Iridato di Corsa in Montagna Lunghe Distanze nel 2017, il ventinovenne comasco racconta la passione per il suo sport. Tra obiettivi stagionali e aneddoti personali
Una volta qualcuno ha detto che accadono grandi cose quando montagne e uomini si incontrano. Francesco Puppi lo sa bene. Classe ¡¯92, nei boschi delle Prealpi Lariane corre da anni, per un legame viscerale che fatica a descrivere. ¡°? come se ci somigliassimo¡±, scherza al telefono. Iridato di Corsa in Montagna Lunghe Distanze nel 2017, il comasco va forte su qualsiasi terreno. Sono i personal best a dirlo: 29¡¯52¡± nei 10.000 metri in pista, 29¡¯47¡± nei 10 km su strada, 1h04¡¯41¡± in mezza maratona, 2h24¡¯10¡± in maratona. Tesserato per l¡¯Atletica Valle Brembana e dal 2019 Atleta Nike, anche sui libri ci ha messo passione. Risultato? Una laurea in Fisica all¡¯Universit¨¤ degli Studi di Milano. Umile, curioso, eclettico, Francesco si ¨¨ raccontato a Gazzetta Active. Tra aspetti tecnici e aneddoti personali. ?
Quando nasce il tuo amore per la corsa?
¡°Parte da lontano, alle scuole elementari. Merito di mia cugina, che praticava atletica a Guanzate (provincia di Como, ndr), dove sono cresciuto. All¡¯inizio era solo un gioco, quando arrivavo al campo non vedevo l¡¯ora di lanciarmi sul tappeto del salto in alto insieme agli altri ragazzi. Ho avuto la fortuna di trovare un bel gruppo, che mi ha fatto star bene. Quel filo si ¨¨ mantenuto negli anni, nonostante tentativi con basket, pallavolo, nuoto¡±.
Quando hai capito di voler diventare professionista?
¡°Un momento preciso non lo ricordo. ? stato un percorso a tappe, una crescita progressiva in cui ho acquisito consapevolezza e passione. Da subito ho mostrato una certa attitudine per fatica e resistenza, la mia prima mezza maratona l¡¯ho corsa in Svizzera a soli 13 anni. Poi due passaggi fondamentali sono stati l¡¯incontro con Tito Tiberti, il mio coach attuale, e l¡¯argento ai Mondiali di Corsa in Montagna del 2019, a Villa La Angostura, in Argentina. In assoluto la mia miglior gara. Da l¨¬, mentalit¨¤ e modo di allenarmi sono cambiati¡±.
Cosa rappresenta per te la montagna?
¡°Un ambiente che conosco sin da piccolo, quando facevo lunghe passeggiate con i miei genitori. Ci sto bene, lo sento vicino. Ogni volta mi restituisce qualcosa. E poi le storie condivise con altri atleti si trasformano spesso in rapporti umani preziosi¡±.
Senza dimenticare le altre specialit¨¤¡
¡°Resto un corridore a 360¡ã, per tutte le superfici. Questa capacit¨¤ di adattamento ¨¨ tra le chiavi del mio allenamento. Inoltre, su strada e in pista i lavori di qualit¨¤ permettono un controllo del gesto e dello sforzo molto pi¨´ preciso¡±.
Quanto conta il rapporto con il tuo allenatore?
¡°? fondamentale. Tito mi ha conosciuto a 22 anni e fatto crescere, come atleta e uomo. Non ci vediamo spesso, ma c¡¯¨¨ un feedback quotidiano, non solo tecnico. Un confronto trasversale, vero¡±.
Runner, ma anche professore. La tua passione per la scienza ti ha portato dietro una cattedra¡
¡°Ho insegnato Matematica e Fisica per due anni, in due diversi licei scientifici. Una parentesi che mi ha dato tanto. Con i ragazzi c¡¯era un bel rapporto, la poca differenza di et¨¤ mi ha permesso di ascoltarli, capirli. Non ¨¨ per¨° stato semplice mantenere il rispetto dei ruoli. Purtroppo, nell¡¯ultimo anno la didattica a distanza mi ha scoraggiato e ho capito che quella non ¨¨ la mia strada. Almeno per ora¡±.
L¡¯atletica e la Fisica. Cosa hanno in comune?
¡°Non vedo un rapporto diretto, ma la Fisica propone un approccio mentale ai fenomeni naturali molto intenso. Credo sia stata utile per aumentare la sensibilit¨¤ verso l¡¯atletica e le dinamiche del mondo dello sport¡±.
? vero che ti piace la giocoleria?
¡°Mio padre ¨¨ sempre stato appassionato, cos¨¬ da piccolo ho imparato a destreggiarmi con palline e clave, ad andare su monociclo e trampoli. Oggi non ho molto tempo da dedicarle, preferisco leggere e informarmi. Mi interessano storie di giornalismo, autobiografie, romanzi di inchiesta. Cerco di essere sempre sul pezzo¡±.
Un pregio e un difetto.
¡°Sono sensibile. Rifletto sulle cose, propongo chiavi di lettura diverse. Per¨° confesso di essere poco socievole. Da solo sto bene, ma una maggiore empatia a volte non guasterebbe¡±.
Quali altre discipline segui?
¡°Ciclismo, nuoto, sci di fondo. E il basket, ma non come prima¡±.
Quale famoso personaggio dello sport vorresti incontrare?
¡°Il velocista americano Tommie Smith, campione olimpico dei 200 metri a Citt¨¤ del Messico nel ¡¯68, simbolo della rivendicazione dei diritti degli afroamericani negli Stati Uniti. Se invece avessi una macchina del tempo, dico Muhammad Ali. Un mito. Ma anche le velociste Wilma Rudolph e Fanny Blankers-Koen, le loro storie mi hanno ispirato¡±.
Sei fidanzato?
¡°Si, con Gloria Giudici, anche lei atleta di alto livello. Viviamo insieme ad Appiano Gentile e a volte non ¨¨ facile conciliare i nostri impegni. Per fortuna c¡¯¨¨ complicit¨¤. Certo, spesso casa ¨¨ sottosopra¡¡±
I tuoi prossimi obiettivi?
¡°La Tuscany Camp Marathon, l¡¯11 aprile. Sono tre anni che non corro 42,195 km, ma mi sono preparato e punto a chiudere in 2h16¡¯. Il focus della stagione ¨¨ per¨° il World Mountain and Trail Running Championships, dall¡¯11 al 14 novembre in Thailandia. ? la prima volta che Mondiale di Corsa in Montagna e Trail vengono organizzati sotto un¡¯unica egida, quella della World Athletics. Quattro le specialit¨¤ previste: Kilometro verticale, Up?&?Down, Short Trail, Long Trail. Sono curioso ed eccitato. Non vedo l¡¯ora¡±.
? RIPRODUZIONE RISERVATA