A differenza di quel che molti pensano, questa malattia a trasmissione sessuale interessa pi¨´ gli uomini. Ecco le risposte agli interrogativi pi¨´ frequenti
Soprattutto per le pesanti conseguenze che aveva fino a qualche tempo fa, in tema di malattie a trasmissione sessuale spesso i riflettori sono puntati sull¡¯Aids. Meno attenzioni sono invece rivolte alla sifilide che, con 6,3 milioni di casi all¡¯anno nel mondo, rappresenta?per diffusione la terza patologia di questo tipo, dopo clamidia e gonorrea, come evidenziato dai dati raccolti ed elaborati da Santagostino Monitoring ¨C Osservatorio sulla Salute. Ed ¨¨ un luogo comune che il disturbo interessi maggiormente le donne.?
la sifilide e l'hiv
¡ª ?In base a un rapporto del 2019 dell¡¯Ecdc, il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, nei Paesi monitorati la diffusione della sifilide ¨¨ risultata costantemente in crescita dal 2010 al 2019 e non ha fatto registrare aumenti solo nel 2017 e nel 2018. Inoltre, da un recente studio svolto al Policlinico Sant¡¯Orsola Malpighi di Bologna e a cui hanno partecipato oltre 5.500 persone, ¨¨ emersa una positivit¨¤ a questa malattia del 12,3%, con una marcata prevalenza negli uomini (16,6% contro 4,1%). ¡°In questa ricerca scientifica ¨¨ stato anche rilevato un tasso significativo di co-infezione Hiv-sifilide negli uomini, ulteriore conferma che le lesioni da sifilide accrescano il rischio di trasmissione del virus che provoca l¡¯Aids¡± osserva il dottor Fabio Leva, andrologo della rete di poliambulatori specialistici Santagostino.
le 3 fasi della sifilide
¡ª ?Provocata dal batterio Treponema pallidum, la sifilide pu¨° essere trasmessa durante qualsiasi rapporto sessuale, compresi quelli oro-genitali. Inoltre, ¨¨ possibile contrarre l¡¯infezione anche attraverso sangue infetto. Si ¨¨ soliti distinguere tre fasi della sifilide. In un arco di tempo che oscilla da 10 giorni a 3 mesi si manifesta la sifilide primaria, caratterizzata da una lesione della cute (sifiloma) sulla sede iniziale del contatto (genitali, ano, bocca o gola). ¡°Spesso compare un rilievo solido della pelle a margini netti, che si ulcera in poco tempo e che non causa alcun dolore. A volte sono presenti pi¨´ lesioni contemporaneamente e possono esserci rigonfiamenti dei linfonodi vicini: la guarigione avviene in 3-6 settimane. In alcuni casi, per¨°, la sifilide pu¨° manifestarsi in modi diversi e pu¨° essere difficile riconoscerla¡± spiega il dottor Leva. Se non ci si cura, a distanza di 6-8 settimane dall¡¯infezione primaria possono comparire lesioni arrossate sulla cute o sulle mucose, talvolta associate a febbre, dolori alle ossa, problemi gastrointestinali, mal di testa, calo di peso e caduta delle sopracciglia (sifilide secondaria). Se si trascura questa situazione, da uno a 20 anni dalla fase primaria possono comparire noduli che interessano la pelle, le ossa, il fegato, l¡¯encefalo e il sistema cardiovascolare. Tali noduli possono causare aneurismi, ma anche problemi neurologici e psichiatrici.
prevenzione e diagnosi precoce
¡ª ?Per evitare che la sifilide abbia ripercussioni serie sono fondamentali da un lato la diagnosi precoce e dall¡¯altro la prevenzione. In ottica preventiva sono utili i ¡°dispositivi barriera¡±, come i preservativi, ma soltanto quando coprono del tutto le ulcere presenti sulla pelle o sulle mucose. ¡°Pi¨´ efficaci sono invece i dispositivi che coprono superfici pi¨´ ampie, come il preservativo femminile, che pu¨° essere utilizzato sia per rapporti vaginali sia per rapporti anali¡± aggiunge il dottor Leva. Per quel che concerne la diagnosi precoce, ¨¨ fondamentale sottoporsi a controlli completi per le malattie a trasmissione sessuale quando si hanno rapporti occasionali. In particolare, la sifilide ¨¨ rilevata tramite test del sangue. Per la cura di questa patologia si ricorre a iniezioni di penicillina. Quando le terapie iniziano con la sifilide che non ha ancora raggiunto la fase terziaria la guarigione ¨¨ pi¨´ facile.
? RIPRODUZIONE RISERVATA