Le notizie che arrivano dal mondo della corsa non finiscono mai di sorprendere. Una sicuramente da sottolineare con il circolino rosso arriva dalla maratona di Toronto dove qualche settimana fa ¨¨ stato stabilito uno straordinario primato mondiale nella categoria master dall'85 enne canadese Ed Whitlock, nato il 6 marzo del 1931, che ha concluso i canonici 42 km e 195 metri in [...]
Le notizie che arrivano dal mondo della corsa non finiscono mai di sorprendere. Una sicuramente da sottolineare con il circolino rosso arriva dalla maratona di Toronto dove qualche settimana fa ¨¨ stato stabilito uno straordinario primato mondiale nella categoria master dall'85 enne canadese Ed Whitlock, nato il 6 marzo del 1931, che ha concluso i canonici 42 km e 195 metri in 3 ore 56 minuti e 33 secondi, demolendo di oltre 38 minuti la migliore precedente prestazione mondiale sulla distanza detenuta dall'australiano Robert Horman con 4 ore 34 minuti e 55 secondi.
PLURIPRIMATISTA Risultato incredibile se non si conoscessero le ben note qualit¨¤ atletiche dell'evergreen canadese che detiene altri vari primati mondiali di categoria sulla distanza della maratona. Sono suoi infatti le migliori prestazioni mondiali sia a livello dei 70 anni, stavolta con un sensazionale 2 ore 54 minuti e 48 secondi oltre a quelle a livello dei 75 anni con 3 ore 4 minuti e 54 secondi e degli 80 anni con 3 ore 15 minuti e 54 secondi. In base a questi risultati, se gi¨¤ non si fosse stupiti per la loro intrinseca qualit¨¤, si potrebbe dire che l'et¨¤ al buon Ed Whitlock ha cominciato a pesare soltanto adesso visto che fra il primato dei 70 anni ed i due successivi realizzati a 75 e 80 anni il regresso cronometrico, in entrambi i casi, ¨¨ stato contenuto fra i 10 e gli 11 minuti, mentre adesso raggiunti gli 85 anni ¨¨ salito ad oltre 41 minuti, cio¨¨ praticamente quadruplicato.
EFFETTI BENEFICI DELLA CORSA Considerazioni statistiche a parte che poi lasciano anche il tempo che trovano, le imprese cronometriche di Ed Whitlock sono l'ennesima dimostrazione dei benefici effetti che la corsa prolungata effettuata a velocit¨¤ medio-basse pu¨° avere sull'organismo umano rallentandone la fase di declino organico, muscolare, articolare e tendineo. Certamente l'arzillo maratoneta canadese ¨¨ un fenomeno da studiare in laboratorio, ma in un prossimo futuro risultati come i suoi potrebbero diventare molto pi¨´ comuni visto l'aumento esponenziale, in primis nel settore femminile, dei praticanti la corsa a piedi.
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