Salute
Il fumo ¨¨ causa certa di almeno 25 malattie diverse: ecco la proposta della Fondazione Veronesi per fermarlo
"Fumo, ma sto bene". Lo pensano in molti, anche per anni. Ma il "tabagista sano" non esiste: sintomi quali tosse, catarro e mancanza di respiro, ritenuti "normali" per un fumatore, soprattutto se anziano, e altre alterazioni meno direttamene visibili in realt¨¤ sono segno di una malattia respiratoria, cardiovascolare o metabolica in atto. O, peggio, di un tumore. Infatti il tabacco provoca ogni anno in Italia oltre 90mila morti?ed ¨¨ fra le cause scientificamente certe di 25 diverse malattie.?Ciononostante 10,9 milioni di italiani continuano ad accendersi una sigaretta ogni giorno. Che fare?? Esperti e protagonisti del mondo scientifico e delle Istituzioni si confronteranno sui temi della prevenzione, sul fumo e le malattie correlate, sulle politiche sanitarie pi¨´ efficaci e sostenibili per contenere il danno arrecato dal tabacco (in tutte le sue forme) venerd¨¬ 20 maggio a Milano in un incontro organizzato dalla?Fondazione Umberto Veronesi, che sar¨¤ possibile seguire anche in streaming.
l'evento
¡ª ?L'appuntamento ¨¨ fissato alle ore 10 del 20 maggio presso l¡¯Aula N04 del Velodromo dell¡¯Universit¨¤ Bocconi di Milano (piazza Sraffa, 13) ed ¨¨ accessibile da questo link. L'incontro, dal titolo Tabacco, salute e sostenibilit¨¤. Strategie per un¡¯Europa libera dal fumo?¨¨? in collaborazione con European Cancer Organisation (ECO), con il contributo scientifico di Universit¨¤ Bocconi CERGAS (Centro di ricerche sulla Gestione dell¡¯Assistenza Sanitaria e Sociale) e il Patrocinio del Comune di Milano.?In particolare, al tavolo di lavoro si aprir¨¤ un confronto sulla rimodulazione della tassazione sul tabacco come strategia efficace per ridurre i consumi, disincentivare l¡¯iniziazione al fumo e potenziare le risorse necessarie a fronteggiare quella che ¨¨ a tutti gli effetti un'emergenza trascurata: 700.000 vittime l'anno in Europa, di cui oltre 90.000 in Italia, dove si stimano circa 26 miliardi fra costi diretti e indiretti.?
Parteciperanno, fra gli altri: Roberto Speranza, Ministro della Salute;?Letizia Moratti, Vicepresidente Regione Lombardia e Assessore al Welfare; Lamberto Bertol¨¨, Assessore al Welfare e Salute Comune di Milano;? Alessandra Moretti, Deputata al Parlamento Europeo, Commissione UE per l'ambiente, la salute pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI); Giulia Veronesi, Direttore Programma Strategico di Chirurgia Robotica Ospedale San Raffaele di Milano e membro del Comitato Scientifico per la lotta al fumo Fondazione Umberto Veronesi; Giovanni Fattore, Professore Ordinario di Health Policy presso SDA Bocconi School of Management e Universit¨¤ Bocconi e membro del Comitato Scientifico per la lotta al fumo Fondazione Umberto Veronesi; Giovanni Apolone, Direttore Scientifico Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
aumentare il prezzo del tabacco
¡ª ?In media i fumatori muoiono 10 anni prima e il pericolo di malattie o decesso sale con l¡¯aumentare delle sigarette fumate e diminuisce man mano che cresce il numero di anni in cui si ¨¨ smesso di fumare.??¡°Un aumento importante delle accise sul tabacco ¨¨ una misura sicuramente efficace per disincentivare il fumo, soprattutto tra i giovani - sottolinea Giovanni Fattore -. ? una strategia che porterebbe un contributo immediato e duraturo alla tutela della salute e al tempo stesso permetterebbe di raccogliere risorse da destinare a interventi di ricerca e prevenzione¡±.?La prova? I sondaggi indicano che di fronte a un raddoppio del prezzo di un pacchetto, il 57% dei ragazzi dichiara che smetterebbe e il 40% cercherebbe di ridurre il numero di sigarette quotidiane. "Da qui nasce la petizione al Parlamento di Fondazione Veronesi per l¡¯aumento del costo dei tabacchi di almeno 10 euro - conclude Giulia Veronesi -.?Rimodulando le accise si potrebbe raggiungere un aumento delle risorse pubbliche utili a sovvenzionare educazione e informazione, aiutare pi¨´ efficacemente chi vuole smettere, con ambulatori dedicati, farmaci, personale preparato e implementare una sorveglianza attiva degli ex forti fumatori, le persone pi¨´ a rischio di ammalarsi gravemente".
? RIPRODUZIONE RISERVATA