SALUTE
Ictus, decisivo fare attivit¨¤ fisica per prevenirlo e riabilitazione subito dopo per recuperare
L'ictus?¨¨ la terza causa di morte in Europa, dopo le malattie del?cuore e il cancro, e la prima causa di disabilit¨¤ negli adulti, con una stima di 1 milione e 400 mila morti l'anno. Un pesante fardello per chi viene colpito, per la sua famiglia, per la societ¨¤ e per la spesa sanitaria, che pagano un prezzo elevato. E l'attivit¨¤ fisica ¨¨ di cruciale importanza per i benefici che pu¨° portare sia sul fronte della prevenzione sia nella riabilitazione post-ictus. Ma se in Italia un terzo dei pazienti colpiti da ictus avrebbe la necessit¨¤ di ricevere terapie riabilitative subito dopo il ricovero, soltanto il 18% dei malati riesce a usufruire di questi servizi, mentre oltre il 53% ritorna a casa dopo le dimissioni ospedaliere. Della necessit¨¤ di potenziare la fase di riabilitazione per migliorare l¡¯assistenza ai malati e ridurre cos¨¬ l¡¯impatto socio-sanitario di una patologia in forte crescita si ¨¨ discusso durante il congresso nazionale dell¡¯Italian Stroke Association ¨C Associazione Italiana Ictus (ISA-AII), appena conclusosi a Verona.
30 minuti al giorno di movimento per tutti
¡ª ?L'attivit¨¤ fisica, insieme alla corretta alimentazione e a uno stile di vita sano riveste un ruolo importante per la prevenzione di molte patologie cardiovascolari e diversi studi hanno messo in luce come chi svolge regolarmente movimento abbia un rischio complessivo di essere colpito da ictus minore di oltre il 35% rispetto alle persone sedentarie. Ognuno dovrebbe insomma "muoversi" almeno mezz'ora ogni giorno, in base alle proprie possibilit¨¤ e condizioni di salute: quando si parla di attivit¨¤ fisica, infatti,? non ci si riferisce solamente alle attivit¨¤ sportive in senso stretto, ma anche a tutte quelle attivit¨¤ che si espletano nella vita quotidiana e che comportano l'uso del corpo, quali salire e scendere le scale, usare la bicicletta come mezzo di locomozione, passeggiare, fare i lavori domestici.
Riabilitazione post ictus
¡ª ?"Nei pazienti colpiti da ictus trattamenti tradizionali, come la fisioterapia, o nuove tecniche, risultano sempre pi¨´ fondamentali per assicurare un ritorno alla vita di tutti i giorni dopo la fase acuta della patologia - sottolinea Mauro Silvestrini, presidente ISA-AII -. Ogni anno nel nostro Paese 45mila persone riescono a sopravvivere all¡¯ictus, ma con esiti gravemente invalidanti. E la disabilit¨¤, pi¨´ o meno grave, pu¨° anche persistere per tutta la vita. I costi in termini socio-economici e sanitari sono perci¨° veramente importanti tanto per il singolo individuo e i suoi familiari quanto per l¡¯intera societ¨¤". Il?percorso di riabilitazione post ictus cerebrale?pu¨° variare di tipologia e di intensit¨¤ a seconda delle aree del cervello pi¨´ colpite e del danno causato e l'obiettivo ¨¨ reinsegnare?al paziente a fare le cose che prima faceva in modo automatico?o a farle in modo differente.
Lavoro di squadra
¡ª ?Sempre in base alle condizioni del singolo paziente, pu¨° iniziare gi¨¤ in ospedale per poi proseguire a casa oppure (se necessario) in?strutture dedicate, specializzate in riabilitazione, dove recarsi periodicamente per svolgere gli esami e gli esercizi richiesti. Con una durata che pu¨° essere di settimane, mesi o anche anni, a seconda del danno causato.?Le conseguenze provocate dall'attacco ischemico possono infatti tradursi in?paralisi,?difficolt¨¤ di deambulazione,?disturbi della sensibilit¨¤, della vista, del linguaggio, dell¡¯articolazione delle parole e della deglutizione, della percezione, della memoria, oltre a?stanchezza?e?cambiamenti emozionali. Per questo il percorso riabilitativo prevede spesso un lavoro di squadra, capace di? coinvolgere?fisioterapista,?logopedista, neurologo, psicoterapeuta?e altri specialisti necessari.
Stili di vita sani per prevenire l'ictus
¡ª ?"In Italia esistono centri di assoluta eccellenza per il trattamento dell¡¯ictus ¨C prosegue Danilo Toni, past president ISA-AII -. Uno degli obiettivi che dobbiamo porci ora ¨¨ la prevenzione, soprattutto quella primaria. ? fondamentale riuscire a creare tra la popolazione una maggiore sensibilizzazione sui fattori di rischio correggibili. Per esempio: bisogna promuovere stili di vita sani come smettere di fumare, ridurre drasticamente l¡¯assunzione di alcol, contrastare l¡¯abitudine ad un¡¯alimentazione scorretta o incentivare l¡¯attivit¨¤ fisica. Non va poi dimenticato come obesit¨¤, diabete mellito e diverse patologie cardiache, favoriscano l¡¯insorgenza dell¡¯ictus. Lo stesso vale per l¡¯ipertensione arteriosa che dovrebbe essere controllata regolarmente dopo una certa et¨¤ per evitare tante gravi malattie".
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