A tu per tu con Franco Berrino, noto epidemiologo, autore di libri dedicati alla cura e alla prevenzione delle malattie attraverso la via del cibo. E non solo...
Incontriamo il dottor Franco Berrino, noto epidemiologo, autore di libri dedicati alla cura e alla prevenzione delle malattie attraverso la via del cibo, del movimento e della meditazione. Il dottor Berrino ci spiega come nutrire la nostra salute quotidiana per prevenire malattie degenerative e per rendere il nostro corpo pi¨´ forte e sano in tempi di crisi sanitaria.
Dottor Berrino, come la via della cura quotidiana pu¨° essere applicata ogni giorno per prevenire e vivere?in longevit¨¤?
"E' bene che facciamo attenzione ogni giorno a quello che mangiamo, a quello che pensiamo, all'esercizio fisico che facciamo e anche alla vita spirituale. Nella nostra societ¨¤ la dimensione delle cose veramente importanti della vita ¨¨ dimenticata, perch¨¦ vi ¨¨ una nuova religione, quella dell'efficienza produttiva, del denaro. Ogni tanto dovremmo fermarci un attimo e riflettere su cosa ¨¨ bene per noi. In particolare in un momento come oggi dove c'¨¨ questa grande minaccia, la pandemia, che in realt¨¤ ¨¨ una sindemia: una pandemia virale che si ¨¨ innescata su una pandemia metabolica. Nel mondo met¨¤ dei morti da COVID-19 erano diabetici e gran parte dei non diabetici erano obesi, cardiopatici, avevano delle malattie metaboliche, ovvero qualcosa che non funzionava nel loro metabolismo. La grande pandemia oggi ¨¨ la pandemia metabolica, e dovremmo chiederci perch¨¦".
Quando ¨¨ iniziata la pandemia lei ha creato dei contenuti su cosa fare per potenziare il?sistema immunitario, pu¨° spiegarci cosa ¨¨ fondamentale fare quotidianamente?
"Per potenziare il nostro sistema immunitario bisogna mangiare cibi ricchi di fibre vegetali, perch¨¦ le fibre nutrono i microbi dell'intestino e le migliaia di miliardi di microbi che ci sono nell'intestino allenano il nostro sistema immunitario, lo rendono pi¨´ efficiente. Dobbiamo dare da mangiare ai microbi buoni! Gli studi sono chiarissimi, ¨¨ noto che chi ha una alimentazione ricca di fibre muore meno di malattie croniche tra cui diabete, infarto, cancro, Alzheimer, ma muore meno anche di malattie infettive perch¨¦ ha un sistema immunitario pi¨´ efficiente che crea una maggiore difesa. Gli stessi studi mostrano che chi ha una alimentazione pi¨´ ricca di carne muore pi¨´ delle stesse malattie croniche e anche di malattie infettive".
L'assenza di fibre, cio¨¨ di cereali integrali, legumi, verdure e frutta fa alzare la glicemia, ma vi ¨¨ una?correlazione tra glicemia e COVID-19?
"S¨¬, oggi sappiamo che vi ¨¨ un meccanismo legato alla glicemia, chi muore di COVID-19 sono soprattutto persone che hanno la glicemia alta o sono diabetici, o sono in condizioni prediabetiche o comunque hanno la glicemia verso l'alto rispetto ai valori normali. Fra i 240.000 articoli sul COVID -19 pubblicati sulle riviste scientifiche ci sono 12 studi, dei quali 9 fatti in Cina, 2 negli USA e uno in Europa che mostrano che la malattia ¨¨ pi¨´ grave in chi ha la glicemia alta. I colleghi dell'Universit¨¤ di Losanna hanno approcciato questa moltitudine di dati con delle tecniche di intelligenza artificiale per catalogare, classificare e riunire le informazioni in una sintesi interpretabile. Il risultato ¨¨ stato sorprendente: il lavoro, pubblicato 3 settimane fa, mostra che il problema principale ¨¨ il glucosio, alti livelli di glucosio nel sangue. Per potersi attaccare alle nostre cellule, le proteine spike del virus Sars COV 2, le sue spine, devono essere glicosilate, ovvero deve attaccarsi a queste spike una catena di molecole di zuccheri. Anche il recettore che sta sulle nostre cellule, si chiama ACE2, deve essere glicosilato perch¨¦ il virus si possa attaccare. Quando queste due strutture sono glicosilate, allora il virus pu¨° fondersi con la membrana cellulare e rilasciare il suo RNA all¡¯interno."
Questo spiegherebbe perch¨¦ soprattutto i diabetici, gli obesi, i cardiopatici?
