Una proteina pu¨° persistere su oggetti e superfici anche a distanza di sei mesi dall'ultima presenza in casa di un felino
Condividere la vita con uno o pi¨´ gatti fa bene alla salute, ma per un numero importante di persone in Italia - il 5% dei soggetti allergici secondo i dati pi¨´ recenti del Censis - avere un felino in casa o entrare in contatto con esso anche a casa di altre persone pu¨° provocare sintomi allergici come tosse, asma, starnuti, congiuntivite e, nei casi pi¨´ gravi, anche shock anafilattico. Ma da cosa ¨¨ provocata l'allergia al gatto e come si pu¨° guarire?
Allergia al gatto, ¨¨ colpa della proteina?Fel d 1?
¡ª ?La scienza si gi¨¤ occupata di sfatare il mito che a provocare reazioni allergiche siano i peli del gatto. Il principale allergene, responsabile fino al 95% della sensibilizzazione allergica umana ai gatti, risponde al nome di Fel d 1, una proteina prodotta nelle ghiandole salivari e sebacee del felino che, leccandosi, la trasferisce anche al pelo. La proteina ¨¨ pure in grado di disperdersi nell'ambiente e persistere su oggetti e superfici in casa anche a distanza di sei mesi dall'ultima presenza in casa di un felino.
Tra le tante allergie che possono manifestarsi in una persona, quella al gatto sembra essere oggi una delle pi¨´ difficili da cui guarire perch¨¦ la scienza non ha ancora grandi certezze su come neutralizzare l'allergene Fel d 1 prodotto da tutti i gatti anche se con livelli che posso variare da animale ad animale.
Al pari di altre allergie, per¨°, si possono ridurre i sintomi con una terapia farmacologia o con l'immunoterapia che prevede la somministrazione di piccole quantit¨¤ dell'allergene con l'obiettivo di creare la tolleranza che il soggetto allergico non ha.
Se non ¨¨ possibile limitare o evitare l'esposizione ai gatti, pu¨° rivelarsi utile anche prestare una maggiore attenzione alla pulizia dell'ambiente, pi¨´ difficile da praticare nel caso di una convivenza tra un felino e un soggetto allergico con sintomi importanti.
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