SALUTE
Covid-19, i medici italiani i pi¨´ colpiti da ansia e depressione durante la pandemia
Sulla rivista scientifica Plos One ¨¨ stato appena pubblicato uno studio dal titolo "Ansia e depressione tra i medici in Catalogna, Italia e Regno Unito durante la pandemia di COVID-19". Dalla ricerca, una delle prime analisi transnazionali del benessere mentale tra gli operatori sanitari durante la pandemia, ¨¨ emerso che i medici italiani, rispetto ai colleghi spagnoli e britannici, sono stati pi¨´ soggetti ad ansia e depressione durante le prime due ondate.
I ricercatori, guidati da Climent Quintana-Domeque, professore di Economia presso l'Universit¨¤ di Exeter Business School, hanno racconto oltre 5mila risposte in due diversi momenti della pandemia: a giugno del 2020 (verso la fine della prima ondata) e a novembre-dicembre 2020, ossia durante la seconda ondata.
I medici italiani e la pandemia
¡ª ?Dai dati racconti dagli studiosi ¨¨ emerso che un medico italiano su quattro ha manifestato sintomi di ansia a giugno e a dicembre 2020 e inoltre uno su cinque ha riportato anche sintomi di depressione negli stessi periodi. Invece in Catalogna il 16% dei medici interpellati ha affermato di avere avuto sintomi di ansia e il 17% di depressione, mentre nel Regno Unito la percentuale ¨¨ scesa al 12% di medici con sintomi di ansia e 14% con sintomi di depressione. Nello studio sono stati inclusi medici, consulenti, specialisti, medici associati, specializzandi, insomma tutti i dottori che sono stati in prima linea durante la pandemia da COVID-19.
Le donne pi¨´ soggette ad ansia e depressione
¡ª ?Un altro dato interessante che ¨¨ emerso dallo studio ¨¨ che le dottoresse hanno manifestato una maggiore propensione ad avere sintomi di ansia e depressione e in particolare in Italia per loro la probabilit¨¤ ¨¨ stata del 60%, mentre nel Regno Unito del 54%. Probabilmente un dato che dipende anche dal fatto che le donne tendono a essere pi¨´ empatiche e vedere i pazienti soffrire e morire lontani dai loro parenti ha provocato emozioni negative.
C'¨¨ anche una differenza tra dottori pi¨´ giovani e dottori con una carriera gi¨¤ lunga. Infatti tra i medici sotto i 60 anni d'et¨¤ hanno una maggiore probabilit¨¤ di manifestare sintomi di ansia e depressione in tutti e tre i Paesi coinvolti nello studio, quindi Italia, Spagna e Regno Unito.
I medici italiani e la sicurezza sul posto di lavoro
¡ª ?? stata individuata dagli studiosi anche una correlazione tra la percezione della sicurezza sul lavoro e la salute mentale. Infatti quasi la met¨¤ dei medici italiani, rispondendo alle domande dei ricercatori a giugno 2020, non era d'accordo con l'affermazione: "il mio posto di lavoro mi fornisce i DPI necessari". A dicembre 2020 per¨° la percentuale dei medici italiani che si lamentavano di non avere sufficienti dispositivi di protezione individuale ¨¨ scesa al 30%.
In generale in tutti e tre i Paesi i medici che sostenevano di non sentirsi al sicuro, di sentirsi vulnerabili o troppo esposti al virus sul posto di lavoro, avevano tutti maggiori probabilit¨¤ di manifestare sintomi di ansia e depressione. Questa probabilit¨¤ ¨¨ risultata pi¨´ alta anche tra coloro che avevano uno stato di salute non ottimale, ossia sotto il 3 in una scala da 1 a 5, e tra coloro che avevano lavorato 50 ore o pi¨´ nella settimana precedente.
A che cosa serve lo studio
¡ª ?Il capo dei ricercatori che hanno condotto questo studio,?Climent Quintana-Domeque, ha spiegato che la ricerca ¨¨ utile per avere indicazioni su come proteggere e promuovere la salute mentale dei medici durante la pandemia attuale, ma anche in caso di eventuali future pandemie e ha spiegato: "La pandemia di COVID-19 ¨¨ stata classificata come un evento traumatico, con gli operatori sanitari che hanno probabilmente l'esposizione pi¨´ diretta e pi¨´ lunga a questa malattia. Il nostro studio ha identificato un'alta prevalenza di sintomi di ansia e depressione tra i medici sia nella prima sia nella seconda ondata della pandemia, e modelli simili in tutti i Paesi suggeriscono che i nostri risultati potrebbero essere applicabili ad altri contesti europei. I risultati di questo studio suggeriscono che il supporto istituzionale per gli operatori sanitari, e in particolare i medici, ¨¨ importante per proteggere e promuovere la loro salute mentale nelle pandemie attuali e future".
Eugenio Proto, professore della Adam Smith Business School dell'Universit¨¤ di Glasgow, ha commentato: "Questo studio conferma ancora una volta come l'Italia sia stata in prima linea nella lotta al coronavirus e abbia pagato un grande tributo che probabilmente si far¨¤ sentire nell'anno a venire".
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