IL FOCUS
Il tibiale anteriore blocca la tua corsa? Riparti con una corretta fisioterapia
Nelle settimane precedenti abbiamo affrontato le caratteristiche del tibiale anteriore nei runners. Abbiamo quindi considerato con Fisiorunning la funzione del tibiale anteriore durante la corsa. E abbiamo compreso come questo muscolo sia fondamentale nella decelerazione della flessione plantare della caviglia prima dell'appoggio del piede. E' per questo che una sua iperattivazione ci portera? ad attaccare di tallone sovraccaricandolo e infiammandolo. E una sua disattivazione fara? cadere con una forte accelerazione il piede a terra generando un fastidioso rumore di ciabattata. Vedremo come la principale soluzione alle disfunzioni del tibiale anteriore sara? il retraining degli schemi posturali motori della corsa e dell'appoggio.?
LA FISIOTERAPIA PER LE PROBLEMATICHE AL TIBIALE ANTERIORE
¡ª ?In Fisiorunning abbiamo diverse soluzioni per eliminare le patologie del tibiale anteriore. Il massaggio e la terapia manuale e osteopatica lavorano nello specifico sulle retrazioni delle fibre muscolari. Utilizziamo con beneficio la terapia manuale SCS (StrainCounterStrain). Questa e? una metodica osteopatica americana che? permette? di detendere la muscolatura contratta in? 90 secondi. In questo periodo di maratone trattiamo, con questa veloce tecnica, molteplici runner per un recupero del post gara immediato. Per il tibiale anteriore utilizziamo inoltre terapie strumentali quali tecarterapia e l'applicazione di kinesiotaping per rilasciare le fibre contratte. Inoltre con esercizi specifici fisioterapici ripristiniamo i corretti schemi motori e normalizziamo il tono muscolare riducendo il rischio di recidive. Attraverso l'analisi biomeccanica della corsa e il successivo retraining con esercizi dedicati e specifici per il runner ricreiamo lo schema posturale di corsa corretto. Evitando cosi? impatti eccessivi che porterebbero all'infiammazione delle strutture tendinee e muscolari.
STRETCHING E TIBIALE ANTERIORE
¡ª ?Lo stretching sara? fondamentale per mantenere il muscolo allungato, elastico e piu? resistente alle forze d'impatto. Consigliamo qualche esercizio specifico: In ginocchio su di un tappetino (se non si hanno problematiche alle ginocchia!) con il dorso del piede che tocca il pavimento andiamo a posizionarci con i glutei sui talloni facilitando volontariamente la contrazione dei polpacci.
In piedi con il dorso del piede in appoggio posteriore su di un rialzo portiamo i glutei verso il tallone e teniamo per 3/5 sec.?
Potremmo inoltre fare un automassaggio del muscolo con il foam roller appoggiandoci sopra come nella posizione di partenza dai blocchi. A questo punto scivoleremo sul rullo con una compressione sul muscolo sotto la soglia del dolore.?
IL RISCALDAMENTO DEL TIBIALE ANTERIORE
¡ª ?Nelle giornate piu? fredde consigliamo innanzitutto un automassaggio con olii riscaldanti. Successivamente faremo degli esercizi a terra di mobilizzazione della caviglia con un movimento alternato di flesso estensione della punta del piede. Il cammino sui talloni attiva estremamente i tibiali anteriori; consigliamo anche un esercizio meno intenso che e? quello di sollevare le punte da fermi in piedi anche in maniera alternata.?
GLI ESERCIZI PER POTENZIARE IL TIBIALE ANTERIORE
¡ª ?Un esercizio classico di potenziamento dei tibiali? anteriori e? posizionarsi con le punte dei piedi sotto una barra fissa (ad esempio una ringhiera) e portare il corpo indietro leggermente facendo una contrazione eccentrica. Altro utile esercizio utilizza delle resistenze che possono essere macchine, kettlebell o elastici. Da seduti infiliamo l'elastico come un calzino sulla punta del piede e lo fissiamo davanti a noi. A questo punto partendo con la punta verso il basso la solleviamo a martello il piu? possibile e torniamo indietro lentamente. Attenzione a mantenere una buona tensione dell'elastico a tutte le articolarita? della caviglia. Infine un esercizio specifico per i runners che facciamo fare in palestra e? con l'elastico infilato sulla punta del piede e fissato a terra. Da in piedi simuliamo ripetutamente la falcata con la gamba sollevando il piu? possibile il piede a martello con la punta delle dita molto in alto.
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