Coloranti rossi nel cibo: ecco quali problemi di salute possono causare

La questione coloranti è sempre aperta, e la scienza sta facendo notevoli passi avanti nel capire quali tra questi sono più nocivi per la salute. Ad esempio, dal 2022 è vietato in Europa l’uso del biossido di titanio, molto presente in caramelle, salse e creme, poiché altera il microbioma intestinale e le funzioni gastrointestinali, ma ci sono anche altri additivi che possono essere pericolosi. In uno studio pubblicato su Nature, con a capo il professor Waliul Khan professore di medicina molecolare dell’Università di Hamilton, Canada, e al quale hanno partecipato ricercatori di diversi Paesi del mondo, è emerso come un colorante alimentare molto comune chiamato “Allura Red” abbia un notevole impatto sulla salute. In particolare, può causare o aumentare i sintomi di malattie infiammatorie gastrointestinali e della colite.

LO STUDIO

Questo colorante si trova in alimenti trasformati molto comuni come caramelle, snack e bibite, e secondo i ricercatori rende il corpo maggiormente sensibile a patologie caratterizzate dall’infiammazione del rivestimento interno del colon, indifferentemente dal suo essere consumato nei cibi o nelle bevande. Secondo lo studio, l'esposizione cronica all’Allura Red induce una colite associata a livelli elevati di serotonina nel colon, con una compromissione della funzione di barriera epiteliale della catena leggera della miosina. La ricerca ha analizzato anche altri coloranti, evidenziando però come l’Allura Red sia tra i più pericolosi: “Poiché i nostri studi precedenti hanno rilevato un ruolo chiave dell’aumento di serotonina nel colon nell'aumentare la suscettibilità alla colite, abbiamo selezionato alcuni tra i coloranti più diffusi tra cui Allura Red, Brilliant Blue, Sunset Yellow e Tartrazine Tellow, e l’Allura Red ha mostrato gli effetti più evidenti” si legge nello studio.

"Scoperta allarmante"

“Quello che abbiamo scoperto è sorprendente e allarmante” dice il professor Khan in un comunicato stampa allegato allo studio: “Questo comune colorante alimentare sintetico è un possibile innesco per le malattie infiammatorie gastrointestinali. Questa ricerca rappresenta un progresso significativo per quanto riguarda la conoscenza del pubblico sui potenziali danni dei coloranti alimentari che consumiamo quotidianamente”.