Quattro infortuni su cinque originano da un sovraccarico della corsa. Vediamo come la fisioterapia pu¨° aiutarci e come comportarci per riprendere a correre senza pi¨´ problemi
Dopo aver visto che cos'¨¨ la sindrome da sovraccarico e come prevenirla, scopriamo ora come la fisioterapia pu¨° aiutare il recupero da questo problema e cosa fare per evitare recidive.
Come pu¨° la fisioterapia facilitare il recupero?
¡ª ?Indipendentemente dalla patologia dovuta al sovraccarico il fisioterapista utilizza diverse armi per combattere questa sindrome. Con metodiche classiche quali la movimentazione, la terapia manuale, l'osteopatia, il massaggio di scarico, il rinforzo muscolare, la riprogrammazione posturale, la correzione degli schemi motori di corsa scorretti o che potrebbero incentivare il problema. Oltre tutte le terapie strumentali come la Tecar, la magnetoterapia, la laser terapia, l'elettrostimolazione etc. Inoltre in Fisiorunning poniamo molto risalto nella ricerca della causa specifica che ha portato al sovraccarico dell'atleta. Attraverso un questionario specifico per la corsa analizziamo tutte le variabili in gioco per scoprire la motivazione che ha indotto le strutture tissutali ad andare in sovraccarico. A questo punto riabilitiamo, con le metodiche sopracitate, il runner per velocizzare la regressione dei processi infiammatori e il ritorno a una condizione fisiologica. Infine rendiamo il runner consapevole del suo problema, attivando la sua sensibilit¨¤ agli stimoli patologici. In modo da percepirli per tempo ed evitarne recidive.
Quando e come riprendere gli allenamenti?
¡ª ?Con il sovraccarico non sempre ¨¨ necessario fermare la corsa. A volte bisogna ridurre semplicemente la quantit¨¤ di carico impattante, cio¨¨ la corsa, e mantenere l'allenamento con sport alternativi in scarico. Bici e nuoto tra i preferiti. Reintrodurremo gradualmente i carichi monitorando sempre le sensazioni dolorifiche e affaticanti. Quindi sia il volume, che la velocit¨¤, che i dislivelli, le scarpe e la tipologia di terreni saranno gradualmente aumentati o alternati rispettando criteri scientifici che scongiurano il sovraccarico. Non ci sono quindi protocolli di ripresa con quantit¨¤ definite, ma sar¨¤ il corpo dell'atleta a posizionare il limite di quel momento di recupero e allenamento. A questo punto il runner dovrebbe aver acquisito quella memoria e sensibilit¨¤ che gli permetter¨¤ di riconoscere stimoli patologici analoghi a quelli che sono evoluti nel sovraccarico. Ascoltarsi per non ammalarsi!
Che esercizi fare per evitare il sovraccarico?
¡ª ?I runner di oggi, specialmente quelli amatoriali e i principianti, si concentrano quasi esclusivamente sulla potenza e forza data dalla pura corsa. Tralasciando componenti fondamentali quali l'elasticit¨¤, la reattivit¨¤, l'allungamento delle catene muscolari e il rinforzo di comparti specifici come il Core. Un fisico potente, muscoloso ma rigido, pesante e con escursioni articolari limitate sar¨¤ fortemente a rischio di sovraccarico. Un Core debole delegher¨¤ dei compensi lungo le catene muscolari che si sovraccaricheranno. Fisiorunning consiglia sempre un buon riscaldamento effettuando a ogni sessione di corsa accelerazioni brevi e progressive (allunghi). Consigliamo di dedicare tempo a esercizi di reattivit¨¤ e propiocezione del piede. Oltre che mantenere elastiche le catene muscolari, soprattutto quelle posteriori. Ogni runner dovrebbe riuscire facilmente a toccarsi le punte dei piedi senza piegare le ginocchia mentre si china verso il basso. Se ci¨° non avviene si ¨¨ ad alto rischio d'infortunio.
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