Non bisogna usare senza criterio questi farmaci, che sono efficaci soltanto nei confronti delle infezioni batteriche. I consigli della dottoressa Seminara
Pi¨´ di 33mila sono i decessi provocati dall¡¯antibiotico-resistenza,?registrati in Italia? nel 2020. Numeri preoccupanti e l¡¯aumento di questo fenomeno non va dunque sottovalutato. A utilizzare di pi¨´ tali farmaci sono due categorie di persone: gli anziani e i bambini. Soprattutto nei pi¨´ piccoli andrebbero somministrati solo quando ¨¨ davvero necessario, in quanto un uso scriteriato pu¨° causare danni sia al singolo sia alla collettivit¨¤.
l'antibiotico-resistenza
¡ª ?L¡¯antibiotico-resistenza si verifica quando un farmaco di questa classe, da usare per combattere infezioni causate da batteri, perde la propria efficacia quando un batterio solitamente sensibile a esso non lo ¨¨ pi¨´ e, quindi, non pu¨° essere debellato. Si tratta di un fenomeno naturale, in base a cui tendono a sopravvivere e a proliferare i germi resistenti agli antibiotici. A favorirlo ¨¨ l¡¯aumento delle prescrizioni di questi farmaci, che non sempre sono giustificate. ¡°L¡¯antibiotico-resistenza pone anche problemi d¡¯ordine pratico nei bambini, perch¨¦ se i farmaci normalmente usati per combattere le infezioni batteriche non danno risultati, spesso, non si pu¨° fare altro che aumentarne le dosi o, nei casi estremi, prescriverne uno off-label, scegliendo per esempio tra quelli destinati agli adulti¡± spiega la dottoressa Manuela Seminara, pediatra del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (Bg) e della Smart Clinic Orio Center di Bergamo. Parallelamente, pu¨° essere testata l¡¯efficacia di altri principi attivi, ma i tempi della ricerca scientifica sono lunghi e gli studi pediatrici non cos¨¬ numerosi.
come usare gli antibiotici
¡ª ?L¡¯aumento dell¡¯antibiotico-resistenza ¨¨ una tendenza dovuta a diversi fattori. Nel caso dei bambini ¨¨ importante l¡¯atteggiamento dei genitori. Per quanto sia comprensibile essere preoccupati per la salute dei figli, specie se piccoli, mamme e pap¨¤ non dovrebbero rivolgersi al pediatra chiedendo, fin dalla comparsa della febbre, la prescrizione di un antibiotico. In questi casi, ¨¨ invece opportuna una vigile attesa;?spesso si tratta di infezioni virali, nei confronti dei quali gli antibiotici non hanno effetto e che, spesso, si risolvono spontaneamente. Questi farmaci vanno usati soltanto quando sono indispensabili, poich¨¦ possono avere effetti collaterali?quali: inappetenza, diarrea e spossatezza. ¡°Tali medicinali modificano il microbiota intestinale e, fin dai primi giorni di vita, le alterazioni della flora batterica che popola quest¡¯organo pu¨° avere effetti negativi sul sistema immunitario e predisporre allo sviluppo di allergie e all¡¯obesit¨¤¡± osserva la dottoressa Seminara. Uno degli antibiotici pi¨´ usati nei bambini e che sta perdendo la propria efficacia ¨¨ l¡¯amoxicillina. In particolare, i batteri che stanno sviluppando resistenza nei confronti di questo e degli altri antibiotici pi¨´ comuni sono la moraxella catarrhalis, l¡¯haemophilus influenzae, lo pneumococco e lo stafilococco aureo.
gli effetti
¡ª ?A volte l¡¯inefficacia di un antibiotico ¨¨ per¨° da attribuire a una somministrazione scorretta. Non sono infatti pochi i genitori che, per varie ragioni, riducono le dosi quotidiane o cessano la cura non appena notano i primi miglioramenti nei figli. Sono diverse le Linee Guida a cui i pediatri devono attenersi per prescrivere un antibiotico. Per esempio, in caso di otite, se il piccolo non ha febbre ¨¨ spesso indicata una terapia di due giorni a base di un antinfiammatorio. Altro problema comune fra i bambini ¨¨ la faringotonsillite; in tali circostanze, il ricorso immediato a un antibiotico ¨¨ previsto solo dopo la positivit¨¤ a un tampone faringeo per lo streptococco. L¡¯inefficacia di un antibiotico pu¨° essere riconducibile a tre motivi: oltre alla somministrazione errata, pu¨° essere dovuta o alla presenza di batteri resistenti o al fatto che l¡¯infezione sia di tipo virale. ¡°Per l¡¯eventuale rivalutazione da parte del pediatra bisogna attendere almeno 48 ore dall¡¯inizio della cura. Trascorso questo tempo, se la terapia non porta benefici il medico, oltre a valutare la prescrizione di accertamenti strumentali e di laboratorio per un approfondimento diagnostico, pu¨° decidere se sostituire il farmaco usato, se aumentarne la dose o se aggiungerne un altro¡± conclude la dottoressa Seminara.
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