Definito anche "killer silenzioso", ¨¨ impercettibile all'olfatto e blocca il respiro
Con l¡¯arrivo dell¡¯inverno e l¡¯uso intensivo dei sistemi di riscaldamento, aumentano purtroppo i casi di intossicazione da monossido di carbonio. Un gas, prodotto dalla combustione incompleta di sostanze organiche, che risulta particolarmente insidioso per la salute umana a causa delle sue caratteristiche: ¨¨ inodore, incolore e insapore. I recenti, tragici episodi di cronaca, come quelli di Forni di Sopra, Cefal¨´ e Trieste, indicano l¡¯urgenza di una maggiore consapevolezza e di misure preventive per ridurre i rischi associati a quello che spesso viene definito un "killer silenzioso".
un pericolo concreto
¡ª ?Il monossido di carbonio (CO) si forma a seguito della combustione incompleta di materiali organici, come gas, legno, carbone o cherosene e non ¨¨ rilevabile dai sensi umani. Ha una maggiore affinit¨¤ all¡¯emoglobina rispetto all'ossigeno e ostacola il trasporto di quest'ultimo nel sangue, provocando ipossia, una condizione in cui i tessuti ricevono quantit¨¤ insufficienti di ossigeno. I sintomi iniziali, apparentemente banali, includono cefalea, nausea e stanchezza, ma un¡¯esposizione prolungata pu¨° causare svenimenti, convulsioni e, nei casi pi¨´ gravi, il decesso. Anche un'esposizione a basse concentrazioni di CO, sul lungo termine, pu¨° causare danni permanenti al sistema nervoso e al cuore, soprattutto in soggetti vulnerabili come anziani, bambini e persone con patologie preesistenti. La rapidit¨¤ con cui questo gas si propaga e il suo effetto sul sistema respiratorio lo rendono estremamente pericoloso. "Si diffonde e si assorbe molto velocemente, si lega pi¨´ facilmente all'emoglobina al posto dell'ossigeno e arriva quindi al cervello dove riduce la respirazione perch¨¦ provoca, di fatto, il blocco del respiro", spiega?all'Adnkronos Elena Bignami, presidente della Societ¨¤ italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva.
Intossicazione da monossido di carbonio: L'impennata di casi
¡ª ?I casi di intossicazione da monossido di carbonio tendono ad aumentare durante i mesi invernali, in concomitanza con l'accensione degli impianti di riscaldamento. Spesso in abitazioni utilizzate per le vacanze, luoghi chiusi per lunghi periodi e con impianti privi di regolare manutenzione.?Come evidenziato dai dati del Centro antiveleni di Pavia, il Nord Italia ¨¨ particolarmente colpito dal fenomeno, ma episodi simili si verificano anche al Sud e nelle isole, dove impianti di riscaldamento obsoleti o usati impropriamente possono trasformarsi in una trappola mortale.
Consigli degli esperti
¡ª ?Secondo gli esperti, la prevenzione ¨¨ fondamentale. "Per mettersi tempestivamente in allarme, basta davvero un rilevatore di monossido di carbonio, uno strumento di basso costo ed elevatissima utilit¨¤, salvavita", commenta?Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni di Pavia. ? importante anche monitorare sintomi sospetti, come mal di testa improvviso o spossatezza, specialmente quando compaiono in pi¨´ persone presenti nello stesso ambiente. In caso di sospetta intossicazione, la tempestivit¨¤ ¨¨ fondamentale: aerare i locali, uscire all¡¯aperto e chiamare immediatamente i soccorsi.?La somministrazione di ossigeno puro al 100%, possibilmente attraverso terapia iperbarica nei casi peggiori, rappresenta la terapia d'elezione.
monossido e Prevenzione
¡ª ?La prevenzione rappresenta l'arma pi¨´ efficace per contrastare il rischio di intossicazione da CO. E la misure da adottare sono semplici:
- Installazione di rilevatori: questi dispositivi, facilmente reperibili in commercio a costi contenuti, sono in grado di rilevare la presenza di CO nell'aria e di emettere un allarme sonoro, permettendo un intervento tempestivo. ? consigliabile installarli in prossimit¨¤ delle zone notte e degli ambienti in cui sono presenti apparecchi a combustione.
- Manutenzione degli impianti: una revisione periodica degli impianti, effettuata da tecnici specializzati, ¨¨ essenziale per garantirne il corretto funzionamento e prevenire eventuali malfunzionamenti che potrebbero causare la produzione di CO. Particolare attenzione va posta alla pulizia delle canne fumarie e alla verifica del tiraggio.
- Ventilazione degli ambienti: assicurare un adeguato ricambio d'aria negli ambienti domestici, soprattutto in presenza di apparecchi a combustione, ¨¨ fondamentale per evitare l'accumulo di CO. ? importante non ostruire le prese d'aria e aerare regolarmente i locali.
- Uso corretto degli apparecchi a combustione: evitare l'utilizzo di bracieri, barbecue o stufe a gas in ambienti chiusi o poco ventilati. Non utilizzare mai il forno o i fornelli a gas per riscaldare l'ambiente.
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