I cambiamenti climatici stanno rendendo l'Italia un luogo ideale per la proliferazione della?zanzara tigre
La stagione influenzale si sta avviando verso la sua conclusione e, con l'arrivo della primavera, bisogner¨¤ iniziare a fare i conti con le cosiddette malattie tropicali neglette, definite dall'Istituto Superiore di Sanit¨¤ come un gruppo di malattie tendenzialmente croniche e disabilitanti, molte delle quali prevenibili e curabili, ma che infettano in maniera sproporzionata le popolazioni povere e marginalizzate, specialmente se lontane dai sistemi sanitari.
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Il 30 gennaio ¨¨ stata la Giornata Mondiale delle Malattie Infettive Tropicali Neglette, cos¨¬ chiamate perch¨¦ dimenticate dalla ricerca e dalle agende sanitarie degli Stati nonostante i numeri non siano cos¨¬ marginali. Secondo i dati diffusi dall'IRCCS per Malattie Infettive e Tropicali Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, infatti, nel 2023 in Italia sono stati registrati 82 casi autoctoni di dengue, la cosiddetta ¡°febbre spaccaossa¡±, e 280 quelli importati da viaggiatori tornati da luoghi in cui la malattia ¨¨ endemica.
7 i casi di chikungunya registrati in Italia nel 2023 e ben 600 quelli diagnosticati di malattia di Chagas dal 1998, ma anche centinaia di persone risultate positive alla strongiloidosi, una forma di parassitosi che si diffonde soprattutto tra gli over 65.
Quali sono le malattie tropicali neglette
¡ª ?Ad oggi secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ queste sono le principali malattie tropicali neglette, alcune delle quali gi¨¤ sull'orlo dell'eradicazione, come la dracunculiasi:
- Ulcera di Buruli
- Malattia di Chagas
- Dengue e chikungunya
- Dracunculiasi (malattia del verme della Guinea)
- Echinococcosi
- Trematodiasi
- Tripanosomiasi africana umana (malattia del sonno)
- Leishmaniosi
- Lebbra
- Filariosi linfatica (elefantiasi)
- Micetoma, cromoblastomicosi e altre micosi profonde
- Noma
- Oncocercosi (cecit¨¤ fluviale)
- Rabbia
- Scabbia e altri ectoparassitosi
- Schistosomiasi (bilharziosi)
- Avvelenamento da morso di serpente
- Elmintiasi trasmesse dal suolo
- Taeniasi e cisticercosi
- Tracoma
- Imbardata
Le pi¨´ diffuse anche in Italia
¡ª ?Federico Gobbi, direttore del Dipartimento di Malattie infettive e tropicali dell¡¯ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e professore associato di malattie infettive all¡¯universit¨¤ di Brescia, ha invitato i cittadini all'attenzione nei confronti di queste malattie, soprattutto in vista della primavera: "La diffusione delle neglette ¨¨ sottostimata e in continua crescita, non solo a livello globale, ma anche da noi. L¡¯Italia ¨¨ un osservato speciale, complice il cambiamento climatico che ha determinato la diffusione della zanzara tigre su tutto il territorio nazionale. A destare preoccupazione ¨¨ il rischio endemico di dengue e anche di chikungunya, i cui casi potrebbero aumentare con l¡¯arrivo della primavera¡±.
Tra le 20 malattie causate da virus, batteri, parassiti, funghi e tossine che fanno parte di questo gruppo secondo l¡¯Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤, l'attenzione delle autorit¨¤ italiane deve essere concentrata su due in particolare, la dengue e la chikungunya, legate entrambe alla zanzara tigre (Aedes albopictus): "In Italia ¨¨ presente il ¡®vettore¡¯ che pu¨° acquisire questi virus pungendo viaggiatori infetti, di ritorno da Paesi endemici, e trasmettere l¡¯infezione. Nascono cos¨¬ le epidemia autoctone", ha spiegato Gobbi.
Stando alla guida dell'Istituto Superiore di Sanit¨¤, la dengue d¨¤ luogo a febbre nell¡¯arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre ¨¨ accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall¡¯insorgenza della febbre. Tuttavia, ha sottolineato Federico Gobbi, "poich¨¦ nella maggior parte degli individui la dengue ¨¨ asintomatica o molto lieve, molti casi passano inosservati e si pu¨° quindi ipotizzare che l¡¯incidenza sia molto pi¨´ alta di quanto non emerga dalle statistiche di sorveglianza".
Cosa bisogna fare per proteggersi da dengue e chikungunya? Innanzitutto occorre prestare maggiore attenzione nei confronti di queste patologie spesso dimenticate e, questo ¨¨ rivolto alle autorit¨¤ sanitarie, "mettere in atto maggiori misure contro questo problema di salute pubblica" visto che i cambiamenti climatici non faranno altro che creare le condizioni ideali per?la proliferazione della zanzara tigre anche da noi.
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