Longevità: cosa possono insegnarci gli animali sull’invecchiamento

Noi esseri umani non siamo gli unici a cambiare comportamento col passare del tempo. Anche gli animali modificano le loro abitudini invecchiando. E in questo potrebbero darci alcune utili lezioni di vita, come afferma una raccolta di 16 studi, pubblicata su Philosophical Transactions of the Royal Society. Parliamo soprattutto di socialità, una delle caratteristiche che gli animali perdono con l'invecchiamento. E anche noi.?Ma non è sempre negativo...?

Josh Firth, della Scuola di Biologia dell'Università di Leeds, spiega che il processo di diventare meno sociali con l'età ha degli svantaggi ma anche dei benefici. "Molti individui potrebbero scegliere di evitare le interazioni sociali man mano che diventano più vulnerabili alle infezioni. E le popolazioni animali sono un ottimo modo per capire le regole fondamentali su come l'invecchiamento modella le società".?

Insomma, dietro la riduzione di?interazioni sociali potrebbe esserci la spinta a evitare malattie. "Gli animali selvatici forniscono un buon esempio per considerare i costi e i benefici del cambiamento del comportamento sociale con l'età e, in questo caso, ci dicono che molti individui che invecchiano e riducono le loro connessioni sociali per evitare le malattie", aggiunge il medico, che spera di capire come usare queste informazioni per migliorare la salute umana e la longevità.?

passeri solitari

I ricercatori hanno studiato, tra gli altri, il caso dei passeri anziani che hanno più difficoltà a stabilire legami. Un comportamento che già Giacomo Leopardi aveva descritto mirabilmente in uno dei suoi Canti. Quello che, forse, il poeta non immaginava è che anche per gli uccelli, invecchiando, le connessioni sociali potrebbero essere meno benefiche di quanto lo siano per gli individui più giovani (che ne hanno bisogno anche per la riproduzione). Dunque non è una scelta, ma necessità.?

cervi e macachi

Anche i macachi rhesus e i cervi da anziani riducono il numero delle interazioni sociali per ridurre l'esposizione alle malattie. Ci sono però eccezioni alla regola: gli elefanti, per esempio, invecchiando accumulano conoscenze cruciali sui percorsi migratori e sulla localizzazione delle risorse utili a tutto il branco. Per questo la loro socialità non diminuisce: perderli potrebbe avere conseguenze significative per l'intero gruppo.

Junk food e povertà?

Anche la vita sociale degli insetti riserva i suoi insegnamenti. Amanda Bretman, tra gli autori dello studio, avverte: "Negli esseri umani, un ambiente sociale povero può avere lo stesso impatto del fumo o dell'obesità sull'invecchiamento. Lo stesso vale per gli animali, insetti inclusi: anche se non crediamo che questi abbiano avere vite sociali complesse, invece si è scoperto che l'ambiente sociale in cui vivono ha impatto sulla loro aspettativa di vita e l'invecchiamento".

Di esempi se ne potrebbero fare tanti. E sarebbe bene cominciare a prenderli in considerazione. Secondo gli autori dello studio, l'osservazione delle dinamiche di invecchiamento sociale negli animali – come la riduzione delle interazioni per evitare rischi come malattie e conflitti – può offrire modelli per comprendere anche i comportamenti umani in età avanzata. Analizzare come gli animali adattino le loro reti sociali potrebbe infatti aiutare gli scienzati a sviluppare strategie per prevenire l'isolamento e altre sindromi sociali negli anziani. Perché - proprio come dimostrano i casi presi in esame, l’invecchiamento non è solo una questione individuale, ma un fenomeno che ha a che fare col benessere di intere comunità e gruppi. E questo potrebbe dirci molto di più di quanto pensiamo su di noi.