Prodotta dal fegato, serve a rilevare un¡¯infiammazione ed ¨¨ utile come indicatore generale della sua gravit¨¤. Ecco cosa sapere
Il primo chiarimento riguarda lo status. La PCR, o proteina C-reattiva, ¨¨ prodotta dal fegato e serve a rilevare un¡¯infiammazione. Rilasciata nel sangue poche ore dopo quest¡¯ultima, ¨¨ molto utile come indicatore generale della sua gravit¨¤ e permette di seguire l¡¯efficacia di una cura.
la?proteina C-reattiva
¡ª ?Precisazione. La misurazione della PCR nel sangue ¨¨ spesso combinata alla VES, la velocit¨¤ di eritrosedimentazione (l¡¯indice ematico che evidenzia la presenza di infiammazioni), ma da sola non basta ad accertare una malattia specifica. Come chiarito dall¡¯Istituto Superiore di Sanit¨¤, un aumento della sua concentrazione pu¨° subentrare dopo un attacco cardiaco, sepsi (infezioni estese a tutto l¡¯organismo) e intervento chirurgico. Spesso, la proteina C-reattiva precede la comparsa di dolore, febbre e altri disturbi. A cosa serve? A valutare l¡¯andamento di malattia infiammatoria cronica intestinale, alcune forme di artrite, malattie autoimmuni, malattia infiammatoria pelvica, ma anche per rintracciare un'infezione durante il recupero post-intervento o altre procedure invasive.
prelievo
¡ª ?Ma in cosa consiste il test della PCR? Si tratta di un?prelievo di sangue. In questo caso non serve essere a digiuno, come succede nelle classiche analisi del sangue, e soprattutto dopo l¡¯esame si pu¨° subito tornare alle solite attivit¨¤ quotidiane.
concentrazione nel sangue di?PCR
¡ª ?Precisando come sia sempre da consultare un medico per leggere e interpretare i risultati, si pu¨° specificare qualche punto. La proteina C-reattiva ¨¨ per esempio presente in basse concentrazioni nel sangue, sotto gli 8 milligrammi/litro. Il riflesso ¨¨ che in caso di infiammazioni importanti la quantit¨¤ aumenta in maniera netta, arrivando anche a 500-1000 milligrammi/litro. Il valore alto aiuta a capire che ¨¨ in corso un¡¯infezione o un¡¯infiammazione improvvisa e rapida, ma non l¡¯organo interessato. E nemmeno la causa.
precisazioni
¡ª ?In chi soffre di malattie infiammatorie croniche, parametri elevati suggeriscono efficacia non completa delle cure effettuate o riacutizzazione. Di conseguenza, se i valori del sangue scendono, lo stato infiammatorio si sta riducendo: se inferiori a 10 milligrammi/litro non c¡¯¨¨ un¡¯infiammazione attiva.
livelli troppo alti
¡ª ?Le concentrazioni di questa proteina possono aumentare in alcuni casi. Tra questi obesit¨¤, terapie ormonali e uso di pillole contraccettive. Da considerare c¡¯¨¨ pure la seconda parte della gravidanza, per la presenza frequente di infiammazioni comuni come la cistite. Alti livelli di PCR possono legarsi inoltre a infezioni batteriche o virali (bronchite, polmonite, epatite, mononucleosi¡), cardiopatie, diabete di tipo 2, malattie autoimmuni (come l¡¯artrite reumatoide), del tessuto connettivo, della pelle e dei vasi sanguigni, oltre che ad alcune tipologie di tumori (come i linfomi).
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