¡°Costanza e gradualit¨¤, senza mai arrivare al limite¡±. I consigli del tre volte campione del mondo di ultramaratona, per allenarsi in una stagione agonistica complicata dalla pandemia di Covid-19
Roma Sud-Ovest. C¡¯¨¨ un signore che tutti i giorni esce di casa e inizia a correre. Cronometro con GPS, cardiofrequenzimetro e cappello, con visiera in avanti. 173 cm per 62 chilogrammi, fisico asciutto e un cuore che sa rallentare i battiti e schernire la fatica. Giorgio Calcaterra, 48 anni e migliaia di chilometri sotto le scarpe, ¨¨ un punto di riferimento per classe e passione. Il mito di tutti i podisti. Dal bravo amatore a quello che aspetta la prima fontanella, per mettere fine alla propria sofferenza.
Tre volte campione del mondo di ultramaratona e dodici successi consecutivi alla leggendaria 100 km del Passatore, non basterebbe un articolo intero per elencare il suo palmar¨¨s. A marzo la pandemia di Covid-19 lo ha costretto in casa per settimane. ¡°Re Giorgio¡± non ha mollato, si ¨¨ reinventato e conosciuto meglio come atleta. Esperienza che in questi mesi incerti gli sta tornando utile. Tanto da volerla condividere, tra aneddoti e consigli. Ve lo siete immaginato come un leone in gabbia, che passeggia nervosamente dalla bilancia al tappetino per gli addominali? Niente di pi¨´ sbagliato. ¡°L¡¯inizio della stagione agonistica era stato intenso, forse troppo. Per questo il lockdown non mi aveva gettato nello sconforto. ¡®Mi ricarico¡¯, pensavo. Certo, con il passare dei giorni la situazione diventava pesante, ma mi reputavo fortunato. Non avevo perso il lavoro, n¨¦ dovevo preoccuparmi dei miei cari che stavano male. Complice un tapis roulant posizionato in linea col televisore, ho iniziato il mio allenamento¡ da remoto: 20 km senza forzare, uno ¡®scarico¡¯ quotidiano¡±.
In quei giorni Giorgio si sveglia tardi, si occupa della casa, ritaglia e cataloga articoli di imprese e vittorie. Quando non ¨¨ rapito dalle serie televisive (¡®incartato¡¯, come ama dire), si dedica al canale suo Youtube, rilascia interviste e tiene conferenze su piattaforme social. La musica lo accompagna, dalle sigle dei cartoni animati ai Queen, dal tormentone del momento fino a Born to run del ¡°Boss¡± Springsteen. Considera fondamentali gli esercizi a corpo libero e il salto con la corda, ma si impigrisce e non li fa. Cos¨¬ come nella lettura dei romanzi, a meno che il titolo non sia ¡°Il cacciatore di aquiloni¡±. In cucina, invece, si scatena. Pane, pizza, persino torte. ¡°Ho preso 7 kg, da 62 a 69. Non me lo spiego. Ho corso e mangiato come sempre, evitando carne e pesce. Qualche strappo alla regola c¡¯¨¨ stato, ma nei limiti¡±.
A maggio, con l¡¯allentamento delle misure restrittive, Giorgio scopre di fare pi¨´ fatica del previsto: ¡°Ho ripreso ad allenarmi su strada, con il giro dell¡¯isolato. Ma non reggevo i ritmi di prima. Aspetto mentale o postura sbagliata? Non l¡¯ho mai capito, ma ho avvertito una specie di rifiuto e ho detto basta per quasi due settimane. L¡¯estate ¨¨ stata impegnativa. Complice il caldo e una ripartenza affrettata, la forma tardava ad arrivare. Poi ad agosto la svolta. Senza particolari sacrifici, ho riacquistato il mio peso forma e le sensazioni in corsa sono migliorate. Ho ritrovato equilibrio e calma. E partendo da 14 km al giorno ho aggiunto 1000 metri ogni settimana. Ora sono a 21, con un¡¯andatura di 4¡¯30¡± al km. La gamba gira e il cardiofrequenzimetro conferma: pulsazioni medie a 104.
Giallo, arancione, rosso. Una scala cromatica che grazie ai media ¨¨ diventata familiare. Con la tonalit¨¤ pi¨´ forte che rischia di allargarsi su tutto lo Stivale. ¡°Speriamo di non rivivere la situazione di mesi fa. ? stato un periodo duro, ho sofferto le limitazioni alla nostra quotidianit¨¤, non l¡¯inattivit¨¤ fisica. Non ¨¨ mai stato un problema fermarmi. Sono sempre ripartito¡±. E quando si parla di gare Giorgio Calcaterra fa un lungo sospiro: ¡°Mi mancano. Una in particolare. Avrei partecipato alla 100 km del Passatore per la 15esima volta. Puntavo alla cifra tonda e a riscattare le ultime due edizioni: nel 2018 mi sono dimenticato di mangiare, lo scorso anno venivo da un infortunio. Ma la corsa ¨¨ bella a prescindere. Se praticata nella giusta maniera, diverte e porta benefici. In questo periodo sono due i concetti fondamentali per migliorare ed evitare gli infortuni: costanza e gradualit¨¤. Mai dare il 100% in allenamento, puntando alla prestazione o al personal best. Non bisogna essere stanchi una volta tornati a casa. Da cosa mi sono accorto che quest¡¯estate sbagliavo? Salivo le scale aggrappandomi al corrimano. Ora uso i gradini per fare skip¡±.
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