Un formicolio sotto al malleolo interno disturba o frena la nostra corsa? Vediamo con Fisiorunning come comportarci per prevenirlo e per farlo passare velocemente
Dopo aver considerato le caratteristiche generali della sindrome del tunnel tarsale che, seppur rara nel runner, viene spesso confusa con altre patologie del piede, andiamo a considerare ora la biomeccanica e l'influenza sul tunnel tarsale durante gli appoggi della corsa.
Cosa succede al tunnel tarsale durante la corsa
¡ª ?Durante il ciclo della corsa il piede pu¨° attaccare il terreno in diversi modi: di tallone, come nell'85% dei runners, che hanno un maggior rischio di sviluppare la sindrome a causa dell'elevato impatto della zona interessata; di mesopiede, come nel 90% dei top runners; di avampiede quando la velocit¨¤ ¨¨ elevata. Comunque, in tutti i casi, nel momento dell'ammortizzazione si tender¨¤ ad avere, pi¨´ o meno, una pronazione del piede verso terra. Cio¨¨ il piede collasser¨¤ il suo arco plantare verso l'interno con la funzione di ammortizzare l'impatto e decelerare la forza peso incidente al suolo. Ci sono atleti con un elevato arco plantare che gli crea rigidit¨¤ al piede. Altri che invece hanno il piede piatto e tendono all'iperpronazione. Proprio durante l'iperpronazione il canale tarsale sottostante il malleolo interno viene fortemente schiacciato dalle strutture soprastanti. Questo pu¨° sollecitare eccessivamente lo stiramento del nervo tibiale posteriore che giace nel tunnel tarsale, favorendo alla lunga la sindrome.
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Come prevenire la sindrome del tunnel tarsale
¡ª ?Come abbiamo appena visto, l'iperpronazione facilita questa sindrome. Di conseguenza potenziare tutti i gruppi muscolari che sostengono l'arco plantare ne previene l'insorgenza. Controlliamo quindi la forza e la funzionalit¨¤ della muscolatura intrinseca del piede e soprattutto del muscolo tibiale posteriore. Correggiamo il cedimento dell'arco plantare con dei plantari personalizzati, meglio che con scarpe antipronazione che spesso risultano rigide e non disegnate sul piede dell'atleta. Impediamo il sovraccarico funzionale in tutte le sue variabili. Evitiamo di correre con scarpe troppo consumate o pi¨´ grandi. Attenzioni alle superfici dure, cemento e pista, e inclinate (battigia o collina). L'eccessiva dorsiflessione del piede, quindi le salite, sollecitano e stirano in particolar modo il tunnel tarsale. Evitiamo di stare troppo tempo in piedi fermi, se il nostro lavoro ci obbliga a farlo utilizziamo delle scarpe morbide e comode. Quando possiamo sediamoci.
Sindrome del tunnel tarsale: primi sintomi. Cosa fare?
¡ª ?L'ideale ¨¨ interrompere la corsa e utilizzare del ghiaccio nell'immediato (alternando 5 min S¨¬/5 min No) e riposo nei giorni successivi. Permetteremo cos¨¬ ai sintomi infiammatori di decrescere. Evitare di indossare scarpe e calze strette, compressive o che sfregano sulla zona ma mantenere il piede pi¨´ libero possibile e tendenzialmente in elevazione. Consigliamo sempre di consultare un ortopedico per una valutazione accurata, la prescrizione di esami specifici per una diagnosi corretta e un'eventuale terapia farmacologica che coadiuver¨¤ gli esercizi fisioterapici riabilitativi. Questi li affronteremo nello specifico nel prossimo approfondimento.
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