RUNNING
Ivan Basso correr¨¤ la maratona di Venezia, e ci racconta i suoi allenamenti
Ivan Basso, ex ciclista professionista, vincitore di due edizioni del?Giro d'Italia (2006 e 2010) e per due volte sul podio al Tour de France correr¨¤ la Venice Marathon del prossimo 23 ottobre 2016. Ora?l'ex campione, soprannominato "Ivan il terribile" grazie alla sua tenacia, si cimenta in una nuova avventura, dalla bici ad una nuova passione: la corsa, un'attivit¨¤ che oltre a coinvolgere un numero sempre maggiore di persone in Italia, contagia anche gli ex professionisti dello sport.?
Ogni settimana, Basso ci racconter¨¤ la sua impresa: la fatica, le soddisfazioni, i progressi e persino i momenti di sconforto. La parola al neo runner quindi e... stay tuned.?
Per 37 anni la bici ha sempre fatto parte della mia vita: 17 stagioni da professionista, due Giri d¡¯Italia vinti, due volte sul podio del Tour de France. Quando in ottobre ho scelto di ritirarmi, per¨°, ho riscoperto una passione importante. Con il problema che ho avuto - il tumore al testicolo che mi ¨¨ stato diagnosticato all¡¯ultimo Tour e per il quale sono stato operato - il ciclismo non era pi¨´ indicato. Cos¨¬ mi sono avvicinato alla corsa. Per prima cosa, ho chiesto consiglio a Davide Cassani, l¡¯attuale c.t. della Nazionale di ciclismo, uno che ¨¨ riuscito a conciliare running e due ruote. Ho iniziato con camminate e corsette sempre pi¨´ frequenti. Poi ¨¨ nata un¡¯idea.
Domenica 23 ottobre voglio partecipare alla maratona di Venezia. Ho scelto questo appuntamento perch¨¦ voglio che la mia ?maratona sia in Italia, in una citt¨¤ stupenda, e perch¨¦ si corre in un periodo in cui il lavoro mi lascia pi¨´ tempo libero. A partire da questa stagione infatti sono coordinatore tecnico per la Tinkoff, il team di Alberto Contador e Peter Sagan, la mia ultima squadra. Dal 2 luglio seguo in ammiraglia i nostri nove ragazzi nell¡¯avventura del Tour de France, ma nel frattempo ho un programma di allenamento ben preciso: sar¨¤ il mio Tour a piedi...
Innanzitutto, prima di partire per la Francia ho avuto una prima fase in cui il fisico si ¨¨ dovuto adattare al tipo di sforzo. Ciclismo e corsa sono molto diversi, non solo per i muscoli differenti che si impiegano. Banalmente, nel ciclismo sei ¡°attaccato¡± alla bici, nella corsa usi tutto il tuo corpo. Ho scoperto anche che correre a piedi libera la mente, fa stare bene. E questo per me ¨¨ il principio pi¨´ importante: lo sport deve essere benessere, sorriso.
Durante il Tour seguo un programma piuttosto flessibile: uscite di 5, oppure 10 o 15 km a seconda della forma fisica e del tempo che ho a disposizione. Queste sono le mie abitudini: mi sveglio alle 6.50, bevo un caff¨¦, mangio uno snack e parto. Qua in Francia, se non riesco a correre alla mattina, recupero alla sera dopo l¡¯arrivo della tappa. A volte riesco a uscire alla mattina e a ritagliarmi anche 30 minuti nel pomeriggio come defaticante: un modo per liberarmi dallo stress della giornata.
Una volta tornato in Italia mi dedicher¨° a lavori pi¨´ specifici. La prima corsa francese ¨¨ stata vicino a Mont Saint Michel, per la partenza del Tour. Uno scenario da cartolina: vedevo giallo ovunque, come quando le nostre strade si colorano di rosa per il Giro. Ogni giorno, per tre settimane, svolger¨° il mio programma di esercizi e vi racconter¨° la mia esperienza. A Venezia ci arriviamo insieme.
di Ivan Basso
? RIPRODUZIONE RISERVATA