Casa troppo calda o fredda? La memoria potrebbe risentirne

La temperatura di casa influenza la memoria degli over 65: uno studio rivela l'intervallo ideale e mette in guardia sul cambiamento climatico

Chi l'avrebbe mai detto che il termostato di casa potesse essere un alleato (o un nemico) della memoria? E invece pare sia così: secondo uno studio pubblicato sul Journal of Gerontology: Medical Sciences, le persone anziane pensano meglio quando in casa non fa né troppo caldo né troppo freddo. Proprio come un delicato soufflé, il cervello ha bisogno della temperatura perfetta.?

la temperatura giusta per pensare

Secondo gli scienziati dell’Hinda and Arthur Marcus Institute for Research on Aging, Hebrew SeniorLife (USA), l’esposizione a temperature alte o basse in casa coincide infatti con una diminuzione delle prestazioni cognitive.?Lo studio, pubblicato ha monitorato la temperatura domestica e le difficoltà di attenzione in 47 adulti di età pari o superiore a 65 anni per oltre un anno e i risultati sono stati collegati anche ai rischi che potrebbe comportare il cambiamento climatico.?La scoperta è che quando il termostato in casa si attestava tra 20 e 24°C, per gli intervistati era più facile mantenere l'attenzione e ricordare le cose. Ma allontanarsi di soli 4 gradi da questa fascia ottimale, sia verso l'alto che verso il basso, richiedeva il doppio dello sforzo per restare concentrati.

Sulla base di questi risultati, i ricercatori mettono in guardia sul pericolo a cui sono esposte le persone anziane. I rischi sono particolarmente preoccupanti per le popolazioni a basso reddito e svantaggiate, che hanno a disposizione meno risorse per regolare la temperatura delle loro case. "Questa ricerca evidenzia la necessità di interventi di sanità pubblica e di politiche abitative che diano priorità alla resilienza climatica per gli anziani. Con l'aumento della temperatura globale, garantire l'accesso ad ambienti a temperatura controllata sarà fondamentale per proteggere il loro benessere cognitivo", afferma lo scienziato Amir Baniassadi. E la conferma arriverebbe anche da uno del 2023 secondo cui la temperatura influenza il modo in cui gli anziani dormono e le loro capacità cognitive. Il clima mite, insomma, non fa bene solo al corpo, ma anche alla mente.