Oncologia
Tumore al seno, molti progressi con un nuovo farmaco per le pazienti inoperabili o metastatiche
? stata la novit¨¤ dell'anno, quella ritenuta pi¨´ rilevante dagli oltre 27mila oncologi che hanno partecipato al congresso annuale dell'American Society of Clinical Oncology, appena concluso a Chicago. Talmente rilevante che, durante la presentazione dei risultati nel corso della sessione plenaria del congresso (quella riservata alle notizie pi¨´ importanti), i partecipanti si sono alzati per una standing ovation e lo studio ¨¨ stato subito pubblicato anche sulla rivista scientifica?New England Journal of Medicine. I risultati dello studio DESTINY-Breast04 indicano, infatti, che in pazienti con uno specifico tipo di carcinoma mammario?metastatico? (quello a bassi livelli di espressione di HER2 o?HER2Low)?il nuovo farmaco trastuzumab deruxtecan?riduce il rischio di progressione della malattia o di morte del 50% rispetto alla chemioterapia standard.
lo studio
¡ª ?Per comprendere la portata di questa sperimentazione ¨¨ bene ricordare che esistono tanti tipi diversi di cancro al seno ed ¨¨ fondamentale conoscere quale sottotipo istologico e molecolare si ha di fronte per poter scegliere, fra le tante terapie disponibili, quella pi¨´ efficace in base al singolo caso. Lo studio DESTINY-Breast04 (di fase 3, ultima prima dell'approvazione definitiva di un nuovo medicinale) ha valutato l'efficacia e la sicurezza di trastuzumab deruxtecan rispetto alla chemioterapia scelta dal medico (capecitabina, eribulina, gemcitabina, paclitaxel o nab-paclitaxel) in 557 pazienti con tumore mammario (sia ormono-positivo sia negativo) non operabile o metastatico con bassi livelli di HER2, precedentemente trattato con una o due linee di chemioterapia. "Lo standard attuale di cura per le pazienti HER2-low ¨¨ la chemioterapia, ma i risultati di questo studio modificano le cose perch¨¦ dimostrano che utilizzando trastuzumab deruxtecan si riesce a tenere la neoplasia sotto controllo per un tempo pi¨´ prolungato - spiega Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione per lo sviluppo di Nuovi farmaci e Terapie innovative dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano -: rispetto alla cura standard raddoppia il tempo libero da progressione di malattia (quello durante il quale il tumore resta stabile, da 5 a 10 mesi) migliorando anche la sopravvivenza (da 17,5 mesi a 24) e la qualit¨¤ di vita, visto che si registrano meno effetti collaterali".
CAMBIA LA CURA
¡ª ?Con 55mila nuovi casi diagnosticati ogni anno, quello al seno ¨¨ il tumore pi¨´ frequente in tutta la popolazione italiana: se, grazie a diagnosi precoce e terapie efficaci, oggi l¡¯87% delle pazienti ¨¨ vivo a 5 anni dalla scoperta della malattia, soprattutto contro le forme pi¨´ aggressive e quelle giunte in stadio metastatico servono strategie innovative per allungare la vita delle pazienti o per aumentare il numero di guarigioni. "A causa della sua notevole aggressivit¨¤, fino agli anni Novanta questo tipo di cancro (quello?HER2-positivo) era foriero di prognosi davvero sfavorevoli, poi sono arrivati diversi farmaci efficaci - commenta?Saverio Cinieri, presidente dell¡¯Associazione italiana oncologia medica (Aiom) -.??L'anticorpo coniugato trastuzumab deruxtecan ¨¨ specificamente creato per essere diretto contro il recettore HER2 e gli esiti di questa sperimentazione cambiano la pratica clinica, perch¨¦ ora abbiamo la possibilit¨¤ di trattare i pazienti con un anticorpo coniugato riducendo le conseguenz indesiderate della chemioe migliorando sia il tempo di controllo della malattia sia la sopravvivenza globale delle donne.?? quindi importante che le malate sappiano quale livello di HER2 esprime il loro cancro, non solo se ¨¨ positivo o negativo, soprattutto perch¨¦ lo stato HER2-low pu¨° essere determinato utilizzando test comunemente disponibili".
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