??iniziata la terza vita di Constantin Bostan, detto Costa. E sar¨¤ anche la pi¨´ veloce grazie alle nuove protesi da corsa.? Membro degli Urban Runner, una societ¨¤ podistica milanese nata nel 2015, Constantin Bostan, detto Costa, si prepara a vivere la sua terza vita,?la pi¨´ veloce. Da oggi il runner che tutti (o quasi) abbiamo visto correre almeno una volta con [...]
??iniziata la terza vita di Constantin Bostan, detto Costa. E sar¨¤ anche la pi¨´ veloce grazie alle nuove protesi da corsa.?
Membro degli Urban Runner, una societ¨¤ podistica milanese nata nel 2015, Constantin Bostan, detto Costa, si prepara a vivere la sua terza vita,?la pi¨´ veloce.
Da oggi il runner che tutti (o quasi) abbiamo visto correre almeno una volta con le stampelle?ha una protesi speciale,?come quelle di Pistorius o di Giusy Versace. E?proprio grazie a lei, la ragazza calabrese oggi presentatrice televisiva ma anche atleta, e all¡¯associazione Disabili No Limits?da lei ideata nel 2011, Costa?¨¨ riuscito a realizzare il suo?sogno di possedere un paio di protesi che costano almeno 15mila euro. Giusy fa velocit¨¤ in pista e a settembre andr¨¤ alle Paralimpiadi. Costa brucer¨¤ l¡¯asfalto di tante gare e verso un?obiettivo ambizioso: tagliare il traguardo in novembre alla Maratona di Valencia.
Una vita che ricomincia, ma anche il riscatto dopo tante difficolt¨¤.?In realt¨¤, Valencia non sar¨¤ la sua prima maratona.?Costantin il 12 Aprile 2016?si era?presentato all¡¯arrivo della Milano Marathon. Sulle strade meneghine aveva dato prova della sua forza e tenacia anche nella primavera 2015, ma in quell'occasione si arrese al 28¡ã chilometro. Si rifece a Novembre alla Firenzemarathon. Gi¨¤ fare una maratona non ¨¨ uno scherzo, farla con una gamba sola e con due stampelle che supportano e simulano la falcata,?diventa un'impresa straordinaria.
La Storia?nato in Moldavia?36 anni fa, Costa perse la gamba all'et¨¤ di?venti, dopo un incidente avvenuto quando ne aveva solo due. Un cavallo a dondolo di legno gli piomb¨° sulla gamba rompendogliela. Curata male, malissimo, la gamba di Constantin si blocc¨° nella crescita. Negli anni della sua giovent¨´ sub¨¬ qualcosa come trentacinque operazioni chirurgiche e spese un tempo illimitato tra cliniche e ortopedici. Erano tempi non facili quelli in Moldavia,?la migliore clinica trovata dai genitori fu quella?di?Kurgan nell¡¯Europa dell¡¯Est, all¡¯epoca Unione Sovietica, a cinque ore di volo da casa. Avanti e indietro infinite volte, ma?i?risultati, anche con le cure per l¡¯allungamento delle ossa che in genere vengono somministrate?ai bambini affetti da nanismo, risultarono inutili.
La forza di Constantin da ragazzino tra i mille problemi Costa dimostra subito una forza interiore non comune e nonostante l¡¯handicap riesce a guadagnarsi una cintura gialla di karat¨¨. Fa body building e tornei di braccio di ferro, inizia a giocare anche a calcio e subito si aprono per lui le porte della nazionale moldava. Sport s¨¬,?ma?anche libri e studi:?vorrebbe laurearsi in medicina, ma gli dicono che sia impossibile fare il chirurgo su una gamba sola, troppo tempo in piedi in sala operatoria, troppo rischioso.
A vent¡¯anni ¨¨ tempo di sistemare la gamba perch¨¦ ¨¨ troppo corta.?Serve l¡¯ennesima operazione chirurgica. Ma ¨¨ rischiosa. Decide di affrontare il rischio?ma?la cosa non va per il verso giusto. Rimane solo una soluzione, la pi¨´ drastica. Solo la parola, amputazione, fa gelare il sangue.
La seconda vita di Costa Dopo l'amputazione decide?di venire in Italia, a Rho?(periferia nord di Milano), dove la madre si era trasferita da poco. Costa vuole?ricominciare, spera di lavorare?come avvocato forte della sua laurea in giurisprudenza presa in Moldavia. Ma ecco arriva un altro smacco:?in Italia la sua laurea ¨¨ carta straccia, non ha valore. Potrebbe arrendersi, di fronte all'ennesimo colpo duro della vita, ma Costa no: in lui si riaccende l'idea di lavorare in ospedale, cos¨¬ si iscrive ai corsi e prende il diploma di operatore socio-sanitario che gli consente anche di fare il volontario come soccorritore sulle ambulanze.
Nel frattempo il Pirata, come viene chiamato da tutti, inizia a giocare a calcio anche in Italia e appena ottiene la nazionalit¨¤ veste la maglia azzurra. Entra in una squadra vera e forte con giocatori che vanno dai 13 ai 44 anni. La vita ¨¨ fatta di ambizioni ma anche di incontri e proprio quello con il responsabile della nazionale amputati di calcio, Gianni Sasso, segna?la sua vita. Gianni Sasso ¨¨ un triatleta, uno altro eroe che con le stampelle corre la maratona in 4ore 28¡¯. Convince?il Pirata a iniziare a correre. Come per tanti di noi viene, Costa ¨¨ rapito da questo nuovo sport. Ne rimane folgorato.
Diventa un runner tre anni fa e pur con una gamba e due stampelle non si pone limiti. Nelle gare diventa un idolo, ¨¨ acclamatissimo dal pubblico. Fermarlo ¨¨ impossibile. Anche se ¨¨ successo, come al 28¡ãkm della Milano Marathon 2015, che qualcosa non funzionasse. Ma ¨¨ stata una lezione, una prova. Anzi no. E¡¯ stato un nuovo inizio. Costa, infatti, non si ferma, poco dopo?partecipa alla Strongman Run e supera ostacoli su ostacoli, mentre nell'intimo coltiva un sogno: fare triathlon.
La terza vita?Costa?ora ¨¨ felice. Tanta la commozione quando ha indossato per la prima volta?le sue nuove protesi da corsa.?Ha cominciato a saltare come un bambino felice, quel bambino che a due anni smise di correre, ma che ora nessuno fermer¨¤ pi¨´. Se prima in gara era unstoppable ora sar¨¤ anche¡imbattibile.
E noi non possiamo che urlargli: "Go Pirata, go!"
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