La ricerca
Alzheimer, individuata una proteina "spazzina" che protegge dalla malattia
L'invecchiamento progressivo della popolazione, pone gli scienziati davanti a costanti sfide per cercare di garantire una vita serena alle persone. Una tra le malattie maggiormente diffuse e invalidanti ¨¨ l'Alzheimer. Si stima che circa il 5% della popolazione sopra i 65 anni ne soffra, la percentuale cresce al 20% tra gli ultra 65enni.?
l'alzheimer e le possibili cure
¡ª ?L'Alzheimer ¨¨ una patologia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo, provoca demenza e perdita della memoria fino ad arrivare a compromettere l'autonomia delle persone. La causa sembra essere legata all'alterazione del metabolismo di una proteina provocando la formazione di una sostanza neurotossica e portando a morte neuronale progressiva. Al momento non esiste una vera ed efficace prevenzione oltre ai consigli su una dieta equilibrata, il mantenimento di un'attivit¨¤ fisica costante e la stimolazione cognitiva. I farmaci usati per lo pi¨´ si limitano a migliorare i sintomi e a rallentare la progressione della malattia.?
la ricerca
¡ª ?Un gruppo di ricercatori del MRC di Cambridge, hanno pubblicato su Cell i risultati di una terapia innovativa che sembra poter rivoluzionare il modo in cui viene trattato l'Alzheimer. Lo studio si basa sull'analisi della proteina naturale TRIM21 presente nel nostro corpo e che normalmente permette di combattere le infezioni virali. I ricercatori hanno scoperto un modo per riprogrammarla per fare in modo che attacchi e distrugga gli aggregati della proteina tau, che ¨¨ identificata come tra quelle che si accumula in modo anomalo nel cervello, giocando un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'Alzheimer.?
la proteina spazzina
¡ª ?Questa proteina TRIM21 ¨¨ chiamata ¡°spazzina¡± perch¨¦ addestrata per identificare e rimuovere gli ammassi di proteina tau presenti nel cervello che rappresentano dei rifiuti tossici per le cellule cerebrali. I ricercatori hanno lavorato seguendo due strade per lo sviluppo della terapia. In un primo caso hanno sviluppato una combinazione di un frammento di anticorpo che si lega alla proteina tau e della proteina TRIM21. In un secondo caso hanno sviluppato una proteina tau modificata che funge da esca per gli aggregati di tau per poi distruggerli con la TRIM21.?
Le due terapie sono state testate sugli animali mostrando risultati molto promettenti nel ridurre gli aggregati di tau. Bisogna per¨° sottolineare come sia una ricerca di base e sono necessari ulteriori studi per valutarne l'efficacia e la sicurezza sull'uomo. In caso di riscontri positivi potrebbe essere utile anche per altre malattie neurodegenerative caratterizzate dall'accumulo di proteine anomale.
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