La riflessione dell'astronauta italiano Paolo Nespoli sulle visite periodiche in era Covid riguarda tutti. Ecco che cosa ha detto
L'astronauta Paolo Nespoli oggi ha fatto una rivelazione che ha fatto preoccupare tutti i suoi numerosi fan, anche se poi ci ha pensato lui stesso a tranquillizzare gli animi: stamattina ha scritto su Facebook di essere in lotta contro un tumore al cervello dal 28 novembre 2020, giorno in cui ha effettuato la TAC. Poche ore dopo ha preso parte all'Italian Tech Week di Torino e inoltre ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, parlando in entrambe le occasioni della sua malattia.
Paolo Nespoli, tumore al cervello: di che tipo ¨¨
¡ª ?Nel suo post su Facebook Paolo Nespoli ha scritto: "L¡¯ultimo anno e mezzo ¨¨ stato duro per tutti: il Covid, il distanziamento sociale e la didattica a distanza ci hanno provati per benino, e nel migliore dei casi ci hanno costretti a cambiare le nostre abitudini, i nostri ritmi, le nostre priorit¨¤. Non fossero bastate le difficolt¨¤, io mi sono trovato in una situazione imprevista e ulteriormente complicata: ho scoperto di avere un linfoma al sistema nervoso centrale che oggi, dopo mesi di cure, ¨¨ sotto controllo. L¡¯avaria sembra risolta, avremmo detto nello spazio; vedo la proverbiale 'luce alla fine del tunnel' diventare sempre pi¨´ grande! Non aggiungo altro se non una riflessione, potr¨¤ sembrare banale ma la sento e l¡¯ho sempre sentita mia, un approccio alle cose, una filosofia che arriva direttamente da un modo di dire spaziale: bisogna avere coraggio e dare tutto se si vuole puntare alle stelle. Per aspera ad astra!"
Il tumore di Paolo Nespoli, dunque, ¨¨ un linfoma B cerebrale e si ¨¨ manifestato con un primo preoccupante sintomo: una forte stanchezza. Cos¨¬ l'astronauta ha deciso di sottoporsi a una Tac alla testa, che ha rivelato la presenza di una macchia, e tre giorni dopo ha effettuato una risonanza magnetica che ha confermato che si trattava di un tumore. Con la biopsia si ¨¨ capito poi che si trattava di un linfoma B cerebrale, ma i medici gli hanno sempre detto che era curabile.
Per Paolo Nespoli malattia affrontata con coraggio e pazienza
¡ª ?A 64 anni d'et¨¤ e con alle spalle 313 giorni, 2 ore e 36 minuti di vita nello Spazio, Paolo Nespoli ha affrontato l'ennesima sfida con il solito coraggio e con spirito di sacrificio. Come ha raccontato al Corriere della Sera, ha subito detto ai medici di fare tutto quello che c'era da fare, mentre ha sofferto per il fatto che con le cure non c'¨¨ un vero ordine del giorno, un ruolino di marcia come quando ci si prepara a una missione spaziale. Purtroppo non c'¨¨ alcuna certezza. Si ¨¨ cos¨¬ sottoposto alla chemioterapia e poi a un auto trapianto di cellule staminali, effettuato ad agosto. Nel frattempo ha anche dovuto affrontare la riabilitazione per ricominciare a camminare.
Paolo Nespoli oggi ¨¨ tornato a parlare in pubblico a Torino, notevolmente dimagrito, come ¨¨ normale che sia per una persona che sta affrontando una malattia del genere, camminando piano, ma continuando a guardare al futuro. Ha infatti detto che ora si sente vicino all'uscita dal tunnel, che ricomincia a vedere la luce dopo mesi di buio.
Il problema delle visite periodiche saltate per il Covid
¡ª ?Paolo Nespoli, in un suo intervento per Italian Tech su Repubblica, ha sottolineato un problema molto importante, che ha riguardato milioni di persone negli ultimi due anni e che anche molti medici hanno pi¨´ volte rimarcato: quello delle visite di controllo rimandate a causa della pandemia di Covid-19 in corso. Nespoli, in particolare, ha ricordato di essere abituato a una vita da astronauta la cui salute ¨¨ sempre stata super controllata, infatti ha detto: "Per pi¨´ di vent¡¯anni sono stato un astronauta. La mia salute ¨¨ stata minuziosamente monitorata, scandagliata, studiata da team di esperti a ritmi di test, esami, screening dalla precisione maniacale e pure crescente via via. L¡¯ultimo anno, la pandemia, con tutto quello che si ¨¨ portata dietro, mi ha impedito di sottopormi alle visite periodiche. Proprio quando sarebbero state pi¨´ opportune. O almeno quando avrebbero potuto trovare un¡¯anomalia. Ma la vita va cos¨¬. Non puoi illuderti di essere tu a decidere tutto quel che ti succede. E di sicuro, fidatevi, quella sentenza medica io avrei volentieri evitato di sentirmela leggere".
Poi Nespoli ha anche detto che il tumore non deve essere visto come un evento eccezionale e dunque vicende come la sua non devono essere considerate straordinarie, per questo ha deciso di parlarne, nonostante solitamente ritenga le proprie storie personali poco interessanti. In questo caso ha preferito dire come sta e come sta affrontando la malattia anche per fare coraggio alle altre persone, sottolineando come, grazie alle cure e al supporto di parenti e amici, ora la sua situazione sembra essere sotto controllo.
Nespoli ha poi ricordato quanto uno dei motti pi¨´ celebri dello Spazio, "per aspera ad astra", si possa applicare anche in questo caso: "Potrebbe sembrare banale, ma sintetizza alla perfezione una consapevolezza imprescindibile: quella di chi, per arrivare a lambire le stelle, sa che sar¨¤ necessario fronteggiare le difficolt¨¤. Sfide che nello Spazio, come nella vita, possono spaventarci, sembrarci gigantesche, possono annichilire la nostra forza di volont¨¤. E, a volte, troppe volte, mettere a dura prova la nostra salute, mentale e fisica. Per¨° ¨¨ solo affrontando le difficolt¨¤ fino a superarle che possiamo puntare in alto. Non si pu¨° raggiungere alcun grande risultato senza una dose corposa di forza di volont¨¤. E quindi, per aspera ad astra".
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