RUNNING
Courmayeur e il turismo da trail running: quattro chiacchiere con Francesca
La quiete della spettacolare val Ferret ai piedi del Monte Bianco e il piacere del trail running, corsa? in mezzo alla natura ?respirando aria buona e un poĄŻ di se stessi. EĄŻ unĄŻesperienza irresistibile, partendo dallĄŻincantevole hotel Auberge DeLaMaison, ?a Courmayeur,? ?con una guida dĄŻeccezione:? lĄŻazzurra Francesca ?Canepa, vicecampionessa del mondo di trail running ?nel 2013 sulla ultra distanza sopra i 100 chilometri, ex ?nazionale di snowboard, psicologa e mamma. Per non farsi mancare nulla superwoman Francesca ha percorso anche la maratona di Ginevra in 3 ore e 29ĄŻ, ma? il suo grande richiamo arriva dalla montagna che lĄŻaspetta ineluttabile e silenziosa. ?E lei la sfida.
"Dopo tanti anni di snowboard ho smesso perch¨Ś saltai le Olimpiadi di Nagano e? Salt Lake? per motivi politici. Mi dicevano che ero vecchia, a 25 anni, ma sapevo benissimo che la verit¨¤ era unĄŻaltra. Ho mollato, mi sono dedicata alla famiglia, ma la passione per lo sport ¨¨ troppo forte: nel 2010 ho ricominciato dal trail running? con il coach Renato Jorioz? e ho ritrovato gli stimoli che mi mancavano".
E allora dia qualche consiglio a noi comuni mortaliĄ
"EĄŻ uno sport che possono praticare tutti trovando benessere ¨C racconta con passo veloce? ?- e migliorando autostima e? realizzazione".
Prima cosa da fare?
"Ascoltare il proprio corpo, soprattutto attraverso la respirazione, e avere un approccio progressivo.? Una persona normale che va in palestra pu¨° cominciare con unĄŻora alternando cammino e corsa".
A che cosa dobbiamo fare attenzione?
"Agli appoggi, visto che si corre soprattutto sui sentieri e il terreno cambia. Si aumenta il tempo un poĄŻ alla volta, mai cominciare ?da tre ore".
Altro accorgimento?
"Nella corsa su strada abbiamo tutto sottomano. Qua non ¨¨ cos¨Ź. ?EĄŻ necessario conoscere il dislivello prima di partire perch¨Ś la discesa non ¨¨ mai scontata, si sovraccaricano ginocchia e quadricipiti e lĄŻerrore pi¨´ frequente ?¨¨ quello di arretrare il corpo. Bisogna appoggiare prima lĄŻavampiede per due terzi e poi il tallone. In natura la regola ¨¨ considerare lĄŻimprevisto".
Look?
"Sempre un secondo strato di maglia pi¨´ una giacca impermeabile tessuto tipo Gore-Tex. Ovviamente scarpe appropriate, io uso le North Face. Consiglio di portare nello zainetto una coperta termica, costa un euro e ne vale la pena: se ti fai male a duemila metri? e hai bisogno di aspettare il soccorso puoi coprirti. E nello zainetto non possono mancare acqua e qualche barretta".
Lei ¨¨ anche psicologa: come abbina? le sue conoscenze allo sport?
"Camminare in mezzo alla natura vuol dire anche spegnere lĄŻIPhone e parlare.? Quando sei allĄŻaria aperta produci pi¨´ ?endorfine ed ¨¨ pi¨´ semplice recepire concetti o lasciarsi andare ai pensieri.? Il mio intento ¨¨ quello di unire lo sport allĄŻapproccio psicologico, un percorso che si pu¨° fare individualmente o in gruppo. La montagna, per esempio, ¨¨ un concetto utile: ¨¨ vista come limite, ma ti d¨¤ la possibilit¨¤ di superarlo. Inizier¨° questa nuova avventura nei prossimi giorni".
Una forma di turismo produttiva promossa dallĄŻAuberge DeLaMaison, punto di partenza delle varie attivit¨¤, ?grazie allĄŻintraprendente direttrice ?Alessandra Garin.? La gente fugge dalle citt¨¤, arriva a Courmayeur e ancora corre per lo stress. La signora Garin ha? pensato bene?? di aggiungere al soggiorno il trail running unito alla psicologia, lo yoga e la ?mindfulness, una filosofia di vita molto in voga nei Paesi anglosassoni basata sulla consapevolezza di s¨Ś, promossa? in questo contesto ?dallo psicologo Francesco Dal Fara. ?In un mondo distratto, in cui la tecnologia non si distingue dai contenuti, ¨¨ uno modo per ritrovare se stessi e imparare a vivere il presente.
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