Una buona forma fisica protegge il cervello che invecchia, anche in presenza di fattori di rischio genetici
Praticare attivit¨¤ fisica non significa solo mantenersi in forma: ogni volta che ci muoviamo facciamo un regalo anche al cervello. Pi¨´ che una novit¨¤, una conferma quella che arriva dal British Journal of Sports Medicine. Uno studio, appena pubblicato, rivela che chi ha una migliore forma cardiorespiratoria non solo ottiene risultati migliori nei test cognitivi, ma corre anche meno rischi di sviluppare forme di demenza, persino in presenza di fattori di rischio genetici.?
questione di cardio
¡ª ?La forma fisica cardiorespiratoria (CRF) ¨¨ una misura di quanto bene il corpo riesce a fornire ossigeno ai muscoli durante l'attivit¨¤ fisica. Da tempo ¨¨ riconosciuta come indicatore cruciale della salute: migliore ¨¨ la CRF, pi¨´ efficacemente cuore e polmoni riescoo a tenere il corpo in funzione durante l'esercizio. Ahinoi, questa capacit¨¤ diminuisce naturalmente con l'et¨¤, con un declino che accelera pi¨´ rapidamente negli ultimi anni. A 70 anni, potremmo arrivare perdere oltre il 20% della nostra CRF, per decennio.
fitness e demenza: lo studio
¡ª ?Per studiare l'impatto della CRF sulle abilit¨¤ cognitive, ricercatori della Tianjin Medical University e del Karolinska Institute, hanno seguito oltre 61.000 iscritti alla UK Biobank per 12 anni. I partecipanti, tutti di et¨¤ compresa tra 39 e 70 anni, si sono sottoposti a un semplice test di esercizio di 6 minuti su una cyclette per misurare i livelli di fitness cardiorespiratorio.
Sono emersi dati inequivocabili: chi aveva un CRF elevato mostrava prestazioni migliori in diverse aree cognitive, tra cui la memoria prospettica (ricordarsi di fare cose in futuro), la memoria verbale e numerica e la velocit¨¤ di elaborazione. Se nel periodo di studio, 553 partecipanti hanno sviluppato una forma di demenza, tuttavia, chi aveva livelli elevati di CRF mostrava un rischio inferiore del 40% rispetto agli altri. Non ¨¨ tutto: si ¨¨ scoperto anche che una buona forma fisica cardiorespiratoria potrebbe ritardare l'insorgenza della demenza di circa 1,5 anni. E ritardare l'insorgenza della demenza anche di poco tempo pu¨° avere implicazioni sostanziali per la salute.?
genetica e fitness
¡ª ?Uno degli aspetti pi¨´ interessanti dello studio ¨¨ stato capire come i livelli di fitness interagiscono con la predisposizione genetica alla demenza. I ricercatori hanno utilizzato un punteggio di rischio poligenico per la malattia di Alzheimer, per categorizzare i partecipanti in gruppi a basso, moderato e alto rischio. E anche tra chi aveva un rischio genetico da moderato ad alto di demenza, chi presentava anche alti livelli di CRF lo vedeva ridursi del 35%. Ci¨° suggerisce che mantenersi in forma fisicamente potrebbe aiutare a compensare alcune delle carte genetiche che ci vengono date alla nascita, e aiutarci contro il declino cognitivo.
Basta poco
¡ª ?Insomma, possedere una buona forma cardiorespiratoria non riguarda solo la salute fisica, ma ¨¨ un investimento per il futuro. Sebbene non possiamo controllare la predisposizione genetica a condizioni come la demenza, possiamo influenzare il modo in cui il nostro corpo risponde a queste predisposizioni attraverso scelte di stile di vita. E la buona notizia ¨¨ che migliorare il CRF non richiede misure estreme. Attivit¨¤ aerobiche regolari come camminata veloce, nuoto, ciclismo o ballo possono aiutare a mantenere e migliorare la forma cardiorespiratoria. La chiave sono la costanza e l'aumento graduale della resistenza nel corso del tempo.
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