Irritazioni, arrossamenti e prurito: sono solo alcuni dei sintomi derivanti dal contatto prolungato con tessuti dannosi per la salute della pelle. Ecco come riconoscerli
Non tutti i tessuti sono uguali: quando scegli un capo di abbigliamento fai caso alla composizione riportata sull'etichetta, potrebbe proteggerti da eventuali problemi dermatologici. I tessuti migliori per la salute della pelle sono, generalmente, quelli naturali, come cotone, lino, canapa, perch¨¦ sono traspiranti, confortevoli e morbidi. Ma il materiale non ¨¨ l'unica discriminante per definire sicuro un abito: spesso incidono anche i coloranti e le sostanze residue rilasciate dai processi di lavorazioni nelle varie fasi della produzione. Districarsi tra le tipologie di materiali e le etichette non ¨¨ semplice, soprattutto per i non addetti ai lavori. Ecco la nostra mini guida per scegliere consapevolmente i tessuti migliori per la nostra pelle.
tessuti migliori per la pelle: cotone & co.
¡ª ?Per tessuti naturali si intendono le fibre tessili di origine vegetale o animale. Le prime includono il cotone, il lino, la canapa, la juta, il cocco, il caucci¨´ e tutte le fibre derivanti da piante. Tra i tessuti naturali di origine animale vi sono la lana, il cashmere, la seta, il crine e il bisso. Perch¨¦ siano sicuri per la salute, non basta che si tratti di fibre naturali: fondamentale ¨¨ la sostenibilit¨¤ di tutta la filiera, dalla coltivazione delle piante alla lavorazione finale del capo. Le certificazioni tessili, in tal senso, garantiscono che un capo di abbigliamento rispetti i pi¨´ alti standard di sicurezza e sostenibilit¨¤. Le pi¨´ diffuse e affidabili sono:?
- Eu-Ecolabel: marchio europeo usato per?certificare il ridotto impatto ambientale dei prodotti;?
- GOTS: Global Organic Textile Standard, un marchio sviluppato da organizzazioni internazionali leader nell¡¯agricoltura biologica al fine di?garantire al consumatore che i prodotti tessili biologici sono ottenuti nel rispetto di stringenti criteri ambientali e sociali applicati a tutti i livelli della produzione;
- OEKO-TEX? Standard 100: ¨¨ un sistema di controllo e certificazione indipendente per i prodotti tessili (materie prime, semilavorati, e prodotti finiti) in tutte le fasi di lavorazione. Garantisce che i prodotti tessili non contengano o rilascino sostanze dannose per la salute umana;
- Naturtexil: ¨¨ la pi¨´ stringente certificazione europea in termini ecologici nella produzione di tessili.
Il vantaggio dei tessuti naturali per la salute non si esauriscono indossando il capo: sono fibre biodegradabili e riciclabili, che a fine vita non si accumulano nelle discariche creando gas tossici, come invece accade con le fibre sintetiche.??
tessuti migliori per la pelle: le fibre artificiali
¡ª ?Le fibre artificiali si suddividono in due macro categorie, i tessuti artificiali di origine naturale e i tessuti artificiali di origine sintetica. I primi sono composti da fibre tessili vegetali miscelate e lavorate con sostanze chimiche.?? il caso della cellulosa, la viscosa, il bamboo, il lyocell, il rayon, il modal. La sempre maggiore richiesta di tessili vegani e la necessit¨¤ di trovare alternative sostenibili nella moda, ha portato alla creazione di molteplici tessuti artificiali derivanti da scarti alimentari, come le fibre a base di vianaccia, agrumi, latte, mais, cactus, cocco, mele e ananas. Sebbene questi tessuti possano riportare la certificazione Oeko-Tex, quindi siano sicuri per la salute dell'uomo, alla fine del loro ciclo di vita (quando finiscono in discarica, per intenderci) possono rilasciare sostanze chimiche nocive (le stesse con cui sono state trattate durante la produzione),?come l'idrossido di sodio, il disolfuro di carbonio e l'acido solforico, andando ad aumentare la quantit¨¤ di gas serra nell'atmosfera.
I tessuti artificiali di origine sintetica sono le fibre derivanti dal petrolio, in assoluto le pi¨´ impattanti per l'ambiente e per la salute della pelle. Le principali sono l'acrilico, l'elastan, il neoprene, il poliestere e il nylon. Questi tessuti sono quelli che creano maggiori problemi dermatologici: se indossandoli si riscontrano sintomi come prurito, arrossamenti, foruncoli e chiazze, ¨¨ probabile che contengano sostanze dannose o irritanti. L'avvento della fast fashion ha incrementato in modo esponenziale la produzione di fibre sintetiche: il loro basso costo di produzione e la loro resa ottimale fa s¨¬ che la maggior parte dei capi in commercio sia di origine sintetica o abbia una percentuale di fibra sintetica.?
come scegliere i tessuti migliori per la pelle
¡ª ?In generale, l'unico modo per scegliere in modo consapevole un capo di abbigliamento ¨¨ leggere l'etichetta della composizione all'interno dei vestiti e preferire i tessuti 100% naturali e/o certificati. Anche acquistare capi usati ¨¨ un buon modo per ridurre il rischio sulla salute: impatta meno sull'ambiente e permette di indossare vestiti spesso sottoposti a frequenti lavaggi, quindi con un residuo minore di sostanze nocive. Infine, ¨¨ importante pensare alla fine che faranno i nostri vestiti: se un capo ¨¨ composto da 80% lana e 20% acrilico, sar¨¤ molto pi¨´ difficile riciclarlo, se non impossibile. I tessuti 100% lana o cotone, invece, possono essere rigenerati e impattano meno sull'ambiente, quindi sulla salute dell'uomo.?
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