RICERCA SCIENTIFICA
Malattia di Crohn, al via uno studio per un nuovo trattamento: tutto ci¨° che serve sapere
La malattia di Crohn ¨¨ la patologia infiammatoria cronica intestinale pi¨´ comune. Solo il 55%-60% di chi ne soffre beneficia dei trattamenti oggi disponibili
Insieme alla rettocolite ulcerosa, la malattia di Crohn ¨¨ la patologia infiammatoria cronica intestinale pi¨´ comune. Una delle sue complicanze pi¨´ serie consiste nella comparsa di fistole e/o ascessi perianali. Purtroppo, solo il 55%-60% di chi soffre di malattia perianale di Crohn beneficia dei trattamenti oggi disponibili. Per questi pazienti ¨¨ allo studio una nuova cura, che prevede il trapianto di tessuto adiposo autologo, cio¨¨ prelevato dalla stessa persona.
malattia di crohn
¡ª ?Si stima che, in Italia, le patologie infiammatorie croniche intestinali interessino circa 250mila individui; di questi, una percentuale compresa fra il 40% e il 45% ha la malattia di Crohn. Il problema si presenta a seguito di una risposta errata del sistema immunitario che, per motivi ancora non chiari, attacca i tessuti dell¡¯apparato digerente. Probabilmente, alla base di questo meccanismo vi ¨¨ una predisposizione genetica; per attivarlo, per¨°, ¨¨ necessaria una causa scatenante, il cosiddetto ¡°trigger¡±, che non ¨¨ stato ancora individuato. La patologia pu¨° interessare l¡¯intero tratto digerente, dalla bocca fino all¡¯ano. I sintomi variano in base alla localizzazione del problema. Le sedi pi¨´ comuni sono il piccolo intestino (duodeno, digiuno, ileo), l¡¯ileo terminale e il colon retto. ¡°A seconda del tratto dell¡¯apparato digerente interessato possono manifestarsi dolori addominali, diarrea e sangue e muco nelle feci. L¡¯infiammazione causata dalla malattia di Crohn, che ha un andamento remittente recidivante, provoca la comparsa di fibrosi che, determinando stenosi (restringimenti) nell¡¯intestino, pu¨° dar luogo a gonfiore, dispepsia e anche occlusioni all¡¯interno di tale organo¡± spiega il professor Silvio Laureti, associato di Chirurgia Generale dell¡¯Universit¨¤ degli Studi di Bologna, integrato per l¡¯attivit¨¤ assistenziale all¡¯Unit¨¤ Operativa di Chirurgia del Tratto Alimentare ed Urgenze dell¡¯Irccs Policlinico Sant¡¯Orsola ¨C Malpighi del capoluogo emiliano, che sta portando avanti lo studio insieme all¡¯Ospedale Luigi Sacco di Milano, all¡¯Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, all¡¯Irccs Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e all¡¯Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli.?
quando i farmaci perdono efficacia
¡ª ?Quando la malattia di Crohn ¨¨ nella sua fase infiammatoria, ¨¨ utile il ricorso a farmaci biologici che, modulando la risposta immunitaria, favoriscono guarigione della mucosa ¡°vittima¡± della patologia. A essi sono abbinati antinfiammatori, steroidi e antibiotici. Per¨°, una volta formatesi le stenosi (fibrosi) tale cura perde d¡¯efficacia e non vi ¨¨ alternativa alla chirurgia. In questi casi, si ricorre a tecniche che mirano ad aumentare il calibro dei tratti stenotici. Quando le stenosi persistono, il conseguente aumento della pressione nell¡¯addome fa s¨¬ che il contenuto dell¡¯intestino cerchi sbocchi alternativi, dando luogo alle fistole, che possono essere entero-enteriche, entero-viscerali (che si formano cio¨¨ tra due organi, quali per esempio l¡¯intestino e la vescica) o entero-cutanee (fra l¡¯intestino e la parete addominale). Nel 30% circa dei pazienti, la malattia di Crohn si manifesta in regione perianale. ¡°Oltre a peggiorare notevolmente la qualit¨¤ della vita, queste fistole possono causare sepsi che, se non trattata, pu¨° determinare la distruzione degli sfinteri, problema nei confronti del quale non c¡¯¨¨ altro rimedio che l¡¯amputazione di retto e ano, con la necessit¨¤ di confezionare una stomia definitiva¡± prosegue il professor Laureti.
prospettive
¡ª ?Attualmente, in presenza di malattia perianale complessa di Crohn il miglior trattamento a disposizione consiste nella chirurgia per il drenaggio e la pulizia delle fistole, a cui far seguire l¡¯uso dei farmaci biologici. Purtroppo, per¨°, solo in poco pi¨´ della met¨¤ dei casi tale cura porta concreti benefici. Grazie alle cellule staminali o al trapianto di tessuto adiposo, la medicina rigenerativa ¨¨ in grado di promuovere la riparazione del danno ai tessuti, riducendo al contempo l¡¯infiammazione e portando i tramiti fistolosi alla guarigione definitiva. Se in Italia per l¡¯utilizzo delle staminali bisogna rispettare un regolatorio molto stringente, ¨¨ invece pi¨´ snella la procedura per eseguire trapianti di tessuto adiposo autologo. ¡°Il trial clinico che stiamo portando avanti prevede il reclutamento di ottanta persone con malattia perianale di Crohn dall¡¯et¨¤ media di 35 anni, tutti multiresistenti alle terapie standard fino a oggi utilizzate. Obiettivo dello studio ¨¨ sottoporre una parte di questi pazienti a trapianto tissutale mediante infiltrazione di tessuto adiposo autologo microfratturato attorno alla fistola e valutarne l¡¯efficacia a distanza di ventiquattro settimane¡± conclude il professor Laureti.
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