Le ore piccole non fanno bene al cervello. La scoperta di un gruppo di scienziati inglesi
Il segreto di una mente sana? Potrebbe nascondersi sotto le coperte, ma prima che l'orologio segni l'una di notte. Ad affermarlo ¨¨ uno studio dell'Imperial College di Londra che ha trovato una connessione (imprevista) tra l'ora in cui ci corichiamo e la nostra salute mentale, sfidando le convinzioni comuni sui?gufi notturni?e le?allodole mattiniere. La ricerca, pubblicata su Psychiatry Research, ha analizzato i dati di 73.888 adulti della Biobanca del Regno Unito. La scoperta ¨¨ stata che chi si corica prima dell'una di notte tende ad avere una migliore salute mentale, con meno casi di disturbi comportamentali e dello sviluppo neurologico, depressione e ansia generalizzato.?
Jamie Zeitzer, docente di psichiatria e medicina del sonno all'Universit¨¤ di Stanford (USA) e autore senior dello studio, offre una spiegazione interessante: "Pensiamo che, tra le altre cose, le persone che sono sveglie a tarda notte si sentano isolate e manchino del supporto che deriva dalla socializzazione o dal sapere che altre persone sono sveglie". Non solo: Zeitzer fa riferimento a una teoria nota come?The Mind After Midnight, che suggerisce un funzionamento cerebrale alterato nelle ore notturne.
Questione di sogni
¡ª ?Il motivo potrebbe avere a che fare col sonno REM (Rapid Eye Movement): questo tipo di sonno si verifica principalmente nella seconda met¨¤ della notte, e una sua riduzione ¨¨ associata a un peggioramento dell'umore. I cambiamenti nel sonno REM, che ¨¨ la fase del sonno in cui sogniamo, sono considerati un fattore di rischio per molti disturbi neuropsichiatrici. Inoltre, i ricercatori suggeriscono che il sonno REM potrebbe essere collegato all'eccitabilit¨¤ corticale e all'eliminazione dei detriti cerebrali, processi vitali per il corretto funzionamento cognitivo.?
Un aspetto sorprendente dello studio di Stanford ¨¨ che questi effetti sembrano essere indipendenti dal cronotipo individuale. Contrariamente alle aspettative iniziali dei ricercatori, anche i nottambuli sembrano beneficiare dell'anticipo del sonno rispetto all'una di notte.?"Ci¨° non vuol dire che allinearsi agli orari di un gufo non abbia i suoi benefici per qualcuno, ma nel complesso, stare alzati fino a tardi finisce per essere negativo per la salute mentale".
Gufi e allodole?
¡ª ?Gli esperti dibattono su come i fattori ambientali e geografici possano influenzare l'ora in cui andiamo a dormire. Alcuni ricercatori suggeriscono che il momento ideale in cui coricarsi dovrebbe tenere conto sia della stagione che del fuso orario. Citano come esempio alcuni Paesi, come la Spagna e l'Islanda, che non sono idealmente situate all'interno dei loro fusi orari, e questo si manifesta con l'abitudine di andare a letto pi¨´ tardi di molti abitanti. Zeitzer, tuttavia, ha un'idea diversa: pi¨´ che le condizioni geografiche o stagionali, sono i fattori sociali e culturali ad avere un impatto pi¨´ significativo sui nostri ritmi di sonno. Insomma Siesta e Movida, pi¨´ che fenomeni legati alla latitudine e alle stagioni, sono il risultato di un intreccio di fattori culturali e sociali profondamente radicati, che finiscono per avere impatto anche sul sonno.
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