In Inghilterra quasi diecimila persone all'anno subiscono questo intervento
Con il termine ileostomia si indica una tecnologia chirurgica che permette la deviazione dell'ileo o del tratto di intestino che lo precede verso un'apertura che viene appositamente creata sull'addome. L'ileo ¨¨ la parte finale dell'intestino tenue che ¨¨ preceduto da duodeno e digiuno ed ¨¨ separato dal cieco dalla valvola ileocecale. Ha come funzione principale quella di assorbire la vitamina B12, gli acidi della bile e altri prodotti non assorbiti dal digiuno, quest'ultimo inteso come la parte centrale dell'intestino tenue.
Ileostomia cos'¨¨ e in cosa consiste
¡ª ?L'ileostomia consiste dunque nel deviare l'ileo verso un'apertura che viene eseguita sull'addome e che si chiama stoma, il cui compito ¨¨ quello di sostituire l'ano e permettere l'espulsione delle feci. Allo stoma viene attaccata una sacca impermeabile per raccogliere il materiale fecale che ha dunque un transito ridotto.
Perch¨¦ si pratica l'ileostomia? Quando ¨¨ necessaria
¡ª ?I motivi per cui un paziente ¨¨ sottoposto a ileostomia sono diversi, i pi¨´ comuni sono:
- malattia di Chron
- colon tossico
- colite ulcerosa
- presenza di masse tumorali nell'intestino crasso
- occlusione intestinale
- poliposi adenomatosa familiare
- lesione intestinale dopo un trauma addominale
Questa condizione pu¨° essere temporanea o permanente. Quando ¨¨ temporanea vuol dire che l'ileostomia ¨¨ reversibile, mentre se ¨¨ permanente significa che ¨¨ definitiva. Nel primo caso significa che bisogna poi sottoporre il paziente a una nuova operazione chirurgica per rimettere in comunicazione l'ileo con l'intestino crasso. A seconda di come viene realizzata l'ileostomia pu¨° essere terminale, ad ansa o anastomosi ileo-anale. Dopo l'operazione il paziente resta in ospedale e impara dagli infermieri come gestire la sacca per la raccolta delle feci, poi la convalescenza pu¨° durare 2-3 mesi purch¨¦ non ci siano complicazioni. Man mano si pu¨° poi tornare a una vita quotidiana attiva, purch¨¦ si faccia attenzione alla dieta e alla gestione della sacca.
Gazzetta dello Sport
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