il parere
Noduli alla tiroide: perch¨¦ si formano, quando sono pericolosi e come tenerli sotto controllo
Il cosiddetto ¡°gozzo¡±, ossia un ingrossamento alla base del collo, altro non ¨¨ che l¡¯aumento del volume della tiroide, che pu¨° essere causato anche dallo sviluppo di noduli. Queste formazioni sono spesso benigne, ma non vanno trascurate perch¨¦, seppur in una percentuale inferiore al 10%, sono la spia di un tumore a questa ghiandola. Se poi sono molto grandi possono provocare difficolt¨¤ a respirare e a deglutire.
le classificazioni dei noduli
¡ª ?La tiroide produce gli ormoni T3 e T4, che regolano molteplici funzioni del corpo, dal metabolismo basale all¡¯attivit¨¤ cardiaca. Le sue condizioni vanno monitorate soprattutto in periodi della vita contraddistinti da notevoli cambiamenti ormonali, come la gravidanza e la menopausa. A causare l¡¯ingrossamento di tale ghiandola possono essere noduli che si sviluppano nel suo contesto, le cui dimensioni variano da pochi millimetri fin oltre i 5 centimetri. Tali noduli possono essere solidi, liquidi o misti, cio¨¨ con componenti sia solide sia liquide. ¡°Altra importante distinzione ¨¨ quella fra noduli funzionanti e non funzionanti: solo i primi producono gli ormoni T3 e T4, rendendo cos¨¬ eccessiva la quantit¨¤ di tali sostanze a disposizione dell¡¯organismo¡± precisa la professoressa Sabrina Corbetta, associato di Endocrinologia del Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche dell¡¯Universit¨¤ degli Studi di Milano. Ci¨° pu¨° dar luogo a ipertiroidismo, che pu¨° causare cali di peso, alterazioni del battito cardiaco e del ciclo mestruale, ansia e problemi di sonno. La maggior parte dei noduli tiroidei ¨¨ per¨° non funzionante.
le cause dei noduli alla tiroide
¡ª ?Se di grandi dimensioni, i noduli alla tiroide possono schiacciare esofago e trachea, complicando sia la respirazione sia la deglutizione. A causarne la comparsa ¨¨ spesso la carenza di iodio, che si assume tramite cibo e acqua. ¡°Diversamente da quanto molti credono, l¡¯organismo non ¨¨ in grado di usare quello che evapora dal mare¡± prosegue la professoressa Corbetta. Non ci sono alimenti che ne sono significativamente pi¨´ ricchi. In ottica preventiva, ¨¨ buona abitudine utilizzare il sale iodato; se per¨° il nodulo ¨¨ gi¨¤ formato introdurre questa supplementazione pu¨° essere controproducente. Altre possibili cause della formazione di noduli sono malattie a carico di questa ghiandola, come la tiroidite di Hashimoto, l¡¯uso di certi farmaci (come il litio carbonato) e le radiazioni ionizzanti con cui ci si cura per guarire da tumori che hanno sede nel collo. ? importante ricordare che un nodulo pu¨° essere anche la proliferazione di un tumore alla tiroide, che rappresenta comunque il terzo tumore pi¨´ frequente nel sesso femminile.
le cure
¡ª ?? attraverso un¡¯ecografia che si ha la conferma della presenza di un nodulo alla tiroide. Per valutarne poi la natura ¨¨ necessario prelevarne un campione di cellule con ago aspirato, da analizzare in laboratorio. Anche se ¨¨ molto raro che un nodulo benigno diventi maligno, lo si deve comunque monitorare per evitare che cresca troppo. L¡¯asportazione chirurgica dell¡¯intera ghiandola ¨¨ necessaria se il nodulo ¨¨ maligno e se le dimensioni del gozzo multinodulare sono notevoli e causano la compressione dell¡¯esofago e/o della trachea. ¡°La?termoablazione, procedura che consiste nell¡¯inserimento di un ago che produce calore e capace di ridurre il volume del nodulo anche di pi¨´ del 50%, ¨¨ una valida soluzione poco invasiva per noduli di grandi dimensioni¡± spiega la professoressa Corbetta. In alternativa all¡¯asportazione della tiroide, in presenza di nodulo funzionante con associato ipertiroidismo, che di solito misura oltre 2 centimetri, si pu¨° ricorrere alla terapia radiometabolica. Questa cura consiste nel somministrare iodio radioattivo, che si accumula nelle cellule di tale ghiandola che funzionano troppo, provocandone la distruzione. Cos¨¬, non solo si riducono le dimensioni della tiroide, ma si fa anche diminuire la produzione, prima eccessiva, di ormoni T3 e T4.
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