L'allerta
Influenza aviaria, allarme in Polonia dopo il contagio di alcuni felini. Casi anche in Italia
A poche settimane?dall'allerta lanciata in Brasile, l'influenza aviaria inizia a preoccupare anche l'Europa dopo che un focolaio identificato in Polonia, inizialmente legato ai soli uccelli di diverse citt¨¤ del paese, si ¨¨ esteso anche ad almeno 28 felini sparsi per la Polonia e non legati, quindi, a un unico focolaio.?
L'allarme per influenza aviaria in Polonia
¡ª ?L'allarme ¨¨ stato ufficialmente lanciato dalle autorit¨¤ sanitarie della Polonia all'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ il 27 giugno scorso, quando con una nota sono stati comunicati alcuni decessi insoliti nei gatti di tutto il Paese. Di fronte a quei 47 decessi sospetti, e alla conferma di numerosi focolai di influenza aviaria A/H5N1, le autorit¨¤ sanitarie hanno deciso di eseguire dei test per accertare o escludere la possibile infezione anche nei felini e l'esito ¨¨ stato parzialmente positivo: dei 47 casi testati, 46 gatti e un caracal in cattivit¨¤, 29 sono risultati positivi all¡¯influenza A (H5N1).?
Il contagio da uccelli a mammiferi
¡ª ?Non ¨¨ la prima volta che l'influenza aviaria viene identificata nei gatti, ma l'ondata di test eseguiti in Polonia ha confermato che stavolta ci si troverebbe davanti a una situazione diffusa a macchia d'olio dal momento che i felini testati non sarebbero legati a un singolo focolaio di aviaria, ma sarebbero sparsi in una vasta area del Paese. Le autorit¨¤ sanitarie della Polonia hanno rivelato che alcuni dei gatti testati avevano manifestato sintomi gravi dell'infezione, inclusi difficolt¨¤ respiratorie, diarrea sanguinolenta e segni neurologici con rapido deterioramento e morte in alcuni casi.?
Influenza aviaria: basso rischio per gli umani
¡ª ?L'ultimo decesso sospetto ¨¨ stato segnalato il 30 giugno scorso e tutti gli esseri umani entrati in contatto coi felini colpiti da influenza aviaria sono stati prontamente sottoposti al periodo di sorveglianza, gi¨¤ conclusosi senza alcun sintomo. Non ¨¨ chiaro al momento come quei felini siano stati contagiati dall'influenza aviaria, ma le indagini delle autorit¨¤ sanitarie sono ancora in corso. Dei felini per cui erano disponibili informazioni, due vivevano all'aperto, mentre 18 erano gatti che vivevano in casa con accesso a un balcone, terrazzo o cortile.?
L'OMS non esclude nulla: "I gatti potrebbero avere avuto contatti diretti o indiretti con uccelli infetti o con i loro ambienti, mangiato uccelli infetti o cibo contaminato dal virus". Di fronte al passaggio dell'aviaria tra uccelli e mammiferi, ¨¨ lecito chiedersi se sia possibile e con quale probabilit¨¤ anche il contagio per gli esseri umani. Su questo punto l'OMS tiene basso il livello di allerta: "il rischio ¨¨ valutato basso per la popolazione generale e da basso a moderato per i proprietari di gatti e per coloro che sono esposti professionalmente a gatti con infezione da H5N1 senza l¡¯uso di adeguati dispositivi di protezione¡±.?
Un focolaio di aviaria anche a brescia
¡ª ?L'Organizzazione Mondiale della Sanit¨¤ ha confermato il continuo monitoraggio della situazione in Polonia e dei piccoli e grandi focolai che si stanno registrando anche in altre parti d'Europa, incluso quello che si sarebbe sviluppato in un allevamento in provincia di Brescia, confermato nei giorni scorsi dal Ministero della Salute e dall'Ats Brescia. L'infezione avrebbe gi¨¤ colpito anche cinque anni e un gatto di propriet¨¤ "che non avevano mai manifestato alcuna sintomatologia, ma sui quali sono stati riscontrati anticorpi nei confronti del virus H5N1".
? RIPRODUZIONE RISERVATA