Questo disagio pu¨° essere una spia della depressione, ma anche di problemi di altra natura. Ecco cosa sapere e come affrontarla
Tra le potenziali vie di fuga dalla realt¨¤ vi ¨¨ anche la disania. Con questo termine si fa riferimento a un disagio molto profondo, che spinge a rimanere a letto tutto il giorno per il timore di affrontare situazioni che spaventano e che, per tale ragione, si preferisce evitare. Metaforicamente, infatti, ¨¨ come se lenzuola, cuscini e coperte proteggessero da quel mondo esterno che fa paura.
le cause della disania
¡ª ?Nota anche come clinomania, la disania non va confusa con una notevole pigrizia. Soprattutto per chi alla mattina ha bisogno di tempo per carburare, desiderare di rimanere a letto ¨¨ assolutamente normale. Vale lo stesso per chi ¨¨ molto affaticato o non ha riposato bene. "Invece, alla base della disania c¡¯¨¨ un malessere radicato, che rende quasi impossibile affrontare la giornata. Tuttavia, prima di attribuire la disania a cause psicologiche, ¨¨ essenziale sottoporsi a una valutazione medica approfondita. A volte, infatti, all¡¯origine di questo comportamento ci sono disturbi fisici, come la sindrome da fatica cronica, la fibromialgia, problemi alla tiroide o ai meccanismi che regolano il sonno. Solo dopo aver escluso queste cause con l¡¯aiuto di un medico, si pu¨° considerare un approccio psicoterapeutico¡± precisa il dottor Edward Callus, responsabile del Servizio di Psicologia Clinica dell¡¯Irccs Policlinico San Donato di Milano. Una volta che si appura che a rendere quasi impossibile alzarsi dal letto non sono ragioni di carattere fisico, probabilmente alla base di tutto c¡¯¨¨ la depressione, di cui la disania rappresenta un sintomo. Gli altri sintomi di questo disturbo, non necessariamente tutti presenti, sono un umore particolarmente basso, un sonno poco soddisfacente, inappetenza o fame nervosa, difficolt¨¤ di concentrazione, scarsa motivazione e diminuzione del desiderio sessuale.
disania e antidepressivi
¡ª ?A prescindere dall¡¯origine della disania, il vero scoglio consiste nell¡¯alzarsi dal letto. Infatti, una volta in piedi la situazione tende a migliorare e si ¨¨ meglio predisposti ad affrontare gli impegni della giornata. Per arrivare a diagnosticare la clinomania, le difficolt¨¤ ad alzarsi devono avere una durata di almeno due settimane. Trascorso questo periodo (ed escluse possibili cause fisiche) ¨¨ importante rivolgersi a uno psicoterapeuta, che dovr¨¤ valutare se alla base del problema vi sia o meno la depressione. Se lo psicoterapeuta diagnostica una depressione, allora ci si dovr¨¤ rivolgere a uno psichiatra, specialista che pu¨° prescrivere farmaci utili a curare questa malattia. "Solitamente, lo psichiatra prescrive un antidepressivo, i cui effetti cominciano a notarsi dopo circa due settimane di utilizzo, per raggiungere il massimo beneficio dopo circa un mese. La scelta del principio attivo e della dose si basa sulle condizioni del paziente. A volte, se la cura non sortisce gli effetti sperati, ¨¨ necessario cambiare il medicinale o il dosaggio" spiega il dottor Callus.
buone abitudini
¡ª ?Quando a causare la disania ¨¨ la depressione, contestualmente alla cura farmacologica sarebbe opportuno sottoporsi anche a una seduta di psicoterapia alla settimana. Solo dopo che la persona supera la fase critica della malattia bisogna valutare se sia il caso o meno di proseguire con le sedute di psicoterapia. Ci sono anche alcuni comportamenti che, in presenza di clinomania, possono aiutare un po¡¯, pur non curando. In primo luogo, ¨¨ importante seguire una routine del sonno, andando a letto e puntando la sveglia pi¨´ o meno sempre agli stessi orari. Inoltre, ¨¨ bene svolgere attivit¨¤ fisica (ma non dopo il tardo pomeriggio, altrimenti il sonno ne risente) e dormire in una stanza silenziosa. Per ridurre le possibilit¨¤ di incontrare difficolt¨¤ ad addormentarsi - e quindi di svegliarsi stanchi ¨C prima di andare a letto non bisogna stare davanti agli schermi di televisori, smartphone, tablet e computer. ? d¡¯aiuto anche non fumare, non bere alcolici e caff¨¨ fin dal tardo pomeriggio. "Infine, non bisognerebbe cenare troppo tardi, perch¨¦ quando la digestione ¨¨ in corso si fatica a prendere sonno" conclude il dottor Callus.
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