Ogni ottobre, in Tennessee, si svolge una competizione originale e massacrante. L¡¯inventore si ¨¨ ispirato a due cose: un format che avrebbe desiderato provare in prima persona e il suo cane
Fondata nel 1852, la cittadina statunitense di Bell Buckle, nello stato del Tennessee, ¨¨ famosa per i suoi oggetti d'antiquariato, le trapunte, l¡¯artigianato, la musica country, l¡¯ospitalit¨¤ del sud. E dal 2011 per una delle pi¨´ originali e dure competizioni di running al mondo: la Big Dog¡¯s Backyard Ultra. Futuristica e folle, geniale ma alienante, un format che strizza l¡¯occhio alla matematica e sconfina nella metafisica della fatica. Il motto sembra copiare Highlander, celebre film del 1986: ¡°Ne rimarr¨¤ uno solo¡±. S¨¬, perch¨¦ non vince il primo che transita sotto il traguardo, ma l¡¯ultimo rimasto in gara. Una corsa a eliminazione, dove il confine tra gloria ed etichetta di not finisher ¨¨ sottile. Il colmo per chi corre anche due giorni di seguito.
Il deus ex machina e il fedele amico?
¡ª ?Tutta colpa di Gary Cantrell, omone dalla barba lunga soprannominato Lazarus Lake, un ex ultramaratoneta che nel 2018 ha percorso 3200 miglia attraverso gli Stati Uniti in 126 giorni. Come riporta un¡¯intervista di BBC Sport, nel mondo del running ¨¨ noto come "il Leonardo da Vinci del dolore, il Rembrandt dei giochi mentali, la Lady Gaga della sofferenza". Non si sa quanti anni abbia, lui ci scherza su e nel tempo libero organizza gare estenuanti. Dalla Barkley Marathon, meritevole di un documentario su Netflix, a una competizione dove gli atleti vengono lasciati in una zona deserta dopo 350 miglia in autobus e devono ritornare entro 10 giorni. Fino alla Big Dog¡¯s Backyard Ultra, la creatura nata nel ¡°cortile¡± della sua grande fattoria, dove vive con la moglie Sandra. Il nome? Dal fedele cane, un bulldog pigro che dorme sulla linea del traguardo, come a beffarsi della fatica dei corridori.
Per chi suona la¡ campanella??
¡ª ?Prevista nel mese di ottobre, il format ¨¨ quello delle ultramaratone da cortile: un anello di 6,706 km (4,167 miglia) da percorrere massimo in un¡¯ora. Tragitto boschivo con la luce del sole, una strada illuminata quando scende la notte. La distanza non ¨¨ casuale. Se moltiplicata per 24, si raggiungono le 100 miglia. Niente limiti, come lo striscione gonfiabile ribadisce: ¡°Non c¡¯¨¨ arrivo¡±. Alza le braccia chi resiste e termina un giro pi¨´ degli altri. Altrimenti si rischia il paradosso, una sofferenza inutile e nessun vincitore. Gestione dello sforzo, testa, strategia e un pizzico di follia. Chiunque voglia affrontare una tornata deve presentarsi nel recinto di partenza dopo che Cantrell ha suonato la campanella. Il problema ¨¨ farlo dopo tante ore, quando gli atleti si trovano di fronte a una scelta: andatura sostenuta - a costo di sprecare energie fisiche - o un ritmo pi¨´ basso, con il rischio di non avere tempo sufficiente per mangiare, bere e dormire prima della campanella successiva? Decidere non ¨¨ semplice, soprattutto quando sei poco lucido e persino cambiare i calzini diventa duro.
Aneddoti e protagonisti?
¡ª ?Ci sono amministratori delegati di societ¨¤ tecnologiche, massaggiatori, dentisti ed ex insegnanti di scienze, che a BBC Sport hanno raccontato aneddoti grotteschi, inverosimili. C¡¯¨¨ chi ha quasi perso l¡¯aereo, chi sostiene che alcune parti del cervello smettano di funzionare, chi ha perso la percezione del tempo e dopo tante ore senza sonno ¨¨ stato vittima di allucinazioni e ha confuso cespugli con dinosauri. Per non parlare degli epiteti su Cantrell. Da sadico a genio. Eppure in tanti si cimentano nell¡¯impresa. Obiettivo? Superare i propri limiti, spingendosi sempre un metro pi¨´ avanti.
Cortile e virus
¡ª ?Nel 2020 la manifestazione ¨¨ stata modificata a causa della pandemia: 15 atleti in Tennessee, altrettanti in contemporanea da oltre 20 Paesi, con gare trasmesse in streaming sulla pagina Facebook di Big Dog¡¯s Backyard?Ultra e Zoom. Ogni competizione con un proprio vincitore, vincolato dal penultimo corridore a mollare, che lo ha costretto ad aggiungere soltanto un giro prima di fermarsi. Ne ¨¨ nata una sfida tra nazioni, a premiare quella con pi¨´ punti in base ai chilometri percorsi. ¡°I programmi sono stati pi¨´ leggeri, potrebbe cadere il muro delle 72 ore¡±, aveva dichiarato tempo prima Cantrell alla rivista statunitense Runner¡¯s World. Detto, fatto: ci ha pensato il belga Karel Sabbe, con il record di 75 giri, 502,95 km o 312,525 miglia. Per le donne, grande prestazione e primato dell¡¯ultrarunner statunitense Courtney Dauwalter, con 68 giri intorno alla fattoria di Lazarus Lake. Uno che rispetto alla gara ha affermato: ¡°? come ricevere un pugno in faccia. Non ¨¨ difficile, solo un po'¡±. C¡¯¨¨ da fidarsi? Pandemia permettendo, prossima edizione prevista il 16 ottobre.
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