"Si perch¨¦ queste persone hanno la glicemia alta. La raccomandazione ¨¨ semplice, teniamo la glicemia bassa. Vi ¨¨ di pi¨´: negli alveoli polmonari, dove arriva il virus, vi ¨¨ uno strato di liquido che permette agli alveoli di non collassare, in questo liquido la concentrazione di glucosio ¨¨ molto bassa, 10 volte meno che nel sangue, ma se la glicemia ¨¨ elevata aumenta e quindi noi abbiamo del glucosio proprio l¨¬ dove arriva il virus. In questo liquido vi sono delle proteine e delle cellule che ci difendono, ma se vi ¨¨ zucchero tutto funziona peggio. "
L'inquinamento e il fumo possono influire sull'evoluzione della malattia?
"S¨¬, negli Stati Uniti ¨¨ stato fatto uno studio ecologico sulle 3000 contee del Paese che ha dimostrato che la mortalit¨¤ da COVID-19 aumenta linearmente all¡¯aumentare della concentrazione di pm2.5, un fattore che rende i nostri polmoni pi¨´ sensibili. Possiamo difenderci, ma se viviamo nella pianura padana possiamo fare poco. Per la regolazione della glicemia invece possiamo fare molto. Vi ¨¨ uno studio ecologico su 156 paesi dove si conosce il consumo alimentare medio della popolazione che mostra che la mortalit¨¤ per COVID-19 aumenta linearmente con il consumo di bevande zuccherate. Eliminiamo le bevande zuccherate!".
Lei ritiene quindi che possiamo difenderci anche con un cambiamento importante nel nostro stile di vita?
"S¨¬, possiamo socialmente difenderci dal COVID-19 con le misure profilattiche adeguate e individualmente possiamo difenderci attraverso alcune scelte consapevoli. Eliminare i cibi pi¨´ spazzatura: le patatine, i cibi elaborati, confezionati e ricchi di conservanti, le farine 00 e 0, evitare tutti i prodotti a base di farine raffinate, mangiare cereali integrali, verdura, legumi, frutta. Sappiamo molto bene cosa fare per difenderci e queste stesse regole ci servono per non ammalarci di diabete, per ridurre il rischio di infarto, per non ingrassare, cio¨¨ per evitare le malattie che rendono il COVID-19 pi¨´ infettivo e pi¨´ grave. La conoscenza scientifica ci mostra cosa possiamo fare attraverso il cibo".
Quanto l'attivit¨¤ fisica pu¨° aiutarci?
"Moltissimo, se facciamo attivit¨¤ fisica, l'insulina funziona bene e quindi la glicemia ¨¨ pi¨´ bassa. Uno dei problemi del confinamento ¨¨ stato quello che le persone hanno smesso di fare sport, no, dobbiamo tornare a fare sport, correre, camminare. Sembra tutto molto semplice. Se una persona ha una alimentazione molto ricca di fattori protettivi e vive una vita all'aria aperta, ha tutto quello di cui ha bisogno per ridurre il rischio di ammalarsi.¡±
L'et¨¤ ha una incidenza sulla malattia?
"Si sono ammalati di pi¨´ coloro che avevano 85 anni non per la loro et¨¤ anagrafica, ma perch¨¦ si arriva a questa tappa della vita malati. Bisogna arrivare alla vecchiaia in salute, abbiamo lasciato che la popolazione invecchiasse malamente. Allora torniamo indietro, se con il passare del tempo ci prendessimo pi¨´ cura della nostra alimentazione questo mondo cambierebbe. E' triste che queste notizie non circolino e vi sono grato per darmi voce."
Ha parlato di glicemia e glucosio, la frutta spesso viene ingiustamente condannata per la presenza di?glucosio. Lei suggerisce di mangiare anche la frutta per le sue qualit¨¤ essenziali, pu¨° spiegarci meglio?
"Per una persona normale, non diabetica, la frutta ¨¨ molto ricca di sostanze protettive: vi ¨¨ l'antidoto allo zucchero, che ¨¨ la vitamina C. Va benissimo la frutta ma state attenti ai succhi di frutta che non hanno le fibre e che spesso sono zuccherati e sono prodotti da concentrati di frutta. Evitate queste bevande perch¨¦ in questi concentrati viene distrutta gran parte della vitamina C."
Quanto abbiamo di parte attiva nella nostra salute?
"Le regole vanno rispettate in ogni modo ritengo che noi dobbiamo diventare responsabili della nostra salute. Incamminiamoci noi verso la salute, attraverso il cibo, il pensiero, le azioni, la vita spirituale. Chi coltiva la vita spirituale ha grandi vantaggi per la salute.?Molte sostanze agiscono sui nostri geni per attivarne alcuni e disattivarne altri. Possiamo ad esempio silenziare i geni dell'infiammazione attraverso il cibo, l'esercizio fisico, la preghiera e la meditazione. Noi possiamo ridurre il rischio di ammalarci".
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