Alcuni ricercatori norvegesi hanno esplorato l'impatto della digitalizzazione sulla nostra capacit¨¤ di leggere e concentrarci. Scoprendo che non tutto ¨¨ perduto
Nell'era della digitalizzazione, la capacit¨¤ di concentrarsi nella lettura di testi lunghi e articolati ¨¨ messa a dura prova, e non poche sono le preoccupazioni di genitori ed educatori. Ma smartphone e computer hanno davvero compromesso la nostra abilit¨¤ di leggere a lungo? Se lo sono chiesto di recente alcuni studiosi norvegesi, giungendo a una conclusione meno scontata di quanto si possa immaginare.?
La Fine della Lettura Tradizionale?
¡ª ?In un articolo su forskning.no, Ivar Br?ten, docente presso il Dipartimento di Educazione dell'Universit¨¤ di Oslo, ha spiegato che "Potremmo essere testimoni dell'inizio della fine dell'era della lettura prolungata come la conosciamo". Ne ¨¨ nato un dibattito interessante.
Giovani lettori crescono
¡ª ?La capacit¨¤ di lettura degli adolescenti norvegesi ¨¨ infatti oggetto di valutazione periodica attraverso lo studio internazionale PISA, gi¨¤ da alcuni anni. Analizzando i risultati dal 2000 al 2018, sembra che le competenze di lettura in Norvegia siano rimaste sostanzialmente invariate. E questo nonostante significative trasformazioni sociali e culturali, come la diffusione pervasiva dei social. E se la lettura per svago si ¨¨ ridotta rispetto al 2000, cos¨¬ come la frequenza nella lettura di testi lunghi, in parallelo, si ¨¨ assistito a un incremento della lettura online. Interessante notare che - secondo la ricerca - gli studenti che comunicano frequentemente via chat o che cercano informazioni online tendono a ottenere risultati migliori nei test di lettura. Questo fenomeno suggerisce un impatto positivo della lettura digitale sulle competenze generali. Dunque tutto normale? Non proprio...
?"I risultati dello studio PISA evidenziano un calo nella lettura tra il 2015 e il 2018. Tuttavia, ¨¨ importante ricordare che PISA valuta specifiche capacit¨¤ e abitudini di lettura, lasciando fuori altri aspetti come la persistenza nella lettura e la capacit¨¤ di affrontare testi lunghi e complessi" ha dichiarato, a forskning.no, Anne Mangen, esperta in lettura e docente all'Universit¨¤ di Stavanger. Secondo la studiosa, altri indicatori suggeriscono un declino nelle abilit¨¤ di lettura, inclusi i feedback degli insegnanti. "Oggi tendiamo a leggere brevi frammenti di testo e abbiamo meno familiarit¨¤ con l'esperienza di dedicare tempo a un unico testo per periodi prolungati. Anche studenti, adolescenti e adulti segnalano di leggere meno libri e testi estesi, una tendenza confermata anche dagli insegnanti".
La Sfida della Lettura Digitale
¡ª ?La capacit¨¤ di leggere testi lunghi, coerenti e complessi rappresenta una sfida per molti. La studiosa si dice anche sicura che sarebbe meglio privilegiare la lettura su carta per testi pi¨´ estesi. "Non sto dicendo di evitare completamente la lettura digitale, ma ¨¨ fondamentale trovare un equilibrio", spiega. "La scelta tra supporto cartaceo e digitale dovrebbe dipendere dal tipo di testo e dall'obiettivo della lettura. ? cruciale riconoscere che l'esperienza di leggere un testo coerente su carta ha un valore trasferibile alla lettura digitale, ma il contrario non ¨¨ altrettanto vero". Secondo Mangen, infine, la transizione verso la lettura digitale ha un impatto negativo sulla nostra abilit¨¤ di affrontare testi lunghi e complessi. Questo ¨¨ dovuto in parte al fatto che gran parte della nostra lettura quotidiana avviene su smartphone, dispositivi che, per le loro dimensioni e la facilit¨¤ di distrazione che comportano, non sono ideali per la lettura di testi lunghi e di studio. "La lettura ¨¨ un'esperienza multisensoriale che va oltre la semplice vista e l'elaborazione cerebrale" commenta.
Questione di Concentrazione?
¡ª ?Ma non tutto ¨¨ perduto: quando si parla di capacit¨¤ di lettura approfondita, oltre alla comprensione del testo, bisogna considerare anche la concentrazione, come ha spiegato la professoressa di psicologia Lin S?rensen, sempre a forskning.no. Se ¨¨ vero che ¨¨ pi¨´ semplice concentrarsi su argomenti che ci appassionano, comprendere appieno un testo, secondo l'esperta, oggi significa pi¨´ che mai anche saper selezionare le informazioni pi¨´ rilevanti, senza la pretesa di memorizzare ogni dettaglio. E?non ¨¨ del tutto vero che la digitalizzazione abbia eroso questa capacit¨¤: piuttosto siamo distratti da stimoli diversi rispetto al passato. Come uscirne??L'immersione in un testo, specialmente in materie meno interessanti, andrebbe considerato come l'allenamento fisico: si pu¨° migliorare attraverso la pratica. E la scuola andrebbe vista come una "palestra" dell'attenzione.
Insomma, secondo la psicologa non ¨¨ il caso di essere catastrofici: "Finch¨¦ la nostra capacit¨¤ di concentrazione ¨¨ normale, saremo in grado di tornare a quello che stiamo facendo dopo esserci distratti". La cosa importante piuttosto ¨¨ riuscire a ottenere ci¨° di cui abbiamo bisogno dalla lettura e dallo studio. "Non dobbiamo necessariamente ricordare tutto ci¨° che ¨¨ scritto".
Conclusioni
¡ª ?I dati suggeriscono che sebbene i giovani leggano meno nel tempo libero, le competenze di lettura sono rimaste abbastanza stabili. Questo potrebbe essere attribuito al cambiamento nei modi di leggere, come la preferenza per la lettura online piuttosto che su carta. E, nonostante in tanti segnalino difficolt¨¤ nella concentrazione durante la lettura di testi lunghi, ci¨° non implica necessariamente una comprensione inadeguata del contenuto. Per questo, gli esperti non sono del tutto pessimisti riguardo alla possibilit¨¤ di migliorare la nostra capacit¨¤ di concentrazione, a patto di allenarle in luoghi come la scuola. Ma per sapere come e quanto servono ulteriori studi sulla fruizione dei contenuti scritti nell'era digitale: solo comprendendo in che modo siamo cambiati, secondo i ricercatori, potremo adattarci efficacemente e coltivare abilit¨¤ di lettura e concentrazione che rispondano alle sfide del tempo presente.
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