoli visivi legati ai volti. In alcuni casi, la sindrome sembra manifestarsi come conseguenza dell'epilessia. Studi di neuroimaging funzionale hanno individuato il coinvolgimento di aree cerebrali molto specifiche, come l'area fusiforme facciale. In particolare, si ipotizza che un'iperattivit¨¤ del?solco temporale superiore -deputato all'analisi delle espressioni del volto - possa portare a un'enfatizzazione dei tratti somatici, come occhi troppo grandi o rughe troppo profonde.
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