Obesità: come funziona la chirurgia plastica post bariatrica

Claudio Bernardi, Presidente Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica

Ma quali sono le tecniche che si usano oggi per rimuovere il grasso e che funzionano meglio? E un intervento per la rimozione del grasso corporeo in eccesso quanto può essere pericoloso? Per saperne di più, abbiamo chiesto al dottor Claudio Bernardi, Presidente dell’AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica).?

Dottor Bernardi, che tipo di chirurgia plastica estetica viene proposta alle persone obese?

"Come prima cosa bisogna considerare che esiste una differenza tra pazienti obesi: l’obesità inizia a diventare severa o grave quando il BMI o indice di massa corporea (rapporto peso/altezza) è molto alto. L’obeso inoltre è da considerare sempre un paziente a rischio e questo rischio aumenta con il grado di obesità. Nel percorso terapeutico del paziente obeso la prima cosa da fare è tentare la riduzione ponderale con una dieta, seguendo la terapia specifica di un dietologo o di altri specialisti, come l’endocrinologo. Solo nei casi refrattari alla dieta il percorso prevede come secondo step la chirurgia bariatrica, che consente di ridurre l’assorbimento da parte di stomaco e intestino attraverso un intervento di riduzione dello stomaco. Esistono pazienti obesi refrattari a tutte le diete e anche agli interventi bariatrici che, solo in casi accuratamente selezionati, possono essere trattati con la rimozione chirurgica del tessuto in eccesso. La chirurgia plastica estetica può quindi entrare a pieno titolo nel percorso riabilitativo del grande obeso, ma si aspetta ad intervenire solo dopo che il paziente ha provato i passaggi precedenti senza successo".

Cosa comporta un intervento del genere??Indicazioni/controindicazioni? ? adatto a tutti?

"Gli interventi chirurgici indicati nei pazienti obesi sono quelli di riduzione volumetrica quando gli eccessi adiposi e cutanei sono limitati ad alcuni distretti corporali. Un obeso con un volume addominale importante (grembiuli addominali) è impossibilitato a fare movimenti essenziali, come camminare e piegarsi, e rischia di sviluppare una serie di patologie legate alla difficoltà di eseguire una corretta igiene personale. In questi casi l’addominoplastica permette di eliminare le masse di adipe localizzate, riducendone il volume, ed evita altri interventi. Si tratta di un intervento in cui viene eliminato l’eccesso di pannicolo adiposo presente in addome, senza effettuare correzioni di altro genere tipiche dell’addominoplastica estetica (come la ricostruzione riparazione della parete muscolare o il riposizionamento e rimodellamento dell’ombelico). In alcuni casi invece l’adipe in eccesso nella regione delle cosce è tale da impedire la deambulazione, una situazione che può creare problemi posturali e artrosi alle ginocchia, quindi ridurre la presenza di grasso in eccesso in tali zone è indicata in questi soggetti".

Dopo quanto tempo ci si riprende da un intervento come l'addominoplastica?

"Per quanto riguarda la ripresa post operatoria, ricordiamo che tutti gli obesi sono pazienti a rischio quindi devono essere trattati con particolari misure per evitare complicanze gravi. Una precauzione è quella di non eseguire scollamenti dei tessuti nelle regioni limitrofe, asportando il tessuto in eccesso solo nella regione trattata, a costo di non dare un risultato perfetto, per ridurre al minimo il rischio di complicanze. L’aggressione chirurgica in questo modo rimane limitata al solo taglio chirurgico. Il paziente la mattina seguente o la sera stessa dell’intervento andrà fatto alzare e avrà l’immediato beneficio di avere eliminato la massa in eccesso: il rischio di complicanze si riduce infatti inducendo il paziente a muoversi subito dopo l’intervento. La chirurgia plastica estetica può essere molto indicata anche per l’ex-obeso, ovvero per quei pazienti che hanno subito fortissimi dimagrimenti e che quindi hanno un problema di rilassamento tissutale abnorme. In questo caso si interviene chirurgicamente asportando i tessuti in eccesso, in alcuni casi contemporaneamente in più zone del corpo oppure in due o tre sedute chirurgiche diverse. ? compito del chirurgo valutare accuratamente caso per caso".