SALUTE

Vaccino Covid, terza dose? Figliuolo e Regioni pronti, ma gli esperti sono preoccupati

Lucia Resta

C'¨¨ il problema delle varianti e l'incertezza sulla durata dell'immunit¨¤.

Il commissario straordinario all'emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha detto che, in vista della eventuale necessit¨¤ di somministrare una terza dose di vaccino anti-Covid, l'Italia ha opzionato, di concerto con l'Unione Europea, "una quantit¨¤ tale di vaccini per coprire tutta la popolazione con un'ulteriore dose e anche con una robusta riserva". In particolare si sta pensando di partire con una terza dose di vaccino Pfizer per gli ultrasessantenni e i fragili entro gennaio 2022.

Si sono gi¨¤ fatte anche delle ipotesi su come procedere con questa eventuale terza dose, ossia spostandosi dagli hub agli ospedali e agli studi dei medici di base, alle farmacie e ai punti vaccinali aziendali. Il vero problema, per¨°, ¨¨ se la terza dose sar¨¤ davvero necessaria e si corrono dei rischi nel sottoporsi a una terza inoculazione. Infatti molti esperti sono ancora scettici perch¨¦ ritengono che non ci siano ancora elementi sufficienti per capire se si pu¨° procedere a una terza dose oppure no.

Le Regioni sono pronte a somministrare la terza dose

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Le Regioni, intanto, sono gi¨¤ pronte. La Regione Marche addirittura vuole cominciare a somministrare la terza dose a fine settembre e sarebbe quella destinata al richiamo di coloro che si sono vaccinati da fine dicembre 2020-inizio gennaio 2021, quindi il personale sanitario. L'assessore regionale alla Sanit¨¤ Filippo Saltamartini ha per¨° sottolineato che si proceder¨¤ solo se non ci saranno indicazioni contrarie da parte delle autorit¨¤ sanitarie o dall'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco.

Il motivo per cui si vorrebbe procedere con la terza dose gi¨¤ da settembre ¨¨ che finora ci sono state indicazioni su una durata della copertura vaccinale di di 6-9 mesi, quindi, in questo caso, giustamente, chi si ¨¨ vaccinato a gennaio a settembre dovrebbe gi¨¤ sottoporsi a un nuovo richiamo. Ma ci sono ancora molti dubbi e pareri contrastanti all'interno della comunit¨¤ scientifica.

Il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga ha detto che "le Regioni sono attrezzate per fare centinaia di migliaia di vaccini al giorno" e dunque sono pronte anche per l'eventuale terza dose, tuttavia stanno "aspettando per capire quando servir¨¤ la terza dose e se servir¨¤". Fedriga ha sottolineato anche che questo cambierebbe totalmente il modello organizzativo e che se la vaccinazione dovesse diventare ordinaria, allora anche l'organizzazione dovrebbe diventare ordinaria e quindi superare gli hub vaccinali. Ma ha anche detto che adesso si stanno ancora aspettando indicazioni perch¨¦ non ci sono certezze dal punto di vista scientifico e quindi non si pu¨° iniziare a organizzare qualcosa che poi rischia di non servire.

Quali rischi in caso di terza dose di vaccino anti-Covid?

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Ci sono dunque ancora troppi dubbi sull'eventualit¨¤ che sottoporsi alla terza dose di vaccino anti-Covid potrebbe comportare qualche rischio e su questo tema c'¨¨ molta divisione tra gli esperti. Per esempio, secondo il virologo Francesco Broccolo dell'Universit¨¤ Bicocca di Milano non si possono fare "quanti richiami vogliamo" perch¨¦ questi potrebbero comportare degli effetti collaterali a causa di una risposta immunitaria troppo sollecitata. Infatti Broccolo sottolinea come "i medici che si sono vaccinati per primi a inizio anno con due dosi e che hanno avuto il Covid, hanno avuto degli effetti collaterali pi¨´ importanti".

Il virologo della Bicocca ritiene anche che chi ha avuto il Covid dovrebbe vaccinarsi non prima di sei mesi, che poi ¨¨ anche il motivo per cui potrebbe essere utile un test sierologico prima del vaccino. Secondo Broccolo, inoltre, pi¨´ che di una terza dose, ci si dovrebbe preoccupare di modificare il vaccino sulla base delle varianti, perch¨¦ in estate le persone si sposteranno ed ¨¨ molto pi¨´ facile per il vaccino ricombinarsi e mutare.

Virus SarsCov2 ormai endemico, servono vaccini per le varianti

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Massimo Ciccozzi, epidemiologo del Campus Biomedico di Roma, ¨¨ tra coloro che pensano che, poich¨¦ l'immunit¨¤ del vaccino sembra durare 6-8 mesi, la terza dose sar¨¤ necessaria e andr¨¤ fatta e ogni anno ci si dovr¨¤ vaccinare a intervalli regolari di tempo, come si fa per l'influenza. Ciccozzi sottolinea che il virus SarsCov2 sta diventando endemico per le mutazioni. Anch'egli per¨° tocca l'argomento varianti e in particolare dice che esse possono inficiare l'efficacia del vaccino e quindi la questione ¨¨ se le dosi che abbiamo adesso vanno usate per un terzo richiamo o se ¨¨ meglio usarle per vaccinare i migranti che arrivano dall'Africa, che ¨¨ una sacca di endemia di varianti.

Nicola Magrini, direttore dell'Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, a Radio24 ha spiegato che "verosimilmente dovremo vaccinarci ogni anno contro il Covid se le varianti daranno preoccupazione" e quindi secondo lui, dopo aver superato la fase di emergenza della pandemia con la vaccinazione di massa, comincer¨¤ poi una nuova fase che vedr¨¤ l'utilizzo non di una terza dose di vaccino, ma di dosi di richiamo annuali per mantenere l'immunit¨¤. Ha anche aggiunto che "sono in corso di sviluppo i vaccini di seconda generazione per il prossimo inverno che saranno in grado di coprire con un semplice richiamo queste varianti", quindi l'interesse non ¨¨ nell'idea di una terza dose, ma di ulteriori vaccini attivi contro le varianti per avere la massima protezione. E questa preoccupazione per le varianti sembra unire tutta la comunit¨¤ scientifica.

Intanto il commissario Francesco Figliuolo in questi giorni ha partecipato a una riunione con il ministero della Salute e la Protezione Civile per parlare di come organizzare e gestire la nuova fase anche alla luce delle varianti che continuano a mutare il virus e che durante l'estate potranno spostarsi. Sar¨¤ dunque importante il ruolo dell'Istituto Superiore di Sanit¨¤ che avvier¨¤ un progetto di tracciamento e sequenziamento delle varianti, che abbia un valore scientifico tale da poter continuare a studiare come il SarsCov2 continua a circolare e a evolversi.