RUNNING

L'analisi

Agguerriti, brandizzati e cool: anatomia dei nuovi runner milanesi

Nuovi gruppi di runners crescono in forma quasi esponenziale nella citt¨¤ di Milano. Il fenomeno gi¨¤ comparso nel 2015 ha avuto un¡¯impennata clamorosa in fatto di numeri nella stagione in corso evidenziando delle?forme di aggregazione podistica nuove e per nulla scontate, che abbiamo fotografato in questo articolo. BRAND SPORTIVI I runners con maggiore visibilit¨¤ sono quelli [...]

Giorgio Rondelli

Nuovi gruppi di runners crescono in forma quasi esponenziale nella citt¨¤ di Milano. Il fenomeno gi¨¤ comparso nel 2015 ha avuto un¡¯impennata clamorosa in fatto di numeri nella stagione in corso evidenziando delle?forme di aggregazione podistica nuove e per nulla scontate, che abbiamo fotografato in questo articolo.

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BRAND SPORTIVI I runners con maggiore visibilit¨¤ sono quelli gestiti da alcuni grandi marchi sportivi che hanno assemblato una solida base di neo podisti quasi tutti molto giovani, che vengono guidati da coach professionisti e assistiti anche da qualche opportuno pacemaker. Questi hanno come zona prediletta di allenamento il parco Sempione e svolgono anche allenamenti pi¨´ tecnici, con tanto di ripetute veloci, sulla pista del Campo Sportivo 25 Aprile, lo storico impianto ai piedi del Montestella. Sono gruppi ben visibili nelle occasioni ufficiali, visto che i brand li riforniscono di tutto punto con scarpe tecniche e magliette e pantaloncini griffati, sino ad oggi per¨° questi gruppi o singoli se vogliono partecipare a gare ufficiali devono prima iscriversi a qualche societ¨¤ sportiva affiliata alla Fidal visto che lo stesso brand che li sostiene non ¨¨ affiliato a sua volta.

SOCIETA¡¯ AMATORIALI Molto visibili, molto inquadrati, molto agguerriti sono invece diversi gruppi amatoriali di recente formazione. Alcuni di essi s'allenano con grande intensit¨¤ un po¡¯ in tutte le zone della citt¨¤, prediligendo: il Parco Sempione, la pista del Campo 25 Aprile e la circostante Montagnetta di San Siro, i percorsi lungo Martesana ed altri parchi cittadini come il Parco Lambro, il Parco delle Cave ed il Parco Nord. Anche gli amatori, hanno a loro volta istruttori esperti delle varie problematiche della corsa, anche se magari non professionisti come quelli sopracitati ingaggiati dai vari brand sportivi e sono contraddistinti da un forte spirito di appartenenza al club di cui vestono gli indumenti ufficiali non solo in gara, ma anche durante tutti gli allenamenti. Queste societ¨¤ amatoriali sono tutte quante iscritte alla Fidal e quindi non perdono di identit¨¤ al momento dell¡¯attivit¨¤ agonistica.

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MINIGRUPPI Esiste poi una terza forma d'aggregazione in chiave di podismo amatoriale. Quella relativa dei minigruppi che s'allenano a vari livelli, quasi sempre guidati da un personal di buona esperienza pagando una tassa di iscrizione semestrale o annuo per quello che si potrebbe definire un ¡°corso di preparazione fisica e muscolare ¡° gestito a vari livelli a seconda delle qualit¨¤ atletiche dei partecipanti. C¡¯¨¨ da sottolineare che alcuni di questi runners non partecipano ad eventi sportivi di nessuna natura, mentre i pi¨´ bravi ed i pi¨´ agonisti sono poi costretti a tesserarsi per club diversi dagli amatoriali, se vogliono iscriversi e gareggiare nelle varie competizioni organizzate dalla Fidal.

CORSI MIRATI?L¡¯ultima forma di aggregazione ¨¨ quella che potremmo definire dei ¡°corsi mirati¡±, cio¨¨ di un¡¯aggregazione gestita e guidata dagli organizzatori di una grande manifestazione, vedi la Stramilano o la maratona di Milano oppure la Salomon City Trail tanto per nominarne alcune. Sono un blocco d'allenamenti guidati da alcuni esperti del settore per portare gli aderenti ad una buona condizione di forma al momento della gara. Il tutto sempre in forma gratuita, ad onor del vero quasi sempre pi¨´ fatto con puri scopi propagandistici finalizzati all¡¯evento che non con l¡¯obiettivo di costituire un gruppo di allenamento duraturo nel tempo.

UN RITRATTO IN BIANCO E NERO?Qualche addetto ai lavori si chiede se una tale massa di runner di tutte le et¨¤ ed estrazioni sociali che si muove a 360 gradi non finisca per danneggiare o ostacolare l¡¯attivit¨¤ delle varie societ¨¤. "S¨¬ e no", verrebbe da dire dopo un¡¯analisi forse non troppo approfondita. "S¨¬", perch¨¦ se i medesimi s'iscrivessero nelle societ¨¤ tradizionali porterebbero nuove entrate economiche nelle esangui casse dei club ed il tutto potrebbe in qualche modo aiutare le medesime societ¨¤ a sostenere soprattutto l¡¯attivit¨¤ agonistica giovanile. La risposta per¨° ¨¨ anche "No", perch¨¦ da questi corsi o gruppi di allenamento le societ¨¤ tradizionali non traggono certo nuovi adepti per la propria attivit¨¤ agonistica.

I brand potrebbero studiare forme di collaborazione con qualche club fornendo materiale in cambio di supporto tecnico ed iscrizione alle varie manifestazioni organizzate dalla Fidal. Inoltre,?si tratta di un¡¯attivit¨¤ parallela a quella?di medio ed alto livello, sempre a met¨¤ strada fra l¡¯agonismo, il podismo amatoriale, una nuova tendenza sociale?e la corsa salutistica. Il tutto vivificato da un sano spirito di aggregazione e d'appartenenza al proprio gruppo d'allenamento o di ritrovo. Una moda del momento destinata ad affievolirsi a breve e medio termine? Difficile dirlo. Per saperne di pi¨´, almeno a mio avviso, occorrer¨¤ attendere almeno un quinquennio.

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