lo studio
Vaccino antinfluenzale: a che punto sono i test sullo spray
In autunno inizia il periodo della campagna di vaccinazione contro l'influenza per i soggetti a rischio e le persone sopra i 65 anni d'et¨¤. Un modo per proteggere i pi¨´ fragili dai rischi di un virus che pu¨° provocare problemi seri legati alla respirazione e affaticare un corpo gi¨¤ colpito da altri problemi o segnato dall'avanzare dell'et¨¤.?
vaccino antinfluenzale universale
¡ª ?La prevenzione contro l'influenza ¨¨ quindi fondamentale ma ogni anno bisogna sottoporsi a una nuova vaccinazione perch¨¦ i virus che provocano l'influenza mutano e i vaccini vengono cos¨¬ adattati annualmente. Molti ricercatori stanno quindi lavorando per realizzare un vaccino universale capace di dare una protezione ampia contro le infezioni, coprendo il pi¨´ possibile tutti i ceppi virali e potenzialmente in grado di durare anche per pi¨´ anni.?
la nuova ricerca
¡ª ?Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Virology ha mostrato i passi in avanti fatti in questa direzione dalle ultime ricerche. Il Learner Research Institute di Cleveland ha iniziato la sperimentazione su modelli animali di un vaccino antinfluenzale spray che abbia una copertura universale. Questo vaccino viene somministrato per via intranasale e contiene le proteine provenienti da 8 diversi ceppi di influenza. I risultati presentati nella ricerca sono basati sulla somministrazione nei topi e mostrano una forte risposta immunitaria dei soggetti. Quattro settimane dopo la somministrazione gli animali avevano sviluppato gli anticorpi e risultavano protetti dall'infezione.?
l'obiettivo
¡ª ?La virologa Naoko Uno che si ¨¨ occupata di questo studio, ha spiegato entro tre anni sperano di poter far partire la sperimentazione sull'uomo. ¡°Vogliamo assicurarci che il nostro vaccino possa coprire pi¨´ stagioni e proteggere da tutti i ceppi che colpiscono l'uomo¡± ha detto la scienziata. Finora i vaccini antinfluenzali sono stati realizzati includendo proteine di 3-4 tipi?dei virus influenzali in particolare di quelli dell'influenza A e B che sono considerati quelli pi¨´ pericolosi per l'uomo. Visto che il virus muta rapidamente scegliere quali proteine includere ¨¨ un'operazione complessa quasi una scommessa.
la modalit¨¤
¡ª ?Il vaccino sviluppato dal laboratorio guidato da Ted Ross della Cleveland Clinic, su cui si basa il lavoro di Naoko Uno, nasce attraverso una metodologia chiamata Cobra (Computationally Optimized Broadly Reactive Antigens). Il lavoro di ricerca ¨¨ partito scaricando le sequenze genetiche di vari ceppi di influenza per poi analizzarli in modo digitale alla ricerca degli amminoacidi che si sono conservati tra i vari virus e tra le diverse stagioni. In questo modo hanno trovato dei gruppi di proteine per i vari sottotipi. La virologa Uno ha spiegato che sono riusciti a ridurre la lista a 8 trovando quindi quelle proteine che potrebbero permettere di sviluppare un vaccino antinfluenzale capace di coprire pi¨´ stagioni. Lo sforzo ¨¨ ora quello di coordinare le ricerche tra Stati Uniti, India e Unione Europea con un piano internazionale per provare a realizzare un vaccino antinfluenzale spray universale.
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