RUNNING
Giovanni Grano, maratoneta con il Molise nel cuore: ¡°Io, informatico che corre per passione¡±
Informatica e maratona. In entrambe programmare ¨¨ necessario: dal ciclo di sviluppo di un software a una condotta di gara regolare, chilometro dopo chilometro, senza strappi. Giovanni Grano, molisano classe ¡¯90, lo sa bene. Sin da piccolo ha capito che uno schema dettagliato sarebbe stata la soluzione migliore per realizzare i suoi sogni. Nella vita, come nella corsa. Da sempre appassionato di computer, dopo la laurea si ¨¨ trasferito a Zurigo, Svizzera, per un dottorato in Informatica. Sono gli anni in cui fa il salto di qualit¨¤ sui 42,195 km. Un miglioramento graduale, inesorabile. Fino al titolo di campione italiano di maratona, a Reggio Emilia, lo scorso 13 dicembre. A Gazzetta Active si ¨¨ raccontato, dalle prime gare campestri fino alla Tuscany Camp Marathon dell¡¯11 aprile, dove si ¨¨ classificato trentottesimo, realizzando il personal best in 2h13¡¯40¡±.
Soddisfatto del risultato?
¡°S¨¬, anche se sapevo di valere quel tempo e mi aspettavo qualcosa in pi¨´. A Reggio Emilia avevo chiuso in 2h14¡¯, in un contesto non ideale, perch¨¦ ero rimasto presto solo. Stavolta per un lungo tratto ho avuto Nekagenet Crippa come pacer, e il resto della gara l¡¯ho trascorso spalla a spalla con Daniele D¡¯Onofrio, amico e compagno di allenamento. Il passaggio alla mezza maratona era in linea (1h06¡¯), forse ¨¨ mancato qualcosa nel finale¡±.
Prossimi obiettivi?
¡°Ho bisogno di staccare, due maratone in quattro mesi non sono poche. Non parlo di fatica fisica, quanto di stress mentale legato alla preparazione. Un percorso lungo, da affrontare con il massimo rigore. Non ero abituato, di solito mi divido tra primavera e autunno, in mezzo una pausa estiva lunga, in cui mi alleno ma non gareggio quasi mai. Nell¡¯ultima parte del 2021 ci riprover¨°, ma non ho ancora deciso se a fine settembre - a Berlino - o a dicembre, a Valencia¡±.
E le Olimpiadi del 2024?
¡°Al momento sono focalizzato sulla prossima stagione, che prevede Mondiali ed Europei. Cinque italiani per la rassegna iridata, sei per quella continentale. Ai Giochi vanno solo in tre. Il vero problema non sarebbe realizzare il tempo minimo - quest¡¯anno fissato a 2h11¡¯30¡±, ndr - quanto precedere almeno quattro azzurri, due dei quali capaci di scendere sotto le 2h10¡¯. Al momento, per me ¨¨ proibitivo. Vedremo in seguito¡¡±
Dal futuro agli esordi. Quando ¨¨ nata la passione di Giovanni Grano per la corsa?
¡°A 13 anni. Mio padre ¨¨ un runner amatore e mi portava alle gare nel territorio di Bojano, in provincia di Campobasso. In Molise il podismo su lunghe distanze ¨¨ molto diffuso. In particolare, c¡¯era una competizione, La Matesina, che racchiude prestigio e tradizione. Un tempo venivano i pi¨´ forti atleti al mondo per correrla. Negli anni ho poi girato diverse societ¨¤, fino a quella attuale: la Nuova Atletica Isernia. Una famiglia, da quasi 10 anni sono con loro¡±.
Un tuo idolo?
¡°Sono cresciuto tifando l¡¯etiope Kenenisa Bekele. In pista ha vinto tutto. Spero si prenda la rivincita in maratona, dopo quel record del mondo fallito per due secondi a Berlino, nel 2019. Io ero a Eldoret, in Kenya, sulla strada per tornare in aeroporto dopo il ritiro in altura. Seguivo la gara dal cellulare, trepidante, mentre l¡¯autista del pulmino ¡®gufava¡¯. E non era l¡¯unico: per le vie c¡¯erano maxischermi, con la gente assiepata, tutti a pregare che Kenenisa non battesse il primato di Eliud Kipchoge, idolo di casa. Purtroppo, alla fine hanno esultato loro¡¡±.
