Dopo aver viaggiato e visitato luoghi lontani, ricchi di fascino e mistero come il Nepal, il Canada e l'Alaska, oggi Nicola si dedica alla sua pi¨´ grande passione: la vita in baita e non solo...
La montagna ¨¨ sempre stata per Nicola Magrin, acquarellista quotato e appassionato di natura, il luogo perfetto dove vivere l¡¯alpeggio (esercizio del pascolo del bestiame in montagna, tra i 1.000 e i 2.500 mt). Oggi realizza il sogno di avere una baita tutta sua in montagna, dove passare qualche mese di pausa, riflessione e ricerca.
La sua fortuna, dice, ¨¨ quella di aver sempre incontrato guide e modelli di uomini capaci di trasmettergli la passione, l¡¯umilt¨¤ e l¡¯amore per la vita in quota. Non tanto una dottrina che si impara, ma uno di stile di vita, dono e talento che ben si integra con il suo lavoro.?
¡°Quando dipingo il gesto artistico ¨¨ spontaneo. Quello che vivo e provo quass¨´ lo trasmetto nei miei acquerelli su carta francese Arches 300 grami. Sono un ricercatore di bellezza, ci¨° che cerco ¨¨ l¡¯essenza. Non sono un eremita o uno scalatore con il mito della cima. Mi piace la meta che ho raggiunto e ora va bene cos¨¬. Amo dedicarmi all¡¯alpeggio, alle passeggiate come quella che faccio spesso lungo la Val Sissone ai piedi del monte Disgrazia, alla pulizia del bosco e dei sentieri per arrivare al torrente, alla raccolta e alla lavorazione della legna. Ho raggiunto il giusto equilibrio senza rinunciare agli amici, alla famiglia e alla condivisione della felicit¨¤¡±. Racconta Nicola, qui insieme all'amato cane Macchia.?
La vita a contatto con la natura pu¨° portare talvolta ad avversit¨¤ che sono come epifanie, intuizioni e fonti di ispirazione. Avventure che Nicola condivide con gioia, come il primo viaggio trekking fatto nel 2017 nel Dolpo, in Nepal, insieme agli amici Paolo Cognetti, Adriano Favre e Fausta Bo: "Abbiamo camminato per 300 km circa, il gruppo era coeso. Siamo stati un mese e mezzo in cammino con la tenda, senza comfort o servizi. Il cibo dei portatori, il riposo precario ed il freddo¡±. Nicola ricorda questo viaggio come quello dell¡¯anima: ¡°Dormivo con il mio amico Paolo. Eravamo circa 12 persone, c¡¯erano gli sherpa e non sono mancati i momenti di condivisione. Lo zaino pesava sulle spalle circa 30 kg".
Anche il secondo viaggio, non meno avventuroso, ha forgiato l¡¯animo tranquillo, ma determinato di Nicola: ¡°Nel 2018, insieme alla stessa truppa, ¨¨ la volta del Kangchenjunga (Nepal). Eravamo fradici ed il caldo era insopportabile, ma poi quando alzavo lo sguardo c¡¯erano gli 8mila a cullare il nostro cammino, dolci meringhe a picco sul cielo¡±. Fu poi nel marzo del 2012 una tra le esperienze che pi¨´ di tutte Nicola ricorda con dolcezza, ma anche un po¡¯ di paura: ¡°Avevo deciso di andare a trovare degli amici di famiglia in Canada nella loro storica baita. ? qui che durante un¡¯escursione in motoslitta a Day Lake insieme a Gianni, incontrai i lupi del nord-America, affascinanti creature di circa 70 kg. Rimasi immobile e imitai ci¨° che faceva Gianni, si vedeva che loro avevano paura di noi¡±. Poco dopo l¡¯incontro con i lupi Nicola realizz¨° di getto quelli che sono tuttora tra i suoi acquerelli pi¨´ famosi: ¡°E¡¯ stato tutto rapido e spontaneo. L¡¯intuizione, l¡¯ispirazione e poi il gesto su carta¡±. Solo la natura e la vita (in perfetta comunione con essa) possono aiutare il gesto di un artista in grado di amarle e rispettarle.
Nicola, che ora vive la montagna e ci¨° che essa ha da offrire, racconta quanto sia importante essere organizzati anche sul fronte alimentazione: ¡°Non mi faccio mancare nulla, mi sono organizzato con le scorte che porto in cantina come ad esempio affettati, broccoli, bresaola, legumi, pasta e risotti. Per quanto io non sia un grande amante della carne, in montagna non rinuncio ai piatti tipici anche per vivere lo spirito locale del posto. Oggi posso finalmente dedicarmi all¡¯alpeggio come mi ha insegnato il mio primo grande modello. Costante fu per me un padre, una guida, un amico che ricordo con gioia. Taglio la legna, tengo pulito il sentiero, mi dedico alle passeggiate insieme al mio cane, c¡¯¨¨ una pace quass¨´. Non smetto di dedicarmi alla ricerca e pratica artistica, anche in vista dei progetti futuri. Sto ultimando il libro che presto sar¨¤ edito¡±. Conclude Nicola, grato e felice per la sua scelta di vita.
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