Secondo uno studio su 10mila persone la frutta secca ha il potere di ridurre l'ipertensione. Ma quanta dobbiamo mangiarne?
L¡¯ipertensione? Secondo i dati del Ministero della Salute colpisce circa il 18% degli italiani, con una prevalenza maggiore man mano che aumenta l¡¯et¨¤ (fino a superare il 50% dopo i 74 anni).?Una condizione da non sottovalutare, perch¨¦ rappresenta il fattore maggiore di rischio per ictus, infarto, aneurismi, arteriopatie periferiche, insufficienza renale cronica, retinopatie e malattie legate all¡¯invecchiamento. La cura all'ipertensione sono farmaci specifici, ma anche alcune utili modifiche allo stile di vita. A cominciare da quello che mettiamo a tavola. Secondo uno studio recente, per esempio, bastano un po¡¯ di noci, mandorle o arachidi ogni settimana per ridurre il rischio di ipertensione. Un piccolo cambiamento nell¡¯alimentazione che potrebbe avere effetti sorprendenti.
Frutta secca contro l'ipertensione: lo studio
¡ª ?Alcuni ricercatori coreani hanno valutato l'assunzione di arachidi, mandorle e/o pinoli in pi¨´ di 10.000 partecipanti di et¨¤ superiore ai 40 anni. Ci¨° che hanno scoperto ¨¨ stata un'associazione significativa tra il consumo settimanale medio di 15 grammi o pi¨´ di frutta secca e una minor incidenza dell'ipertensione. Insomma, una piccola porzione settimanale di arachidi, mandorle e/o pinoli sembrerebbe essere efficace nella prevenzione di questo disturbo, specialmente in chi ha pi¨´ di 40 anni.?
Frutta secca e grassi? Un falso problema
¡ª ?C¡¯¨¨ per¨° chi ha timore che la frutta secca faccia ingrassare. Ma ¨¨ un falso problema. Gli alimenti che contengono grassi monoinsaturi, come noci, arachidi e burro di arachidi, sono spesso lodati per i loro benefici per la salute del cuore e hanno un impatto positivo anche sulla dieta: ¨¨ risaputo che mezza porzione di noci, mandorle o arachidi invece di uno spuntino meno nutriente pu¨° aiutare a prevenire l'aumento di peso. Non a caso la frutta secca ¨¨ presente in alcuni delle diete pi¨´ apprezzate dai medici come la dieta MIND e la dieta mediterranea, note per il loro impatto positivo sulla salute del cuore. Una porzione corrisponde a una piccola manciata (40 g) di noci, mandorle, ecc intere o 2 cucchiai di burro di noci.
I benefici della frutta secca
¡ª ?Se ¨¨ vero che il consumo di appena 15 grammi di mandorle, arachidi e/o pinoli a settimana pu¨° essere benefico per la salute del cuore, consumarne ogni giorno comporta ancora pi¨´ benefici. Secondo gli esperti della Mayo Clinic (USA), la frutta secca infatti contiene acidi grassi insaturi e altri nutrienti che possono, tra le altre cose:
- Abbassare i livelli di colesterolo e trigliceridi.?
- Migliorare la salute del rivestimento delle arterie.?
- Ridurre l¡¯infiammazione.?
- Ridurre il rischio di sviluppare coaguli di sangue, che possono portare a problemi cardiaci.
Quanta frutta secca possiamo consumare ogni giorno?
¡ª ?L'American Heart Association raccomanda di assumere?4 porzioni di noci non salate (160 g) a settimana. Le linee guida dietetiche di vari paesi, Italia inclusa, raccomandano di mangiare 20/30 g di noci al giorno, che in realt¨¤ non sono molte. Ma attenzione: pi¨´ che la quantit¨¤ conta la qualit¨¤: la frutta secca va consumata allo stato naturale. Non appena noci, mandorle, arachidi vengono arrostite o insaporite con sale e zucchero, il loro valore nutritivo diminuisce di parecchio. E anche i loro (preziosi) benefici.
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