Due casi registrati tra gli Stati Uniti e il Canada preoccupano gli esperti, il rischio che il virus si trasmetta da uomo a uomo ¨¨ ancora considerato basso
L'influenza aviaria continua a far paura agli scienziati e le notizie in arrivo dagli Stati Uniti, dove il virus H5N1 responsabile dell'aviaria ¨¨ sempre pi¨´ diffuso anche tra i bovini da latte, lasciando ipotizzare che il temuto salto di specie sia molto vicino, una mutazione che potrebbe rendere il virus una vera minaccia anche per gli esseri umani.
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Aviaria, cosa ¨¨ successo negli Stati Uniti e in Canada
¡ª ?Ad oggi il rischio che il virus si trasmetta da uomo a uomo ¨¨ considerato basso, ma due casi specifici registrati in questi ultimi giorni tra Stati Uniti e Canada rappresentano un segnale che sta facendo preoccupare e non poco gli scienziati. Uno ¨¨ il caso di un agricoltore di 65 anni residente in Louisiana, ricoverato in condizioni critiche a met¨¤ dicembre a causa di un'infezione da virus dell'influenza aviaria A/H5N1, con una forma di tipo D1.1, la stessa che circola ancora negli uccelli, diversa dal ceppo che da oltre 12 mesi circola tra i bovini negli Stati Uniti.
Il secondo caso allarmante ¨¨ quello di un'adolescente canadese, con preesistenti condizioni di obesit¨¤ e asma, ma giudicata dai medici in buona salute generale, colpita da una forma grave del virus che ha portato allo sviluppo di un'insufficienza multiorgano che ha richiesto trattamenti avanzati come l¡¯ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) e la dialisi continua. Anche la 13enne ¨¨ stata colpita da una forma di tipo D1.1 del virus.
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Il caso della 13enne canadese ¨¨ stato descritto in una lettera pubblicata sul New England Journal of Medicine e firmata da una serie di esperti del settore, dai professori Agatha N. Jassem, Eric J. Eckbo, John Tyson e James E.A. Zlosnik del British Columbia Centre for Disease Control a Taeyo Chestley della Public Health Agency of Canada. Gli esperti parlano chiaro: "Le prove di cambiamenti nell'HA che potrebbero aumentare il legame con i recettori delle vie aeree umane sono preoccupanti".
Aviaria: il salto di specie ¨¨ gi¨¤ avvenuto?
¡ª ?La virologa Ilaria Capua, Senior Fellow of Global Health, Johns Hopkins University ¨C SAIS Europe, Courtesy Professor e direttore emerito del One Health Center of Excellence dell¡¯Universit¨¤ della Florida, ha condiviso in un'intervista al Corriere della Sera le preoccupazioni degli scienziati canadesi: "Adesso il virus si trova in una serie di mammiferi e pi¨´ circola in questi mammiferi, pi¨´ si avvicina all'uomo. E ogni volta che passa in un mammifero, acquisisce delle mutazioni che poi possono renderlo capace non solo di infettare pi¨´ efficacemente l'uomo, ma di trasformarlo a sua volta in un vettore infettivo di altre persone".
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Finora, ha precisato l'esperta, questo non ¨¨ accaduto e ad oggi non si hanno notizie di casi di trasmissione da uomo a uomo. Ma questo non significa che bisogna prendere l'emergenza sotto gamba, anche in Italia, e farci trovare non pronti davanti a future mutazioni del virus: "Il fatto che H5N1 sia circolato e si sia espanso in maniera cos¨¬ pervasiva nei bovini, non doveva succedere. Dopo i primi focolai bisognava mettere gli allevamenti sotto sequestro ed evitare che l'infezione si allargasse, cos¨¬ non ci troveremmo nella situazione attuale. La malattia non ¨¨ stata tenuta sotto controllo, in una specie che pu¨° essere l'anello di congiunzione con l'uomo e per di pi¨´ in un Paese sviluppato".
Aviaria, che rischi ci sono per l'Italia?
¡ª ?"Il virus specifico del bovino non ¨¨ stato trovato n¨¦ negli uccelli selvatici, n¨¦ nelle mucche e neppure nell'uomo. Quindi in Italia, al momento, possiamo stare tranquilli. Certo, se partisse la trasmissione da uomo a uomo negli Stati Uniti ¨¨ chiaro che dovremmo stare molto pi¨´ attenti", ha concluso la virologa.
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