Il protagonista l'ha chiamato "Il mese corrente" e prevedeva 30 giorni senz'auto o altro mezzo di trasporto, per muoversi solo con le proprie gambe in citt¨¤ e fuori
Mille chilometri di corsa (alternati a cammino), senza cambiare nulla della propria routine quotidiana (tra impegni famigliari e lavoro), per 30 giorni. ? l¡¯impresa di Daniele Persico, ingegnere di 40 anni, bergamasco di origine, ma residente con la famiglia a Genova.?Un esperimento della durata di un mese, dal 2 al 31 ottobre (con arrivo il 1 novembre), in cui non ha utilizzato alcun mezzo di trasporto, chiamato "Il mese corrente". Il motivo? Ce lo spiega proprio Daniele: "In ottobre mi sono spostato solo ed esclusivamente con le mie gambe, camminando e correndo. Ho fatto una sorta di 'dieta' del movimento. Una provocazione legata alla sostenibilit¨¤, che poi si traduce in benessere e salute, gli ambiti sui quali ho voluto puntare l¡¯attenzione".
Hai dovuto stravolgere la tua vita per portare a termine l¡¯iniziativa??
"Assolutamente no, l¡¯obiettivo era di non cambiare nulla della mia routine quotidiana. Quindi tutti i giorni accompagnavo le mie due bimbe all¡¯asilo, prima una e poi l¡¯altra facendo un tragitto di 4 chilometri. Una camminata tutti insieme, quindi andavo in ufficio di corsa facendo 16 chilometri all¡¯andata e altrettanti al rientro".?
Quanti chilometri hai percorso settimanalmente??
"Tanti, in media 200 chilometri a settimana".?
Il tuo fisico come ha reagito??
"Avevo una buona preparazione di base, sono uno sportivo, pratico il trail running e ho corso due volte il Tor des G¨¦ants, per¨° devo ammettere che all¡¯inizio ¨¨ stato difficile, perch¨¦ il corpo non recuperava mai. Poi piano, piano, dalla fine della seconda settimana, ho iniziato a sentire che il fisico si stava abituando e la sensazione di pesantezza si ¨¨ ridotta moltissimo. Avevo le gambe pi¨´ fresche e potevo aumentare l'andatura. E c¡¯¨¨ anche stato un adattamento psicologico, ero consapevole che se volevo andare in un certo luogo, poi dovevo tornare con le mie gambe, e lo accettavo".?
Come l¡¯ha presa l¡¯azienda per cui lavori, che tra l¡¯altro si occupa di energie rinnovabili?
"Molto bene. La flessibilit¨¤ dell¡¯orario mi consentiva di arrivare verso le 9.30; tieni conto che con i mezzi di trasporto pubblici per andare al lavoro ci metto 50 minuti, in auto pi¨´ o meno lo stesso tempo, di corsa un¡¯ora e un quarto circa. Quindi uno spostamento non tanto pi¨´ lungo ma con diversi vantaggi: zero stress, benessere, attivit¨¤ fisica, e socialit¨¤ con le persone che incontravo strada facendo".?
A livello pratico come ti sei organizzato? Con la doccia ad esempio come facevi??
"L¡¯azienda ha messo a disposizione delle docce per i dipendenti. E questo a dimostrazione che con un investimento minimo chiunque pu¨° dare degli strumenti ai lavoratori per consentire loro di fare una scelta di questo tipo, con un impatto positivo per la persona, l'azienda e per la societ¨¤".?
Il 31 ottobre l¡¯ultimo sforzo: quasi 170 chilometri, per 5.000 metri di dislivello, che da Genova ti hanno portato a Milano, correndo di giorno e di notte, perdendoti 2-3 volte nel bosco, e affondando?i piedi nel fango per buona parte del tragitto.
"S¨¬, ho fatto tutta la Via del Sale per una ottantina di chilometri, poi sono giunto a Pavia, e quindi a Milano dove ad attendermi c'erano mia moglie, i suoi genitori e gli amici. 24 ore non-stop, una bella sfida, ma sono contento di avere terminato il mese in questo modo incredibile".?
E ora si torna alla ¡°normalit¨¤¡±.?
"Alcuni cambiamenti che ho sperimentato rimarranno nella mia vita, ma trovo che non abbia senso fare tanti chilometri tutti i giorni,? la mia ¨¨ stata una provocazione. Spero che l¡¯importanza del movimento e dell'uso dei mezzi di trasporto pi¨´ ecologici sia entrato almeno un pochino nella mente di tante persone che hanno letto la mia storia".
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