Cosa rappresenta il Kenya per un corridore?
¡°Un posto incredibile, dove 'respiri' atletica. In ogni momento. Sono andato tre volte, una con Andrea Lalli (campione europeo di corsa campestre nel 2012, ndr). Un giorno ci stavamo allenando in salita, cos¨¬ ripida che le gambe bruciavano. Raggiungemmo un atleta, era il recente vincitore della Maratona di Parigi. Si ferm¨° per riprendere fiato. Fu in quel momento che Andrea esclam¨°: 'Se cammina lui, non vedo che problemi dovremmo farci noi¡'¡±
Ti allena Luciano Di Pardo. Che rapporto hai con lui?
¡°Mi conosce da quando avevo 18 anni. Molisano come me, ¨¨ la ragione per cui insisto ancora oggi, nonostante non sia un professionista. Da ragazzino non ero un fenomeno, alle corse di cross chiudevo tra gli ultimi. Ha avuto il merito di capire che la maratona poteva essere la mia specialit¨¤. Mi ha fatto esordire nel 2012 a Pisa, a soli 22 anni. Il risultato ¨¨ stato un sorprendente 2h20¡¯. Il nostro rapporto ¨¨ stato fondamentale anche durante l¡¯Universit¨¤¡¡±
? stato difficile coniugare studio e sport?
¡°Abbastanza. Prima la Laurea triennale in Informatica, poi quella specialistica e le varie esperienze lavorative, dall¡¯azienda di Parma con la realizzazione di software per istituti bancari, al dottorato a Zurigo. Un periodo bello, formativo, iniziato nel 2016 e terminato lo scorso mese. In Svizzera mi sono trovato bene, vorrei continuare a vivere qui. Ho trovato un bel gruppo di amici e il giusto ritmo con la corsa. D¡¯estate mi alleno la mattina presto, nei mesi invernali sfrutto la pausa pranzo. Ho scelto un¡¯unica seduta giornaliera, privilegiando la qualit¨¤. Rispetto ai 180 km settimanali degli altri maratoneti, ne percorro circa 50 in meno. Non importa, il lavoro sta pagando e sono pi¨´ libero per dedicarmi ad altre cose¡±.
Un vantaggio?
¡°Corro pi¨´ spensierato di altri, che hanno l¡¯atletica come obiettivo principale. A me piace, ma voglio continuare a divertirmi e, quando i risultati sono deludenti, rendere conto solo a me stesso¡±.
Altre passioni?
¡°Leggo libri di fantascienza, seguo l¡¯NBA e il ciclismo. Ho appena comprato una bici, quando posso vado sulle Alpi per testarmi in salita. D¡¯altronde, sono cresciuto con le imprese di Alberto Contador. Impossibile non innamorarsi del suo modo di vivere la corsa¡±.
E il calcio?????????????????????????????????????????????????????????????????????
¡°Sono tifoso della Juventus. Colpa di Del Piero e Zidane. Che classe, che giocate¡±.
Chi ¨¨ Giovanni Grano quando non corre e non lavora?
¡°Un ragazzo semplice e determinato, qualit¨¤ che a volte si trasforma in testardaggine e fierezza. C¡¯¨¨ molto della terra da cui provengo. In passato ho ricevuto offerte da diverse squadre italiane, anche blasonate. Ma ho sempre rifiutato, per mantenere un legame solido con le mie origini molisane. Per anni l¡¯obiettivo principale ¨¨ stato diventare primatista regionale di maratona e solo nel 2019, ad Amburgo, ho fatto meglio delle 2h17¡¯ di Matteo Palumbo. ? una delle gare a cui sono pi¨´ legato¡±.
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