Lo studio
Integratori botanici: ecco quando possono fare male al fegato
Gli integratori botanici, contenenti erbe o spezie, sarebbero responsabili di un picco di problemi al fegato degli americani. Secondo uno studio pubblicato da JAMA Network Open, circa il 5% della popolazione degli Stati Uniti assume prodotti che potrebbero causare danni al fegato.?
integratori botanici e problemi al fegato
¡ª ?Lo studio in questione evidenzia i pericoli nascosti del mercato degli integratori che spesso vengono acquistati e assunti senza un controllo medico. Il professor Robert John Fontana dell'universit¨¤ del Michigan, autore della ricerca, ha messo in luce il fatto che i produttori possono produrre questi integratori anche senza sottoporli a test sugli umani. In questo modo ¨¨ difficile prevederne gli effetti collaterali. Il consiglio ¨¨ quello di parlare con il proprio medico o con un altro professionista del settore prima di assumere un integratore per verificare che non interferisca in modo negativo con il proprio corpo.?
aumento negli ultimi 10 anni
¡ª ?Spesso si assumono integratori che promettono benefici per il sistema immunitario ma che potrebbero finire per avere l'effetto opposto, danneggiando la salute di chi li assume. ¡°A volte le persone non hanno fiducia nella medicina occidentale e pensano che solo perch¨¦ ¨¨ qualcosa di naturale ¨¨ sicuro¡± ha aggiunto il professor Fontana che ha mostrato con la sua ricerca come tra il 2004 e il 2005 circa il 7% dei casi di problemi al fegato dovuti all'assunzione di medicinali erano legati a integratori botanici. Dieci anni dopo tra il 2013 e il 2014 la percentuale ¨¨ salita al 20%. Il pensiero diffuso ¨¨ che se vengono venduti senza prescrizione non siano pericolosi e quindi si possono assumere senza problemi.?
le tipologie pi¨´ a rischio
¡ª ?Molti di questi soggetti prendevano integratori basati su estratti di t¨¨ verde, curcuma, cohosh nero, ginseng indiano, riso rosso fermentato che hanno tutti delle propriet¨¤ benefiche per il corpo ma al tempo stesso sono considerati potenzialmente dannosi per il fegato. Essendo per¨° contenuti in prodotti da banco, non ¨¨ semplice conoscere il quantitativo corretto di integratori venduti annualmente visto che ci sono anche tante aziende diverse che li mettono in commercio. Quindi per avere un quadro di quanto siano diffusi, Fontana e il suo team di ricercatori, ha usato i dati del National Health and Nutrition Examination Survey un sistema di interviste che indaga sulle abitudini sanitarie e alimentari dei partecipanti.?
non solo danni
¡ª ?Sulla base di poco meno di 10mila persone, con un'et¨¤ media di 47 anni con una leggera maggioranza di donne, ¨¨ emerso che oltre il 57% prendeva abitualmente integratori botanici, circa il 5% consumava uno dei prodotti indicati da Fontana come dannosi per il fegato. L'abitudine all'assunzione di integratori ¨¨ pi¨´ diffusa tra le donne, bianche, altamente istruite e tra persone con una malattia cronica. Assumere integratori non ¨¨, ovviamente, sempre dannoso anzi spesso hanno effetti positivi sul benessere dei pazienti, inoltre non ¨¨ facile stabilire il livello di assunzione che generi dei danni. L'importante ¨¨ effettuare una valutazione con un medico per evitare di prendere qualcosa che sul lungo periodo possa creare dei problemi ad alcuni organi come il fegato.
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